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Un castello, due imperatori

Strane leggende al castello lucano di Lagopesole

Strane leggende al castello lucano di Lagopesole

Due storie, una triste e una più divertente, sono legate a castel Lagopesole, presso Avigliano. Si dice che Federico Barbarossa, abitante del maniero, avesse delle buffe orecchie a punta, e che per questo motivo tenesse sempre i capelli lunghi. I barbieri perciò che gli facevano la barba, e inevitabilmente scoprivano il suo segreto, venivano uccisi perché non parlassero; un giovane, però, riuscì a sfuggire alla trappola e gli fu salvata la vita a patto che non rivelasse mai nulla delle orecchie. Ma la notizia era troppo ghiotta: volendo rivelarla a ogni costo, il giovane andò in campagna, scavò una buca profonda e da laggiù urlò che Federico Barbarossa aveva le orecchie d’asino. Da quel giorno, le canne cresciute vicino alla buca, frusciando, sembrano scandire la stessa frase. In effetti la prova di questo sta in una mensola scolpita che si può ammirare nel cortile minore del castello di Lagopesole: sorge tra Potenza e Melfi, e si presenta come una maestosa e severa costruzione, senza le tradizionali mura merlate ma con una possente cortina muraria sulla quale si apre un solo ingresso, un portale a sesto acuto. Il nome della località deriva dal latino lacus pensilis: qui infatti sorgeva il castrum romano, lungo la via Herculea, accanto a un lago, in quota fra i boschi della collina. Chi lo rese famoso, però, è un altro Federico: l’imperatore Federico II di Svevia, che nel 1242 volle ampliare una costruzione normanna, ultimo in ordine cronologico fra le tante fatte costruire.

Il luogo, fresco anche d’estate perché ubicato a oltre 800 metri di quota, era utilizzato dall’imperatore come base per le battute di caccia. La leggenda narra che Federico giungesse al castello attraverso un passaggio segreto, che qui si dedicasse ai suoi studi nella biblioteca e all’osservazione delle stelle, che vi si conducesse un’intensa vita di corte. Dopo la morte dell’imperatore (1250), il maniero passò al figlio Manfredi, che fu ucciso durante la battaglia di Benevento del 1266. E Carlo d’Angiò non solo conquistò tutto il regno di Sicilia, ma prese prigioniera la moglie di Carlo, Elena, rinchiudendola a Lagopesole, mentre i suoi tre figli furono portati a Castel del Monte; per il dolore, la regina morì qui. La seconda leggenda del castello è proprio legata ad Elena: certe sere, quando la luna piena è alta nel cielo e tutto è silenzioso, una debole luce si muove dietro le finestre. È Elena, vestita di bianco, che con una candela vaga disperata piangendo il marito e i figli perduti. E nelle campagne circostanti, il biondo Manfredi, sul suo cavallo bianco, si muove alla sua ricerca, destinati entrambi a non incontrarsi mai.

Il castello fu modificato parzialmente anche nei secoli successivi e venne restaurato negli anni Novanta del Novecento, ma conserva comunque la sua struttura originaria. Vi si riconoscono chiaramente due corpi principali: l’ala meridionale è quella più antica, di epoca normanna. Nel cortile interno si erge una torre difensiva (il dongione), che ha la particolarità di non avere porte: l’ingresso infatti è costituito da una finestra posta a 4 metri di altezza. Ai suoi lati, due mensole con teste scolpite: una è della moglie di Federico Barbarossa, Beatrice, e l’altra raffigura l’Imperatore, con barba, corona e due grandi orecchie: queste stanno a significare con ogni probabilità che l’imperatore sa sempre tutto perché tutto riesce a sentire, ma la leggenda è sicuramente più divertente. Un camminamento coperto separa quest’ala dall’altra, più recente, realizzata da Federico II: il cortile è ampio, costruito sull’impronta di quelli delle moschee arabe. La cappella, di epoca angioina, conserva affreschi duecenteschi. I grandi saloni conservano affreschi e capitelli scolpiti e mensole.

Le sale del castello ospitano un Antiquarium, dove sono esposti numerosi oggetti e manufatti che sono stati trovati durante le campagne di scavo all’interno della struttura. Nel castello si organizzano numerosi spettacoli e attività: laboratori didattici per ragazzi legati al mondo medievale, ‘Jazzcastello’ nel mese di dicembre, aperture speciali durante l’anno con spettacoli e visite guidate. Nel mese di agosto viene organizzato un grande evento, con corteo storico, che rievoca i fasti e la vita di corte di Federico II Imperatore.

www.castellolagopesole.com
www.allacortedifederico.com