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L'unico parco fluviale siculo

Viaggio dalla sorgente alla foce dell'Alcantara

Viaggio dalla sorgente alla foce dell'Alcantara

L’Alcantara è un fiume della Sicilia orientale lungo circa 48 km, che scorre nelle province di Messina e di Catania; il corso d’acqua ha un bacino di 579 km², nasce presso Floresta, dalle pendici meridionali dei monti Nebrodi, costeggia le estreme propaggini settentrionali dell'Etna e sfocia nel mar Ionio, poco a sudovest di Taormina. Le sue acque sono sfruttate per la produzione di energia elettrica. Su entrambe le rive del suo medio corso si estende il Parco Fluviale dell'Alcantara, istituito nel 2001 per tutelare 1927 ettari di territorio.

Lungo il corso del fiume si ritrovano i caratteristici ambienti fluviali o di fiumara, con formazioni vegetali mesoxerofile e colture agrarie. La morfologia assai varia del territorio del parco permette la presenza di molte specie animali diverse fra loro: si va dai rapaci che si trovano nella zona montana in prossimità della sorgente del fiume alla ricca avifauna presente alla foce dell’Alcantara, soprattutto nei periodi migratori. Tra i mammiferi si segnala la presenza del ghiro, del topo campagnolo siculo, del riccio, dell'istrice, del coniglio selvatico, della lepre, della donnola, della martora, della volpe e del rarissimo gatto selvatico. Per quanto riguarda i rettili troviamo la biscia d'acqua, la lucertola sicula, endemica della regione, il geco, il gongilo, la vipera, il biacco e il colubro leopardino. Nelle vicinanze del fiume vivono anche molti anfibi come la rana verde, il rospo comune e quello smeraldino, la raganella comune e il discoglosso dipinto. Ricchissima è anche la presenza di invertebrati: alcuni passano la loro esistenza sempre in acqua, altri solo una parte del loro ciclo vitale.

Il Parco Fluviale dell'Alcantara interessa alcuni comuni che presentano numerose testimonianze storiche. Cominciamo da Giardini Naxos, un centro situato sulla costa ionica, tra capo Taormina e la foce del fiume. Presso capo Schisò, formato da lave antichissime, i Calcidesi di Eubea fondarono Naxos (734 a. C.), la prima colonia greca in Sicilia, che fu distrutta nel 403 a.C. da Dionisio I tiranno di Siracusa. Nell'abitato sorge la parrocchiale dedicata a Maria Santissima Raccomandata (sec. XVIII). Sul promontorio di capo Schisò si trovano i resti dell'antica Naxos e il Museo Archeologico di Naxos.

C’è poi Taormina, la notissima cittadina situata sulla sommità del rilievo montuoso, che si protende nel mar Ionio con il capo Taormina, a nord della foce del fiume. Motta Camastra è invece un paese situato sul versante sudoccidentale dei monti Peloritani. Possesso della famiglia Linguida, dal 1399 appartenne agli Axone, ai Sardo, ai Lauria, ai Marzano e infine ai Branciforte (1760). La chiesa dell'Annunziata (sec. XIV) conserva una campana del 1161 e un portale ogivale in un fianco; nella chiesa madre di San Michele Arcangelo (sec. XVI, rimaneggiata) si trova una pregevole scultura di una Madonna cinquecentesca.

Francavilla di Sicilia, ubicata sui rilievi del gruppo della Montagna Grande, nella bassa valle del fiume, si sviluppa in una sella pianeggiante tra i corsi dell'Alcantara e del suo affluente di sinistra, il torrente San Paolo. Mentre il nucleo antico, pressoché abbandonato, ha struttura medievale, quello più recente ha un impianto sei-settecentesco. Restano le rovine del castello, di origine normanna ma rifatto nei sec. XIV e XVI. Interessante è il quartiere medievale (Contarado), con un pregevole edificio quattrocentesco. La chiesa madre, al centro dell'antico nucleo, è alterata da vari rifacimenti ma conserva un portale ogivale del 1493 e un altro piccolo portale coevo sul lato destro; il campanile è barocco. All'epoca barocca risalgono la chiesa dell'Annunziata, il Palazzo Baronale e la chiesa della Madonna del Carmelo. Nel convento dei Cappuccini (sec. XVI, restaurato nel sec. XVII) sono pregevoli sculture e intarsi in legno.

Randazzo, comune in provincia di Catania, è situato sulle pendici settentrionali dell'Etna. Nonostante i gravissimi danni subiti nell'ultima guerra, l'abitato, costruito interamente in pietra lavica, conserva gran parte delle sue caratteristiche storiche con l'aspetto medievale delle strette vie, di molte case, delle finestre a bifore. I maggiori monumenti sono le tre chiese principali. Nel Museo archeologico, situato nel palazzo Vagliasindi, sono esposti i reperti della necropoli greca di Sant'Anastasia (sec. V-II a. C.).

Parco Fluviale dell'Alcantara
Via dei Mulini - 98034 Francavilla di Sicilia (ME)
www.parcoalcantara.it