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FAI Marathon: alla scoperta delle bellezze più nascoste di Amalfi

Approfittiamo della giornata del FAI del 18 ottobre per visitare i luoghi più belli del nostro Paese, accompagnati da guide appassionate.

Approfittiamo della giornata del FAI del 18 ottobre per visitare i luoghi più belli del nostro Paese, accompagnati da guide appassionate.

Tutti pronti per il 18 ottobre? Questa domenica, infatti, si terrà la FAI Marathon. Non si tratta di una gara ma della possibilità di scoprire i luoghi più belli del nostro Paese accompagnati da giovani volontari. L'iscrizione online al Fondo Ambiente Italiano permetterà di usufruire di ulteriori vantaggi. Le giovani guide saranno operative in 130 città, i luoghi visitabili sono 500.

In Campania sarà possibile visitare il complesso della Cattedrale di Amalfi

Tutti conoscono lo scenografico Duomo dedicato a Sant’Andrea: la sua maestosa scalinata conduce al porticato e quindi all’interno. La sua origine è molto antica (fondazione nel 987), mentre fu ampliata nel XIII secolo. Le successive modifiche non hanno per fortuna intaccato il suo fascino.
 
Da qui la visita si sposta nella cripta, costruita nel 1203: qualche anno dopo, nel 1208, vi furono portate le spoglie di sant’Andrea, giunte da Costantinopoli. Le ricche decorazioni e le statue intorno alla tomba appartengono a periodi successivi. Sui vetri delle finestre sono visibili gli emblemi araldici stampati a fuoco dei sovrani spagnoli che si occuparono del restauro della cripta (secoli XVIII-XVIII).
 
Al complesso del Duomo appartiene anche la Basilica del Crocifisso e il Museo Diocesano che vi ha sede: le parti più antiche risalgono forse al IX secolo, e ancora oggi si possono ammirare le cappelle bassomedievali affrescate.
 

Tra gli oggetti in mostra spiccano il collare dell’ordine del Toson d’Oro e la cassetta degli Embriachi, trecentesca, intagliata su osso di bue

Siamo a questo punto nel chiostro del Paradiso, uno degli esempi più mirabili di romanico amalfitano, costruito nel 1268. Il nome indicava nel Medioevo un luogo di sepoltura delimitato da un porticato e collegato a una chiesa importante.  
 
L’itinerario potrebbe concludersi alla chiesa di Santa Maria Maggiore, la più antica di Amalfi, conosciuta anche come Chiesa Nuova. La cripta-oratorio ha rivelato una serie di tombe risalenti al XVII secolo, frammenti ceramici precedenti e un’interessante struttura architettonica. La cripta è stata riaperta nel 2013 dopo un complesso lavoro di restauro.