la posta del

Cuore

«Il mio cuore è guarito troppo in fretta?»

«Il mio cuore è guarito troppo in fretta?»

cmsfn.decode(article).text!""

Dopo aver chiuso una relazione con l'ennesima persona sbagliata, Alice si è innamorata di nuovo. Forse troppo in fretta, come dicono le sue amiche, perché il dolore non si dimentica in un mese.

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Ciao Maya,

quanto tempo ci mette un cuore a guarire? Quanto devo sentirmi in colpa se, dopo neanche un mese dalla fine di una relazione orribile, inizio a provare interesse e affetto sincero nei confronti di un’altra persona?

Mi chiamo Alice e ho appena compiuto 30 anni. Mi sono innamorata dell’ennesima persona sbagliata, un narcisista patologico. Sono riuscita a chiudere una relazione che mi stava consumando, che mi paralizzava e mi aveva fatto perdere di vista le cose essenziali. Tipo me stessa.

Ho pianto, ho cercato di lasciar uscire il dolore parlandone. Sfogandomi. Scrivendo. Penso che ognuno abbia un modo diverso di affrontare il male e superarlo. E poi è arrivato lui… ed è stato così improvviso e inaspettato che il mio cuore si è aperto di nuovo senza che me ne sia resa conto. In meno di un mese. C’è una mia amica che si è mollata da quasi due anni e non riesce ancora a uscirne: ha iniziato a farmi la morale perché sto dimenticando troppo in fretta la mia storia precedente.

Perché mi devo sentire così se in fondo sto ricominciando solo ad amare? Come faccio a condividere la mia felicità se finisco col passare per una persona insensibile?

Non voglio ferire nessuno. Ma non voglio neanche dovermi giustificare per quello che provo.

Alice

Maya Risponde

Carissima Alice,
se ti ritrovi a dover giustificare un sentimento, le cose sono due:
non ti sei ancora svegliata da qualche incubo talmente solido da sembrare reale;
stai uscendo con le persone sbagliate. O almeno, con quelle che non hanno ancora capito che “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” (e scomodiamolo Pascal va!).

E dato che siamo in tema di citazioni, Seneca diceva che “Ciò che il cuore conosce oggi, la testa comprenderà domani”: non possiamo razionalizzare i sentimenti. Ci sono sensazioni, stati d’animo, emozioni che sfuggono al nostro controllo. Che non sono schematizzabili. Non ne ne puoi fare un format, al massimo una serie TV nella quale ogni episodio termina con un colpo di scena.

Tirare fuori il dolore, metterlo nero su bianco, trasformare le lacrime in risate, ti ha aiutato a superarlo. Come stai lo sai solo tu e va benissimo così. Allora, sai che ti dico? Nessuno ti obbliga a condividere quello che sta succedendo adesso. Prova a tenere fuori il frastuono del mondo in questo momento così speciale.

Sei un fiore che è cresciuto sul cemento: basta un niente e lo pneumatico di turno potrebbe investirti senza neanche accorgersene. Per noncuranza. Per invidia. Perché la vita a volte è ingiusta e succede senza un perché.

Innaffia quel piccolo fiore, tienilo nascosto in una teca per un po’. E solo quando capirai che niente potrà scalfirlo e sentirai che le radici hanno attecchito in profondità, lascia che tutti lo vedano.

Per ora, pensa a te. Nutri il tuo cuore e sii felice. E sai perché? “Si vede bene solo con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.

Ti abbraccio,
Maya
 

Hai una domanda per Maya? Scrivi a postadelcuore@deabyday.tv

Foto: Vasyl Dolmatov  - 123.RF