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Perché noi donne italiane siamo così carenti d'autostima?

Perché noi donne italiane siamo così carenti d'autostima?

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L'autostima delle donne italiane è, secondo una ricerca, tra le più basse al mondo. Antonietta si chiede perché. Risponde la nostra Maya.

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Cara Maya,

ho letto un articolo nel quale si parla delle donne italiane e della loro percezione di sé: ho scoperto che la nostra autostima è tra le più basse al mondo. Siamo seconde soltanto alle donne giapponesi… I dati, poco confortanti, non mi stupiscono più di tanto…

A quanto pare, i problemi sono davvero tanti. 4 ragazze su 10 non si sentono belle, 5 su 10 ritengono di non dover sbagliare o di non poter mostrare le proprie debolezze, per non parlare delle 7 su 10 – più della metà, è un valore altissimo – che non hanno un bel rapporto con il proprio corpo. Il dato peggiore è quello sulla difficoltà a sostenere le proprie opinioni: 8 donne su 10 hanno problemi nel farlo.

Mi chiedo: come siamo arrivate a questo punto? Siamo brillanti, esilaranti, belle nella nostra diversità. Come abbiamo potuto trasformarci in creature sfiduciate che non sono neanche in grado di sostenere le proprie tesi?

Antonietta

Maya Risponde

Cara Antonietta,

vorrei poterti dire – con la leggerezza di chi è abituato a scaricare il barile sugli altri, ancora brillo per averlo svuotato – che è tutta colpa della società. Della gabbia maschilista in cui viviamo che ci porta a dover accettare senza poter reagire battute sessiste ogni giorno – prima fra tutte la gettonatissima “Ma hai il ciclo?” quando i toni si scaldano un po’ – per non parlare del momento in cui scopriamo che il collega di turno ha uno stipendio più alto del nostro, nonostante il CV e i reciproci anni di esperienza siano esattamente gli stessi.

Vorrei, ma non posso. Perché sarebbe una mezza verità. Perché se da un lato è vero che le difficoltà che incontriamo per strada non ci portano a coltivare la nostra autostima, ma a gettarle addosso dell’antiparassitario quasi fosse un’erba infestante, il resto della colpa ricade su di noi.

L’autostima, infatti, è come un grande giardino nel quale seminare ogni giorno, da innaffiare con costanza, da proteggere contro le intemperie che arriveranno di continuo a minacciare i fiori che sono appena sbocciati.

Ci saranno perturbazioni cariche di invidia, di misoginia, di competizione sleale. E se non siamo noi a costruire un riparo contro il maltempo, nessuno potrà farlo al posto nostro. Ci ritroveremo sempre sotto l’ombrello delle nostre insicurezze, a difenderci dall’ego di chi di autostima ne ha fin troppa. Di chi annega ogni giorno nell’autocompiacimento. E ci sguazza.

Il cambiamento dovrebbe partire da noi. Noi lavoratrici, noi casalinghe, noi studentesse, noi adolescenti, noi nonne, noi donne di tutte le età. Perché è solo se iniziamo a credere di più in noi stesse, nel nostro talento e nelle nostre capacità che anche gli altri potranno cominciare a vederci per quelle che siamo. Donne brillanti, esilaranti e bellissime… nelle nostre fragilità.

Grazie per avermi scritto, è stato bello parlare di NOI.

Maya

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Foto: Katarzyna Białasiewicz © 123RF.com