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Cuore

Freddie Mercury, “Love of my life” e le vesti dell’amore

Freddie Mercury, “Love of my life” e le vesti dell’amore

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Perché l'amore della tua vita non è necessariamente quello con cui starai assieme per sempre. Storie di legami eterni che vanno oltre la forma e le convenzioni.
 

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Cara Maya,

ho visto di recente il film Bohemian Rhapsody, il biopic sulla vita di Freddie Marcury. Non conoscevo la storia del grande frontman dei Queen e ho trovato l’attore Rami Malekmolto credibile nel ruolo di Freddie. Si trattava di un ruolo davvero complicato, vista la portata non indifferente del personaggio e secondo me se l’è cavata egregiamente. Quello che mi ha stupito, al di là della parte legata alla musica, è stato il legame con Mary Austin. Lui continua a chiamarla amore, “love of my life”, anche dopo averle dichiarato di essere bisessuale, dopo essere stato con altre persone, dopo aver amato un uomo. Così pensavo che l’amore è un termine davvero consumato al giorno d’oggi e che nonostante questo non si riesca ancora a coglierne veramente l’essenza. Non tutti ci riescono perché spesso è costretto a indossare vesti che la società ha scelto per lui. Ma che non gli calzano sempre a pennello. Non trovi anche tu?

Grazie se risponderai ☺

Maya Risponde

Cara Sonia,

la tua è una riflessione bellissima, che meriterebbe pagine intere per essere approfondita come si deve. Ho visto anch'io il film e mi sono passati per la testa pensieri simili ai tuoi. Abbiamo creato una società nella quale sentiamo il bisogno di etichettare ogni cosa. Di esprimere giudizi su argomenti che non conosciamo neanche. Sparare a zero su tutto, autoproclamandoci giudici del tribunale delle cause perse.

Forse anche alla parola amore è stata attaccata addosso l’etichetta sbagliata. Un vestito, usando le tue parole, che a volte è troppo stretto, altre ancora della misura sbagliata. Un amore vintage che, sebbene sia tornato di moda e faccia figo, non va comunque bene perché non è al passo con i tempi. Se ho capito bene quello che intendevi, la società (oserei dire la sua parte bigotta) parla ancora di amore nel senso più tradizionale del termine. L’amore della tua vita è, quindi, la persona con la quale starai insieme per sempre. Quello con la A maiuscola. Il per sempre. Felici e contenti chissà.

Poi però capisci che l’amore può avere una data di scadenza. Che l’amore della tua vita è qualcosa che ci siamo inventati per dare un senso a quello che proviamo. Che, però, potremmo provarlo più volte nel corso della nostra vita. Che ci sono legami eterni, intrecci di anime che vanno oltre la forma e le convenzioni. Di quelli che anche se non si sta più insieme, ci si continua a sentire, a cercare, a volere bene. Perché l’amore non è possesso, ma condivisione.

Un ottimo punto di partenza per esplorare un concetto inflazionato, bistrattato, logorato dalle bocche di chi ha pronunciato o fatto qualcosa nel suo nome. Che sia un omicidio per l’amore di un dio, o uno schiaffo alla propria donna per un amore malato e offuscato dalla gelosia.

Difficile imbrigliare l’amore in uno schema. Quello che ho imparato finora è che dovrebbe farti stare bene. E che se non stai bene, allora, non è amore. Qualunque cosa sia.

Maya

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Foto: www.side2.no