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Cuore

«Mio marito mi ha tradita, dovrei perdonarlo?»

«Mio marito mi ha tradita, dovrei perdonarlo?»

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Elisa ha sposato l'uomo che ama da quando aveva 14 anni, hanno avuto un bambino e un matrimonio felice fino a quando lei non ha scoperto di essere stata tradita.

Ogni coppia ha una storia diversa da raccontare e per quanto sia bella e particolare, c’è sempre un fase segnata da difficoltà, dubbi e preoccupazioni

Ciao Maya,

sono sposata da 5 anni, ho un figlio di due e conosco mio marito praticamente da sempre. Siamo cresciuti insieme: abitato nello stesso palazzo, fatto le stesse scuole. Ci siamo innamorati che ancora non sapevamo neanche cosa fosse l’amore. Avevamo 14 anni. Era l’estate alla fine della terza media.

Come in tutte le storie d’amore, abbiamo vissuto alti e bassi, ma ci siamo voluti sempre bene. Qualche tempo fa ha iniziato a essere sempre più nervoso. Non riusciva neanche più a guardarmi negli occhi e allora ho realizzato. Mi aveva tradito.

Ho trovato la forza per chiederglielo in modo diretto. Nei film, quando succedono queste cose, è sempre tutto così pieno di rabbia. Ci si urlano contro le cose peggiori. Si lanciano piatti. Si impreca, ci si fa ancor più male.

Io sentivo come se nel petto non ci fosse più niente. Come se il mio cuore fosse stato risucchiato all’improvviso.

Quando mi ha detto la verità, ho sentito la terra scivolarmi sotto i piedi. “Solo una volta. Ero ubriaco e sono davvero pentito di averlo fatto”.

Mentre lo diceva, singhiozzava come un bambino che cade per la prima volta dalla bici, sbucciandosi entrambe le ginocchia. Ci siamo abbracciati, piangendo, e poi sono andata da mia madre.

Sono qui da giorni, con mio figlio. Mangio per lui, l’unico motivo per il quale non mi sento di mandare all’aria una vita intera. Dovrei perdonarlo e tornare a casa? Lo amo. So che anche lui mi ama. Ma è come se il mio cuore avesse smesso di battere. L’idea di lui dentro il corpo di un’altra mi sta divorando.

Mi sento come un albero sradicato, che sta perdendo tutta la sua linfa.

Elisa
 

Maya Risponde

Cara Elisa,

hai mai letto il libro “Un giorno questo dolore ti sarà utile”? C’è una frase che mi ha colpito molto e che potrebbe fare al caso tuo. “A volte le brutte esperienze aiutano, servono a chiarire che cosa dobbiamo fare davvero. Forse ti sembro troppo ottimista, ma io penso che le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti. Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici, ma non sono molto profonde. Il difficile è non lasciarsi abbattere dai momenti brutti. Devi considerarli un dono, un dono crudele, ma pur sempre un dono”.

La vita ci mette davanti a bivi che non avevamo mai considerato. A strade che non avremmo mai voluto percorrere. Alcune terminano in un burrone ed è lì che spesso finiscono tutte le nostre speranze, i sogni, le promesse di quando credevamo che sarebbe andato sempre tutto bene. Che avremmo ottenuto quello che volevamo, perché i grandi ci avevano descritto così il mondo.

Certi percorsi sono un po’ come il corridoio che attraversiamo al buio di notte, quando ci svegliamo di soprassalto per un brutto sogno e andiamo in cucina per bere dell’acqua. Anche se non vediamo dove stiamo mettendo i piedi, alla fine arriviamo comunque a destinazione. Beviamo e ci accorgiamo che possiamo farcela anche senza dover accendere la luce.

So che adesso non vorresti essere una persona interessante, ma soltanto una donna con un’esistenza normale, quella che gli altri considerano forse un po’ troppo noiosa. Ma un giorno questo dolore ti sarà utile. Perché quando arriveranno altre sfide - una malattia, la morte improvvisa di qualcuno che ami - sarai così forte da essere come quello scoglio che non viene mai scalfito o spostato dalle onde del mare. Che arrivano impetuose, assetate, sadiche.

L’altro giorno parlavo con un uomo fidanzato con la stessa persona da 16 anni. Hanno due bambini. Mi ha confessato che una volta lei lo ha tradito. Che hanno passato un brutto periodo, ma che finita la mareggiata, hanno continuato a navigare insieme. Gli ho chiesto dove avesse trovato la forza per ricominciare, perché avesse scelto di stare continuare a stare con lei. Mi ha fissata con uno sguardo che riconosci subito quando lo vedi, quello di una persona innamorata.

“Maya, io sono convinto che l’amore alla fine possa vincere su tutto”. E sai Emilia, ne sono convinta anche io.

Sono sicura che nel giro di poco tempo riuscirai a sentire di nuovo il battito del tuo cuore. Nel frattempo, tieni duro e continua ad amare.

 

Maya
 

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Foto: Tatiana Kostareva - 123.RF