Alimentazione
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Dieta, l'efficacia può dipendere dall'orologio biologico

Anche il nostro orologio biologico potrebbe aiutarci a dimagrire. Scopri come potrebbe influenzare i risultati della tua dieta! 

Anche il nostro orologio biologico potrebbe aiutarci a dimagrire. Scopri come potrebbe influenzare i risultati della tua dieta! 

Quando ci si mette a dieta la possibilità di dimagrire non dipende solo dalla capacità di seguire le regole che ci sono state imposte per smaltire i chili di troppo.

Sappiamo bene, ad esempio, che per bruciare più calorie rispetto a quelle introdotte con il cibo (fenomeno imprescindibile per perdere peso) è utile aumentare l'attività fisica praticata quotidianamente.

Meno famoso è, invece, il ruolo giocato dal nostro orologio biologico interno, quello che ci permette di sincronizzare le funzioni dell'organismo con lo scorrere delle ore della giornata.

Modificare il nostro orologio biologico potrebbe non farci dimagrire anche se ci mettiamo a dieta

A suggerirlo sono gli esperimenti condotti nei topi da un gruppo di esperti guidato da Derek O'Neil, ricercatore del Baylor College of Medicine di Houston (Stati Uniti), secondo cui alterazioni dell'orologio biologico potrebbero modificare la composizione della flora batterica intestinale e, di conseguenza, l'efficacia delle diete dimagranti.

Gli organismi possono cambiare il modo in cui il loro corpo processa il cibo in modi diversi”, spiega O'Neil. “Noi abbiamo studiato due di queste strategie. Una coinvolge l'orologio biologico (…). Un altro aspetto che può influenzare il modo in cui metabolizziamo il nostro cibo è il microbioma, i batteri che vivono nel corpo”.

Per farlo, O'Neil e colleghi hanno condotto degli esperimenti su topi nel cui fegato mancava Npas2, un gene coinvolto nella regolazione dell'orologio biologico.

Mentre alcuni animali sono stati alimentati normalmente, ad altri sono state significativamente ridotte le ore durante le quali potevano mangiare. In altre parole, questo secondo gruppo di animali è stato messo a dieta.

Rispetto ai topi dotati di Npas2, quelli privi del gene epatico avevano un microbioma diverso. Per di più quando messi a dieta dimagrivano di meno rispetto ai topi 'normali'.

Studi precedenti avevano svelato come l'orologio biologico e il microbioma possano influenzare il metabolismo l'uno indipendentemente dall'altro. Questa nuova ricerca, pubblicata sull'American Journal of Obstetrics & Gynecology, aggiunge un ulteriore dettaglio svelando la connessione tra orologio biologico e microbioma.

Non avere nel fegato un gene che controlla l'orologio biologico è stato sufficiente non solo a cambiare la resilienza di questi topi maschi alla perdita di peso durante le restrizioni alimentari ma anche a cambiare il loro microbioma intestinale”, sottolinea Kjersti Aagaard, responsabile dello studio.

Questo”, conclude Aagaard, “è il primo studio scientifico meccanicistico che mostra chiare prove di una complessa interazione reciproca tra l'orologio biologico dell'ospite, il microbioma e il metabolismo dell'ospite in condizioni di stress alimentare”.


Foto: © Talaj – Fotolia.com
Fonte: Baylor College of Medicine