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Ferro nel sangue: come si misura e i valori di riferimento

Il ferro è un minerale indispensabile per l'organismo. Scopri quali sono i suoi valori normali nel sangue!

Il ferro è un minerale indispensabile per l'organismo. Scopri quali sono i suoi valori normali nel sangue!

Il ferro è un microelemento indispensabile per mantenersi in salute. Oltre a consentire, insieme all'emoglobina, il trasporto di ossigeno nel sangue, questo minerale è importante per diverse proteine ed enzimi presenti nell'organismo.

La quantità di ferro nel sangue

A volte, però, il ferro a disposizione delle cellule è insufficiente e quella cui si va incontro è una situazione di anemia.

La carenza di ferro può essere dovuta a un'alimentazione inadeguata, a problemi di assorbimento o a emorragie importanti, ad esempio associate al ciclo mestruale o a problemi gastrointestinali.

Come capire se i livelli di ferro sono troppo bassi?

Per misurare il ferro è sufficiente effettuare degli esami del sangue, prescritti dal proprio medido di base. Quest'ultimo può decidere di esaminare diversi parametri che, in genere, sono tre: 

  • la quantità di ferro;
  • la TIBC (Total Iron Binding Capacity, capacità totale di legare il ferro), che permette di determinare le quantità di questo minerale misurando la capacità della transferrina – una proteina che ne consente il trasporto nel sangue – di portarlo legato a sé;
  • la saturazione della transferrina.

Esami del sangue per valori del ferro

Foto Иван Река © 123RF.com

I valori normali del ferro

I valori normali di ferro variano tra 60 e 170 microgrammi per decilitro di sangue (μg/dl)

Per quanto riguarda, invece, la TIBC, l'intervallo di riferimento che indica livelli nella norma è compreso tra 240 e 450 μg/dl.

Infine, le concentrazioni di ferro nel sangue sono normali quando la saturazione della transferrina è compresa tra il 20 e il 50%.

Troppo ferro nel sangue: perché?

A volte le analisi del sangue rilevano concentrazioni di ferro nel sangue superiori alla norma. Le possibili cause di questa situazione includono:

  • l'emocromatosi;
  • l'emolisi;
  • l'anemia sideropenica;
  • la necrosi epatica;
  • l'epatite;
  • la carenza di vitamina B12 o B6;
  • l'assunzione di dosi eccessive di integratori di ferro.

Altre volte, invece, i livelli di questo minerale sono troppo bassi ed è necessario aumentarne l'assunzione, magari migliorando l'alimentazione e scegliendo i cibi più ricchi di ferro.


Foto @ Neeta Lind - Flickr
Fonte: MedlinePlus

Tipsby Dea

Attenzione all'assorbimento!

 Il ferro presente nei cibi di origine vegetale viene assorbito meglio se associato alla vitamina C. Per questo può essere una buona idea, ad esempio, condire gli spinaci con del succo di limone.