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Ipotiroidismo, con la levotiroxina liquida meno esami di controllo

Chi soffre di ipotiroidismo potrebbe trarre vantaggi dal passaggio all'uso della levotiroxina liquida. Ecco perché.

Chi soffre di ipotiroidismo potrebbe trarre vantaggi dal passaggio all'uso della levotiroxina liquida. Ecco perché.

L'ipotiroidismo è una delle malattie che portano più spesso a chiedere un consulto al proprio medico. Per affrontarlo è necessario assumere dei farmaci che aiutino a stabilizzare i livelli degli ormoni che dovrebbero essere prodotti dalla tiroide, una ghiandola fondamentale per la regolazione di numerosi processi metabolici e fisiologici.

In caso di ipotiroidismo le produzione di ormoni tiroidei è ridotta

Assumendo levotiroxina si forniscono all'organismo gli ormoni di cui ha bisogno. Purtroppo, però, l'efficacia di questo farmaco può essere influenzata da diversi fattori, come l'assunzione di altri farmaci, il cibo, il caffè e disturbi come l'intolleranza al lattosio, le infezioni da Helicobacter pylori (il batterio dell'ulcera) e patologie gastrointestinali.

Inoltre durante la terapia è necessario sottoporsi a ripetuti esami di controllo per monitorare i livelli ormonali.

Scegliere la formulazione giusta potrebbe risolvere tutti questi problemi.

A suggerirlo è uno studio italiano pubblicato sulla rivista Endocrine – frutto della collaborazione tra le Università di Messina, di Napoli e di Bologna e l’IRCCS 'Casa Sollievo della sofferenza' di S. Giovanni Rotondo – secondo cui rispetto alle compresse la levotiroxina liquida fa scomparire gli eventuali problemi di assorbimento.

Non solo, la levotiroxina liquida potrebbe anche permettere di ridurre il numero di esami necessari durante la terapia.

Come spiegato da Gianluca Trifirò (il ricercatore dell’Università di Messina che ha coordinato lo studio) attualmente a preferire le formulazioni liquide sono i pazienti più giovani e quelli che assumono anche dei farmaci che potrebbero influenzare l'assorbimento della levotiroxina in compresse.

Nel periodo preso in considerazione”, ha raccontato Trifirò, “1950 pazienti sono passati dalle compresse alle formulazioni liquide”.

Nei i pazienti passati alle formulazioni liquide si è significativamente ridotto il numero dei test di controllo della funzionalità tiroidea”, ha aggiunto il ricercatore, spiegando che questo dato suggerisce che i livelli degli ormoni tiroidei potrebbero stabilizzarsi.

Gerardo Medea, responsabile area metabolica della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), ha sottolineato come per il paziente una riduzione della richiesta e della frequenza degli esami del sangue per valutare i livelli di ormoni tiroidei (in particolare del cosiddetto test del TSH) potrebbe corrispondere a una riduzione dei sintomi dell'ipotiroidismo e, quindi, a un maggior livello di benessere.

Un paziente ipotiroideo in equilibrio ormonale può significare anche meno accessi negli ambulatori dei medici di medicina generale e meno controlli di laboratorio”, ha aggiunto Medea, “con un evidente vantaggio in qualità della vita per il paziente e un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale”.

Per valutare la possibilità di affidarsi alle formulazioni liquide della tiroxina è sufficiente parlare con il proprio medico di base o con il proprio endocrinologo.

Foto: © jarun011 – Fotolia.com