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La cura della pelle in gravidanza: cosmetici da preferire, trucchi da imparare

L'attenzione alla pelle in gravidanza deve essere maggiore e lo stile di vita adeguato a questo momento particolare della vita della donna  

L'attenzione alla pelle in gravidanza deve essere maggiore e lo stile di vita adeguato a questo momento particolare della vita della donna  

La gravidanza è vissuta da molte come un banco di prova per la propria silhouette e la propria pelle.
Per sentirsi in forma e prendersi cura del proprio corpo, ma anche di quello del bebè, ci sono più aspetti da tenere in considerazione nell’arco dei nove mesi: attenzioni a parti specifiche del corpo, cosmetici da preferire ad altri, integratori da assumere e accorgimenti da attuare, vediamone alcuni insieme alla Dr.ssa Riccarda Serri:

  • Smagliature: il consiglio è quello di massaggiare le parti critiche (seno, pancia, fianchi) anche più volte al giorno con degli oli vegetali. Il più comune olio di mandorle dolci può essere sostituito dall’olio di rosa mosqueta (ricco di vitamina C) o dall’olio di argan (estratto dai semi della pianta di Argania spinosa che cresce in alcune zone del Marocco) ricco di acidi grassi essenziali e di vitamina E. I due oli possono anche essere mischiati e massaggiati insieme sulle parti interessate.
  • Capezzolo: un mese e mezzo circa prima del parto i capezzoli vanno massaggiati ogni giorno, anche un paio di volte, per predisporre la parte alla suzione del bimbo nell’allattamento. Il prodotto più adatto per svolgere questo massaggio è il burro di karitè puro al 100% che ha proprietà nutritive, lenitive e antibatteriche. “Dopo il parto, prima dell’allattamento, viene spesso suggerito di detergere il capezzolo con dei disinfettanti ma le sostanze disinfettanti rischiano di passare al neonato che succhia il seno.  Il consiglio è quello di detergere il capezzolo con acqua tiepida e sapone di Marsiglia (cosmetico) o semplice acqua. La cute del capezzolo va poi idratata dopo l’allattamento”. 
  • Dieta: l’importanza di una dieta adeguata a questa fase particolarissima della vita di una donna è enorme. Come prima regola vale quella di introdurre una quantità adeguata di proteine di origine animale (uova, carne, pesce) e soia. Le donne che seguono una dieta vegana o vegetariana dovranno assumere quantità di cibi che contengano proteine vegetali (legumi e soia) variando la dieta e introducendo molte verdure a foglia verde. 

Fra gli integratori alimentari più utili in gravidanza ci sono:
• olio di germe di grano (disponibile anche in perle) o germe di grano in polvere (che può essere aggiunto anche all’insalata o alla minestra)
• vitamina C
• olio di semi di ribes nero
• omega 3

Esistono in commercio integratori alimentari già bilanciati sulle esigenze della donna in attesa che contengono anche gli omega 3 più adatti per tutelare la pelle della mamma ma anche il sistema nervoso del feto in formazione.

  • Sole: nell’esposizione è ovviamente doveroso evitare le ore in cui il sole è più alto e caldo per non favorire il formarsi di antiestetiche macchie. “Per la prevenzione del cloasma gravidico che colpisce solitamente il viso ma anche la zona fra il pube e l’ombelico (la cosiddetta linea alba) è consigliabile applicare alla sera dei prodotti antiossidanti a base di vitamina C e di giorno scegliere dei solari privi di filtri chimici (la dicitura deve essere indicata sul prodotto). Anche il fondotinta può essere un’ottima protezione viso”.
  • Capelli: l’attenzione ai capelli passa dall’alimentazione e dall’assunzione di proteine. “Tenete conto che 100 giorni circa dopo il parto c’è un fisiologico rinnovo dei capelli che ve ne farà perdere molti per farvene ricrescere altrettanti, nuovi e rigenerati. E’ un fenomeno assolutamente naturale”.
  • Gambe: sono consigliati i massaggi agli arti inferiori che ripristinano la circolazione con sostanze che proteggono la circolazione come la centella asiatica e l’ippocastano. Nella stagione estiva dà grande sollievo l’utilizzo di gel, da preferire alle creme.

Seguiamo i consigli della Dr.ssa Serri per prenderci cura di noi stesse partendo dal presupposto fondamentale che “la gravidanza non è una malattia ma soltanto una particolare condizione e che nei nove mesi di attesa la cosa migliore sarà assecondare le esigenze del corpo per esempio camminando molto quando possibile ma anche riposando quando se ne sente il bisogno. Non esistono regole assolute”.

Credit Foto © Martinan - Fotolia.com