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Dieta plank: funziona davvero? Schema e durata

La dieta plank promette di dimagrire velocemente, ma seguendo un regime alimentare restrittivo, fortemente squilibrato e non adatto per molte categorie di persone. Siamo sicuri che ne valga la pena?

La dieta plank promette di dimagrire velocemente, ma seguendo un regime alimentare restrittivo, fortemente squilibrato e non adatto per molte categorie di persone. Siamo sicuri che ne valga la pena?

Inutile negare l’evidenza: dimagrire velocemente è una promessa allettante, talmente allettante che non si può restare indifferenti quando ci si imbatte in una dieta di 15 giorni. Cade a pennello in questa categoria la dieta plank, un regime iperproteico che promette risultati eclatanti, ma solo a chi è disposto a seguirlo alla lettera. La domanda è lecita: funziona davvero? E soprattutto, ci sarà da fidarsi?

Dieta plank per dimagrire: come funziona

La dieta plank è una dieta iperproteica che ha riscosso un grande successo soprattutto negli Usa. La sua peculiarità principale sta nel fatto che si basa su uno schema rigido di soli tre pasti al giorno, senza spuntini e senza la possibilità di sgarrare. Non si fa riferimento alle grammature né all’esercizio fisico; anzi, di sicuro non è adatta agli sportivi, visto che il suo apporto calorico è molto ridotto. Seguendo il menu previsto, in teoria bisognerebbe perdere 9 chili in due settimane. Non si conosce con precisione il nome di chi l’ha elaborata; quel che è certo è che non ha nulla a che vedere con il fisico Max Planck.

I cibi iperproteici 

Così come le dieta Scarsdale, Dukan e Atkins, anche questa dieta lampo rientra nella grande famiglia delle diete iperproteiche, cioè quelle in cui l’apporto di proteine è ben superiore rispetto alle proporzioni previste dalle linee guida per una sana alimentazione. Proteine che peraltro sono esclusivamente di origine animale, perché i legumi vengono completamente sacrificati, così come molti altri gruppi alimentari. Di base, è vero che le diete iperproteiche aiutano a perdere peso velocemente; è vero anche però che affaticano moltissimo il fegato e i reni e andrebbero seguite sotto stretto controllo medico, senza scadere negli estremismi (e la dieta plank lo è). 

Zero zuccheri

Sono tre i “no” assoluti previsti dalla dieta plank originale: zuccheri, bibite gassate (compresa l’acqua frizzante) e alcool. Queste categorie non sono ammesse mai, neppure in quantità minime. Osservando il menu della dieta plank, è impossibile non notare che molti altri alimenti vengono fortemente ridotti: fibre, frutta, carboidrati (è concesso solo il pane a colazione), condimenti. Per contro, carne e uova sono presenti in grande quantità, così come il caffè, purché sia senza zucchero. Si raccomanda inoltre di bere almeno due litri di acqua al giorno.

Durata 

La dieta plank prevede un menu settimanale che va ripetuto due volte. In questi 14 giorni si dovrebbero perdere 9 chili, con la garanzia di mantenere il risultato per i tre anni successivi. A differenza di altri tipi di dieta, infatti, non è prevista una fase di mantenimento; si suggerisce solo di moderare l’apporto di carboidrati ed evitare alcool e zuccheri.

La dieta plank funziona davvero? 

Andando a caccia di testimonianze sulla dieta plank, si trovano tante persone che assicurano di essere dimagrite in fretta. Ci sarebbe da stupirsi del contrario, visto che hanno seguito un regime decisamente ipocalorico e restrittivo! È una pura e semplice questione matematica: quando si ingeriscono meno calorie rispetto a quelle che si bruciano, si perde peso.

Sulla durata dei risultati già emergono i primi dubbi. Tutte le diete lampo infatti rischiano di rallentare il metabolismo e quindi far recuperare – almeno in parte – i chili persi, innescando il temuto effetto yo-yo. Oltretutto, bisognerebbe sempre fare un calcolo onesto di costi e benefici: magari si potrà davvero perdere qualche chilo, ma a quale prezzo?

Controindicazioni

Il legittimo desiderio di dimagrire velocemente non deve far dimenticare che con la salute non si scherza. E di rischi la dieta plank ne comporta parecchi. Per il suo apporto smodato di proteine, affatica il fegato e i reni ed espone a ipoglicemia, disidratazione e chetoacidosi; se si aggiunge anche il ridottissimo apporto calorico e la carenza di sali minerali, vitamine e fibre, ne consegue il costante rischio di crampi, debolezza, stitichezza e disturbi del sonno. Eccedere con carne e uova, inoltre, può far aumentare i livelli di colesterolo in soggetti predisposti. 

Volendo trarre le somme, questa dieta è assolutamente sconsigliata a diabetici, persone con problemi epatici o renali, donne in gravidanza o allattamento, soggetti iperuricemici, bambini e adolescenti, soggetti con il colesterolo alto, sportivi e chiunque svolga un lavoro faticoso. Andando nella direzione opposta rispetto a un’alimentazione sana ed equilibrata, è fonte di potenziali problemi per tutti coloro che non hanno un rapporto sano con la bilancia e una perfetta conoscenza del funzionamento dell’organismo.

Dieta plank: esempio di schema settimanale

Il menù della dieta plank è sempre lo stesso, indipendentemente da sesso, età, peso di partenza e stato di salute. Riportiamo di seguito lo schema della dieta plank originale reperito in Rete; a seconda delle fonti è possibile che cambino alcuni piccoli dettagli, ma l’impostazione resta inalterata.

Lunedì

  • Colazione: caffè senza zucchero
  • Pranzo: due uova sode e spinaci poco salati
  • Cena: bistecca 

Martedì

  • Colazione: caffè senza zucchero e pane
  • Pranzo: bistecca grande, insalata e frutta 
  • Cena: prosciutto cotto 

Mercoledì

  • Colazione: caffè senza zucchero e pane
  • Pranzo: due uova sode, insalata e pomodori
  • Cena: prosciutto cotto e insalata

Giovedì

  • Colazione: caffè senza zucchero e pane 
  • Pranzo: un uovo sodo, carote, formaggio svizzero
  • Cena: frutta e yogurt magro

Venerdì

  • Colazione: caffè senza zucchero e carote condite con limone
  • Pranzo: pesce al vapore e pomodori
  • Cena: bistecca e insalata

Sabato

  • Colazione: caffè senza zucchero e pane
  • Pranzo: pollo alla griglia
  • Cena: due uova sode, carote

Domenica

  • Colazione: tè al limone
  • Pranzo: bistecca e frutta 
  • Cena: pasto libero

Dieta plank vegetariana: è possibile?

Girovagando in rete si trovano anche alcune proposte di dieta plank modificata. Declinata in versione vegetariana, per esempio, mantiene la stessa struttura ma sostituisce di volta in volta la carne con tofu alla griglia, tempeh, seitan o lupini. Quest’alternativa non è comunque adatta ai vegani, perché mantiene uova e latticini.

Foto apertura: vicushka / 123rf.com