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Come dormire meglio dopo il cambio dell'ora

È tornata l'ora solare. Come affrontare il cambio e dormire meglio? Cosa deve fare chi soffre di insonnia? Ecco alcuni consigli.

È tornata l'ora solare. Come affrontare il cambio e dormire meglio? Cosa deve fare chi soffre di insonnia? Ecco alcuni consigli.

È tornata lora solare. Le lancette sono tornate indietro di un’ora. Le ore di luce saranno meno ma si dorme un’ora “in più”: come affrontare il cambio? Un adulto su tre soffre di disturbi legati ai ritmi circadiani (alterazione ciclo sonno-veglia) e il passaggio dall’ora legale a quella solare potrebbe rappresentare un ulteriore attacco per soggetti “insonni” o che faticano a dormire bene.

Farmaci, ormoni, tecniche comportamentali: cosa consigliano gli esperti?

L’insonnia ha disastrosi effetti sullo stato di salute psico-fisico. Può causare:

  • disturbi oculari (arrossamenti, gonfiore, occhi secchi, offuscamenti)
  • depressione, scarsa concentrazione acuiti dall’uso di sonniferi
  • invecchiamento della pelle
  • ipertensione
  • diabete
  • debolezza muscolare
  • obesità
  • disturbi urinari
  • disfunzione erettile

Cosa fare per dormire bene?

Secondo gli esperti:

  • Rispettare la sveglia mattutina anche se la notte è stata un disastro

Dormire di più la domenica non bilancia il mancato riposo durante la settimana

  • Restare a letto dopo una notte travagliata peggiora l’insonnia della sera successiva
  • Il buon sonno non è dato dalla somma delle ore ma da un equilibrio delicato legato ai propri orari abituali e i ritmi circadiani dell’organismo
  • Oggi ci sono farmaci (molti in via di sperimentazione) che aiuterebbero a curare l’insonnia ma che non vengono prescritti se non con l’uso combinato di tecniche cognitivo- comportamentali come la restrizione del sonno e il controllo dello stimolo. In cosa consistono?
  • Restrizione del sonno: accumulare un debito di sonno tale da crollare la sera dopo, all’ora stabilita, in un sonno profondo;
  • Controllo dello stimolo: si fonda sul principio che è meglio alzarsi dal letto e fare altro se non si riesce a dormire, rispettando ugualmente la sveglia mattutina. Queste tecniche possono aiutare i processi di addormentamento naturali ma serve una buona dose di forza di volontà.
  • Per quanto riguarda i farmaci in via di sperimentazione, agirebbero sui ricettori dell’oressina, un ormone incaricato di stabilizzare le fasi di sonno-veglia (ma anche di regolare l’appetito).
  • Agisce sui ritmi circadiani anche la melatonina: funziona bene nei casi di jet lag o lavoro notturno ma poco efficace nei casi di insonnia prmaria.

 

Fonte: Repubblica.it