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PEOPLE: L'ATTUALITA'
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Donne che non vogliono figli: ecco perché non è un "reato"

Non sentire il famigerato istinto di maternità. Ritrarsi davanti ai bambini. Scegliere di dedicare la propria vita ad altro. Tutte condizioni che vivono le donne e gli uomini "childfree". Ecco perché smettere di fargliene una colpa.

Non sentire il famigerato istinto di maternità. Ritrarsi davanti ai bambini. Scegliere di dedicare la propria vita ad altro. Tutte condizioni che vivono le donne e gli uomini "childfree". Ecco perché smettere di fargliene una colpa.

La prima a infrangere il tabù sul non voler avere figli è stata Cameron Diaz, dichiarando che non aveva poi tutta questa gran voglia di maternità. Le fecero eco Jennifer Aniston - sulla cui "crudele sorte" per tanti anni si è speculato dando la colpa a Brad Pitt - Helen Mirren, Eva Mendes e Fergie.

Non avere figli è una scelta dignitosa tanto quanto decidere di diventare genitori.

Solo che una radice molto profonda fa scattare l'allarme ogni volta che qualcuno decide di dichiarare che in fondo no, avere figli non gli interessa affatto. Solo che si evita di parlarne troppo.

Al pari del bullismo da orologio biologico, uomini e donne cercando di convertire le "miscredenti" a colpi di testoline profumate, vestitini, ninne nanne e bebè da tenere in braccio. Con loro però non funziona.

Ecco chi sono le donne che hanno scelto di non avere figli, quali sono le loro motivazione e perché bisogna smettere di far loro violenza psicologica.

Una donna non può sentirsi veramente completa se non ha figli. Questa è la vulgata comune. Uomini e donne lo ripetono in continuazione e quando si trova qualcuno in disaccordo si parte all'attacco. Si parte col descrivere i momenti di intimità tenera e irrinunciabile, la morbidezza delle manine, i profumi delle testoline. Tutte cose meravigliose, è vero, che hanno costruito un vero e proprio pensiero unico sulla maternità, ma che non piacciono a tutti.

Una donna e un uomo possono sentirsi esseri umani realizzati anche se non hanno figli.

La foga dell'avere tutto - carriera, soldi, famiglia, amore - ha travolto l'esistenza delle donne, costringendole a combattere infinite battaglie per raggiungere il diritto alla maternità retribuita e al rispetto dovuto loro sul posto di lavoro.

Ma questa vittoria non deve obbligare tutte coloro che non vogliono figli a procreare a tutti i costi. C'è chi vuole dedicarsi alla propria carriera, anche senza essere Rita Levi Montalcini. C'è chi vuole solo avere più tempo per viaggiare o, banalmente, dedicare il tempo a se stesse.

"È una scelta di puro egoismo, allora!". Stessa frase che viene rivolta anche a chi sceglie di mettere al mondo un figlio da sola. C'è qualcosa che non torna allora. Solo i genitori tradizionali non sono egoisti? La verità è che ogni essere umano è sulla terra per perseguire la propria felicità. C'è chi, per farlo, ha bisogno di generare. C'è chi non ne ha bisogno. Fatevene una ragione.

Del resto quante coppie mettono al mondo dei bambini per sanare un rapporto traballante, compensare o giustificare fallimenti personali, senza pensare che un essere umano non è un bene di consumo, bensì una creatura che ha bisogno di amore e di solide radici. Quindi, se si sente che non si è in grado di dare quel tipo di sostegno, è un atto d'amore verso il mondo sottrarsi alla grande corsa per la procreazione.

C'è da dire anche che, se è una donna a volere una vita indipendente, senza figli, allora è una "femmina degenere". Se a dirlo è un maschio, è comprensibile. Perché mai? Tutta colpa dell'istinto materno. È bene ricordare che questa pulsione biologica che spinge gli esseri umani a riprodursi è "gender free": tutti possono sentire il desiderio di essere genitori. Per questo sarebbe meglio correggerci e parlare di istinto genitoriale.

La scelta di non avere figli può essere collegata per molti anche al desiderio di sottrarsi all'agonismo genitoriale, quello che per molti è un vero e proprio sport competitivo e consumistico. Maratone tra boutique trendy e primi compleanni da migliaia di like su Instagram. Overparenting, cioè l'eccessivo interesse e protezione nei confronti dei figli.

C'è chi ha il terrore del parto, chi non vuole che che il proprio corpo cambi con la gravidanza e che non riesce a concepire di dover dedicare il proprio tempo a qualcun altro. C'è chi soffre anche per il fatto di non sentire questo famigerato desiderio di diventare mamme e che davanti alle amiche che dicono "Quando lo fai un figlio?", vogliono solo scappare a nascondersi, quasi si fosse affette da un misterioso morbo: l'astenia da istinto di maternità.

Tutte le persone che al momento hanno scelto di non avere figli hanno iniziato a mettersi insieme per darsi coraggio e sentirsi meno sole. I gruppi childfree sono molto attivi sul gruppo e per alcuni sono l'unica zona di conforto in cui non sentirsi sbagliati.

Decidere di non fare figli non è un "reato". E a chi dice "Poi se ne pentiranno", si può solo rispondere "Forse". E, nel frattempo, riservare ad ogni essere umano e alle sue scelte il massimo rispetto.