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L’abc della terapia di coppia, spiegato dalla terapeuta

Sdoganata anche da Chiara Ferragni e Fedez, la terapia di coppia è un valido aiuto per risolvere le dinamiche conflittuali e ritrovare la sintonia e la complicità. Una vasta letteratura scientifica si è espressa sulla sua efficacia.

Sdoganata anche da Chiara Ferragni e Fedez, la terapia di coppia è un valido aiuto per risolvere le dinamiche conflittuali e ritrovare la sintonia e la complicità. Una vasta letteratura scientifica si è espressa sulla sua efficacia.

Lei che sfoggia un outfit dopo l’altro, sempre impeccabile; lui scanzonato e autoironico. Per chi è abituato a seguire giorno dopo giorno le story di Chiara Ferragni e Fedez, la serie The Ferragnez – disponibile su Amazon Prime – può suonare come un fulmine a ciel sereno. Perché, per la prima volta, la coppia più famosa d’Italia si mostra al mondo non nel faraonico appartamento di Citylife o durante un evento esclusivo, ma nello studio dello psicologo. L’espediente narrativo è azzeccatissimo, il messaggio trasmesso è importante: “Credo che la cosa più interessante sia cercare di normalizzare l'andare in terapia di coppia”, ha puntualizzato lo stesso Fedez a Che tempo che fa. Ma come funziona di preciso la terapia di coppia e in quali circostanze può essere utile? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Amanda Zanni, psicologa e psicoterapeuta con una solida esperienza in questo campo.

Quando fare ricorso alla terapia di coppia

In qualsiasi coppia, litigare fa parte del gioco. Notare i difetti del partner, soprattutto dopo tanti anni sotto lo stesso tetto, è inevitabile. Ma quand’è che diventa necessario rivolgersi a un terapeuta per salvare la relazione? “Io credo che i campanelli di allarme siano diversi da coppia a coppia, perché ogni coppia ha la propria storia e le proprie strategie di risoluzione dei problemi”, esordisce Amanda Zanni. “Diciamo però che può essere utile chiedere un aiuto esterno quando si ha la sensazione che ci si stia allontanando, quando si prova un sentimento di solitudine e la sensazione di distanza fisica ed emotiva dall’altro, con cui non si ha più interesse a comunicare e condividere impegni, vita intima e affettiva”. In questo caso la terapia di coppia può rappresentare un valido aiuto, soprattutto se i partner hanno già provato in autonomia a risolvere i loro conflitti, “incastrandosi però in dinamiche relazionali ripetitive che alimentano il senso di frustrazione e la rabbia”.

Superare le crisi di coppia, insieme

Ciascuna coppia ha la sua storia, le sue dinamiche e i suoi alti e bassi. Vero è che alcuni fattori in particolare possono far scattare più facilmente le tanto temute crisi di coppia. Primi fra tutti, spiega la dottoressa Zanni, i grandi cambiamenti. Sia quelli nella vita a due, come “il matrimonio, la nascita di un figlio, un trasferimento, un lutto”, sia i fattori di stress che coinvolgono soltanto uno dei due membri, “come l’insorgere di uno stato di malattia, la perdita del lavoro o qualunque altro cambiamento della routine quotidiana che la coppia non senta di poter affrontare in modo coeso”.

C’è un’altra situazione che spesso e volentieri è fonte di malessere: quella in cui uno dei membri della coppia (ma può capitare anche a entrambi) fa fatica a separarsi affettivamente dalla famiglia d’origine. Insomma, ben venga che i genitori restino un punto di riferimento importante, ma prima o poi il cordone ombelicale va tagliato. In caso contrario, sottolinea Amanda Zanni, il partner rischia di sentirsi escluso. E diventa impossibile “creare uno spazio mentale nella coppia fatto di abitudini condivise nuove e di un proprio linguaggio emotivo nuovo e diverso da quello parlato nelle famiglie d’origine”.

Come funziona la terapia di coppia

In tutte queste situazioni problematiche, la terapia di coppia aiuta a recuperare “una dimensione di vita meno conflittuale, una comunicazione più aperta e consapevole, per poter ritrovare la vicinanza affettiva e intima necessaria al benessere della coppia”, spiega Amanda Zanni. 

Nel concreto, un terapeuta specializzato incontra entrambi i partner, invitandoli a parlare apertamente di ciò che accade durante i momenti di sofferenza o di conflitto. “In seduta si condivideranno le emozioni, i pensieri e i vissuti che determinate dinamiche provocano in ciascuno dei membri della coppia, di modo che – con l’aiuto del terapeuta – possano diventare maggiormente comprensibili per entrambi, consentendo di superare così i blocchi comunicativi e l'esplicitazione dei bisogni inespressi”, continua.

Quante sedute sono necessarie

Quante sedute sono necessarie? Impossibile dare una risposta generica, perché ogni progetto di cura va cucito su misura. “Varia in base alla natura del conflitto, alle capacità comunicative e relazionali dei membri della coppia ma soprattutto varia in base a quanto ciascuno dei due partner è motivato a mettersi in gioco e sente di poter ancora investire nel cambiamento”, sottolinea la dottoressa.

I risultati della terapia di coppia

Certo, tradurre in parole il proprio dolore e i propri conflitti è un’esperienza intensa. Può mettere alla prova. E il risultato finale non è scritto in partenza, perché ogni percorso è una storia a sé. Ma ne vale la pena, ed è la scienza a dirlo. “La letteratura sul tema della terapia di coppia e sulla sua efficacia è molto ampia”, assicura la dottoressa Amanda Zanni. “Quello che più dà la misura dell’efficacia della terapia è il vissuto che le coppie portano man mano che le terapie procedono e volgono al termine, ovvero la percezione che ci siano stati dei cambiamenti positivi, una maggiore vicinanza affettiva e una ritrovata capacità di affrontare gli episodi critici insieme”.

Foto apertura: vadymvdrobot / 123rf.com