special

Speciale mestruazioni: fra tabù, conquiste e false credenze

PEOPLE: L'ATTUALITA'
PEOPLE: L'ATTUALITA'

Mestruazioni, tabù e tradizioni nel mondo

Dalla violenta pratica del 'chhaupadi' al 'berry fast' indiano: ecco con quali mezzi (culturali e tecnologici) le donne affrontano il ciclo. 

Dalla violenta pratica del 'chhaupadi' al 'berry fast' indiano: ecco con quali mezzi (culturali e tecnologici) le donne affrontano il ciclo. 

Tampon tax, accesso difficile al congedo mestruale (quando esiste) e pregiudizi di ogni tipo: in diverse parti del mondo le mestruazioni sono ancora viste come qualcosa di cui vergognarsi, un tabù, una malattia. Essere nate dalla parte giusta del mondo in "quei giorni" può fare la differenza.

Donne e mestruazioni: storie dal mondo

Women's Health ha raccolto le storie del rapporto fra le donne e le mestruazioni da più parti del mondo. Il "vissero felici e contenti" non sembra sempre possibile. Riportiamo le esperienze che ci hanno maggiormente colpito.

Afghanistan

In Afghanistan le mestruazioni rende le donne intoccabili anche a se stesse. Infatti, si crede che lavando i propri genitali durante il ciclo si possa diventare sterili. 

Foto: kipgodi © 123RF.com

Canada

Nel Paese dove la tampon tax è stata cancellata, la preoccupazione delle donne è tutta spostata sul versante ambientale. Come spiega Trish, lei è passata alla coppetta mestruale: un modo per aprire un dialogo con le sue figlie su vulva, vagina e apparato genitale femminile.

Australia

In Australia il ciclo assomiglia più a una calamità naturale che a un normale fenomeno fisiologico umano. Infatti, le donne che vivono ai margini dei grandi centri - isole Vanuatu, isole Solomon, Fiji, Papua Nuova Guinea - usano assorbenti usa e getta che, a causa di una cattiva gestione dei rifiuti, finiscono in mare e nell'ambiente circostante.

Bolivia

Qui il tabù sul ciclo mestruale è ancora molto forte, tanto che le ragazze portano con sé nello zaino gli assorbenti usati. La ragione? Credono che il sangue mestruale sia così pericoloso che possa causare malattie come il cancro se mischiato agli altri rifiuti.

Georgia

In questo paese ai confini con la Russia e la Turchia, il ciclo è percepito come qualcosa di cui gli uomini non devono essere a conoscenza. Così le ragazze imparano sin da piccole a nascondere gli assorbenti nella manica delle camicie prima di andare in bagno. E mai sia parlare di tamponi, visti come la più grande minaccia alla verginità.

Foto: Ольга Бончук © 123RF.com

Iran

Qui la questione è per lo più tecnologica. L'arretratezza dell'industria degli assorbenti costringe le donne a indossare oggetti simili a fazzoletti sottilissimi o spessi "pannolini" che vanno dalla cinta alla fine delle natiche. Anche qui i tamponi sono un tabù. Quasi meglio affidarsi ai panni da lavare.

Giappone

Il ciclo può cambiare il senso del gusto: parola di Yoshikazu Ono, figlio del famoso Jiro Ono del locale "Jiro Dreams of Sushi". L'affermazione nel 2011. Per questo la carriera di chef di sushi è preclusa alle donne, che però si stanno rimboccando le maniche per aprire i propri ristoranti.

Kenya

In Kenya le mestruazioni sono roba da ricchi, cioè da uomini. Infatti sono loro ad acquistare gli assorbenti per le loro mogli e figlie che, a volte succubi della vergogna, rimediano un po' come possono, con stracci o ritrovati di fortuna. Si calcola che ogni ragazza perda circa 4,9 giorni di scuola al mese a causa delle mestruazioni.

Foto: Phongsaya Limpakhom © 123RF.com

Nepal

Una delle tradizioni più cruente riservate alle donne mestruate è quella tecnicamente vietata, ma ancora in auge in Nepal. Si chiama chhaupadi e consiste nell'isolamento in capanne delle donne col ciclo. Vivono così isolate, in balia degli elementi, senza accesso a cibo o acqua pulita. Ciò ha portato alla malattia e persino alla morte moltissime donne nella regione.

Cree

Al contrario di ciò che avviene in Nepal, le appartenenti a questa tribù di nativi americani non rifuggono le mestruazioni, anzi le celebrano. Il menarca di una ragazza viene consacrato con una cerimonia in uno spazio sacro. Il rito viene chiamato "berry fast". Nei giorni in cui si resta nello spazio sacro, si viene nutrite con cibi vegetali e liquidi, forniti dalle donne del villaggio, mentre ci si astiene da quelli solidi. Si tratta di un momento di consapevolezza, in cui riflettere su cosa sta accadendo al proprio corpo. Le donne vengono incoraggiate a usare la propria fantasia e a creare oggetti sacri che siano di conforto nel periodo. 

Foto apertura: Oksana Mironova © 123RF.com