Prevenzione
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Bruxismo: cause, sintomi e cura

Il bruxismo è un disturbo che porta a digrignare i denti e a contrarre la mandibola. Può causare mal di testa e rigidità muscolare e si cura utilizzando il bite e prediligendo tecniche di rilassamento. 

Il bruxismo è un disturbo che porta a digrignare i denti e a contrarre la mandibola. Può causare mal di testa e rigidità muscolare e si cura utilizzando il bite e prediligendo tecniche di rilassamento. 

Il bruxismo (dal greco βρύχω, brùcho, ovvero “digrignare”) è un disturbo molto frequente, che può colpire sia gli adulti che i bambini. Noto anche come digrignamento, è un atto involontario che comporta un’anomala contrattura muscolare e un eccessivo sfregamento dei denti. 

Se non diagnosticato e curato correttamente questo fenomeno può causare danni permanenti all’articolazione temporo-mandibolare. Per questo è fondamentale non sottovalutare i sintomi e rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi precoce. 

Cos'è il bruxismo 

Il bruxismo è un disturbo che comporta un’involontaria contrazione dei muscoli facciali che vengono comunemente utilizzati per masticare. Questa condizione porta anche a digrignare e a sfregare i denti, così come a stringere con forza eccessiva le mascelle.

Parliamo di un fenomeno che si verifica perlopiù durante il sonno (in tal caso parliamo di bruxismo notturno), in modo involontario e che indirettamente può comportare emicrania, dolori alla mandibola e un’usura anomala dei denti.

Quali sono le cause 

Le possibili cause alla base del bruxismo sono molteplici, così come i fattori che di fatto incidono negativamente sul disturbo. È il caso, ad esempio, di ansia, stress, disturbi del sonno e malocclusioni.

Tuttavia, questo disturbo può essere anche associato a malattie neurodegenerative oppure può essere una conseguenza di un abuso di alcol, caffeine o droghe. Infine, il bruxismo nei bambini può essere una diretta conseguenza del mal di denti o di un’otite. 

I sintomi del bruxismo 

Chi soffre di bruxismo tendenzialmente può manifestare mal di testa, emicrania, contrattura alla mascella, mal di orecchie o rigidità dei muscoli coinvolti nel processo di masticazione. 

Inoltre, non è raro che questo disturbo comporti anche un aumento della sensibilità dentale, così come usura dello smalto o lesioni di uno o più denti. 

Come smettere di digrignare i denti 

Per smettere di digrignare i denti è importante partire dalla prevenzione. Un primo passo, dunque, è cercare di ridurre il livello di stress, prediligendo attività rilassanti prima di coricarsi e limitando al tempo stesso anche il consumo di alcolici e di caffeina, soprattutto dopo cena.

Tuttavia, tra i possibili rimedi contro il bruxismo lo specialista potrà consigliare l’utilizzo di un bite per il bruxismo, ovvero di un apposito paradenti da applicare durante il sonno per evitare e limitare lo sfregamento dei denti. Inoltre, l’odontoiatra potrà prescrivere delle cure ortodontiche mirate finalizzate a correggere eventuali malocclusioni.

Infine, è bene tenere presente che la terapia farmacologica è indicata solo in rari casi, laddove il bruxismo è causato da patologie pregresse. Di contro, se il disturbo è legato a motivazioni psicologiche o emotive, potrà invece essere utile ricorrere al supporto di uno psicologo.

Andriy Popov - 123RF