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Ludopatia, il problema inizia prima dei 18 anni

La ludopatia è un problema che può iniziare già quando si è molto giovani. Ecco le soluzioni per evitarlo consigliate dai pediatri

La ludopatia è un problema che può iniziare già quando si è molto giovani. Ecco le soluzioni per evitarlo consigliate dai pediatri

La ludopatia è un problema in continuo aumento.

Ai dati già di per sé allarmanti sulla diffusione di questo fenomeno se ne aggiunge ora uno ancora più preoccupante: nonostante il gioco d'azzardo sia vietato al di sotto dei 18 anni, bingo e slot machine sono un'abitudine anche per i giovanissimi.

Secondo un'indagine nazionale sulla diffusione del gioco d'azzardo fra i minori promossa dalla Società Italiana Medici Pediatri (SIMPe) e dall'Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paidòss) il 20% dei ragazzi fra i 10 e i 17 anni partecipa a lotterie, scommette su gare sportive o si gioca la paghetta al bingo

La ricerca, presentata all'International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Diseases di Marrakech, ha coinvolto un campione di 1000 genitori, che secondo Giuseppe Mele, presidente di SIMPe e Paidòss, mostrano un "atteggiamento ambivalente inquietante".

Infatti il 90% delle mamme e dei papà non conosce il termine "ludopatia" e il 70% non ha mai parlato di gioco patologico in famiglia, ma il 75% riterrebbe necessario intervenire se scoprisse che il proprio figlio gioca d'azzardo

Mele ricorda che "un bimbo che si gioca la paghetta alla sala giochi diventerà molto probabilmente un adulto che butterà lo stipendio in qualche sala scommesse". Per questo gli esperti lanciano un appello alle istituzioni, chiedendo di mettere fine alla possibilità di pubblicizzare il gioco d'azzardo in televisione e di far sì che le app per giocare su smartphone o computer non siano accessibili a tutti.

"Su questo", sottolinea Mele, "il Garante per l'Infanzia dovrebbe intervenire".

Secondo l'esperto sarebbe utile anche "stabilire contratti sull'utilizzo del cellulare e del computer, ovvero dare dispositivi in cambio della sottoscrizione di una sorta di comodato d'uso, in cui specificare che tipo di utilizzo il minore può farne e con che limiti".


Foto Credit: @ Jeff Kubina - Flickr
Fonte: Ansa

Tipsby Dea

La campagna contro la ludopatia e il ruolo dei genitori

 I pediatri della SIMPe hanno ideato una campagna, "Ragazzi in gioco", con l'obiettivo di organizzare corsi dedicati agli studenti nelle scuole e ai pediatri, ma secondo gli esperti anche i genitori svolgono un ruolo fondamentale dando regole chiare senza cadere nella trappola del padre o della madre amico più che genitore dei propri figli.