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Che cosa è e come funziona il vampirismo emozionale

Essere di buon umore, incontrare il partner e all’improvviso sentirsi tristi. O nervose. Apparentemente, senza un perché. Ecco come funziona il vampirismo emozionale.

Essere di buon umore, incontrare il partner e all’improvviso sentirsi tristi. O nervose. Apparentemente, senza un perché. Ecco come funziona il vampirismo emozionale.

Quando siamo in compagnia dell’altro, la nostra energia entra in contatto con la sua. Possiamo sentire più entusiasmo o, al contrario, un abbattimento d’umore. Provare un senso di pace interiore o, viceversa, un irritazione improvvisa. Più il sentimento che ci lega a qualcuno è forte, più il nostro stato d’animo è connesso al suo.

Si dice che l’amore sia una reazione chimica, un fenomeno in cui due persone interagiscono e si trasformano a vicenda.

Nelle relazioni in cui domina la positività, entrambi i partner sono felici, vitali, carichi e trovano giovamento reciproco dalla presenza dell’altro. Non sempre, però, va così. Ci sono situazioni in cui la positività lascia il posto a pensieri negativi e tensioni, che si insinuano nell’armonia di coppia, risucchiandola per nutrirsi. Quante volte, per esempio, vi è successo di tornare dal lavoro nervose e scaricare i nervi addosso al partner? O di arrabbiarvi e cadere nel silenzio per far pesare a lui qualcosa? O, al contrario, di essere entusiaste per un progetto e, parlandone con lui, di accorgervi che vi era "passata la voglia”?

Questo fenomeno in cui rubiamo energia all’altro, o in cui l’energia ci viene sottratta, prende il nome di vampirismo emozionale.

Ci sono rapporti che si reggono in piedi su malintesi, litigi e tensioni. Quando ciò accade con una certa frequenza, è probabilmente che uno dei due partner stia “vampirizzando” l’altro. O, peggio ancora, che lo stiano facendo entrambi.

Bisogna comprendere quale sia l’origine di questa insoddisfazione e ritornare a uno stadio di positività, in cui l’altro non sia visto come “pozzo” in cui riversare le emozioni negative.

Nè come una fonte “illimitata” da cui attingere il buon umore che, autonomamente, non si riesce ad avere. Prima di prenderci cura di chi amiamo, è importante saper prenderci cura delle nostre emozioni.

Foto @ Andrey Kiselev - Fotolia.com