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Ninfomania (o ipersessualità): non c'è niente di sexy. Ecco perché

Qual è il significato del termine ninfomania e perché non ha niente a che vedere con le rappresentazioni dei film porno.

Qual è il significato del termine ninfomania e perché non ha niente a che vedere con le rappresentazioni dei film porno.

Il limite tra piacere e perversione, tra voglia di esplorare e lasciarsi andare alle tentazioni e la malattia che prende spazio nel cervello e non dà più tregua né possibilità di ragionare, è molto labile. La differenza forse sta solo nel rendersi conto quando si ha voglia di andare oltre di tanto in tanto e quando, invece, non ci si riesce più a fermare. Quando si perde il controllo e si chiede sempre di più. Quello che accade con la ninfomania

Cosa succede esattamente quando il sesso diventa ossessione? Quando i pensieri hanno sempre un’unica direzione e non si riesce più a condurre un’esistenza “normale”? Ecco qualche informazione in più sulla ninfomania, quella che Lars Von Trier ha provato a raccontare qualche anno fa in modo veritiero nella pellicola-scandalo Nymphomaniac.

Significato di ninfomania

Il termine ninfomania è stato coniato dal medico francese J.D.T. de Bienville nel 1771: nel libro La ninfomania, ovvero trattato sul furore uterino descrisse per la prima volta con questa parola (nata dall’unione di nymphe, ninfa, sposa e mania) l’aumento esagerato dell’istinto sessuale femminile.

Un tempo si parlava di ninfomania femminile e basta. In realtà esiste anche una forma di ninfomania maschile, che prende il nome di satiriasi. Nel mondo del politically correct, comunque, si utilizza il termine ipersessualità in riferimento a entrambi i sessi.

C’è differenza tra ninfomane e pervertito?

Inizialmente, la ninfomania era ritenuta una forma di perversione. Poi divenne una patologia a tutti gli effetti, fino a quando nel 1992 l’OMS decise di non considerarla più tale. In genere, una perversione è una degenerazione che riguarda un aspetto della propria sessualità, nel senso che ci sono comportamenti considerati anormali (vedi la pedofilia) che diventano pane quotidiano per alcuni soggetti. La ninfomania è il bisogno costante di fare sesso.

Si tratta di un disturbo psicologico e comportamentale che trasforma il sesso in una vera e propria dipendenza, alla stregua di quello che succede a un tossico con la droga o a un alcolista con gli alcolici. Il sesso è il più grande antidepressivo naturale al mondo e per il ninfomane diventa il mezzo per mettere a tacere situazioni di stress, ansia o insofferenza nei confronti dell’esistenza.

Come la ninfomania influenza la propria sessualità e i rapporti con gli altri

Questo disturbo può provocare seri problemi all’interno del contesto sociale e nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Non esiste un elenco di sintomi della ninfomania da spuntare per capire se si ha un rapporto patologico col sesso: basta analizzare il proprio comportamento durante il giorno.

Se si ha la propensione a volersi accoppiare in qualsiasi luogo con qualsiasi persona, indipendentemente da chi vi sta intorno, oppure a masturbarsi (per esempio in ufficio) fino ad arrivare all’esibizionismo o al voyerismo, allora si è affetti da ninfomania.

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Foto:  Katarzyna Białasiewicz © 123RF.com

Ninfomania: come uscirne

Come in tutte le forme di dipendenza e di ossessione bisogna prima di tutto riuscire a riconoscere di avere un problema. La dipendenza dal sesso è difficile da estirpare rispetto ad altre forme di assuefazione perché il sesso, a differenza di alcol e droghe, non è letale per il nostro organismo. Anzi, è proprio il contrario: aiuta a stare meglio, per questo a tendere può diventare molto pericoloso.

Per guarire, serve del tempo, ma soprattutto la volontà di farsi aiutare e riprendere in mano la propria vita. Ricominciare a volersi bene in altro modo, a trovare godimento in altre attività, a non riempire i vuoti col sesso. A liberarsi dalla seduzione del desiderio che da oasi di benessere si trasforma, a lungo andare, in una trappola che rischia di diventare cronica, oltre che patologica.

Foto di apertura: Piotr Marcinski © 123RF.com