Amore
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Poliamore: la nuova frontiera delle relazioni di coppia

AAA poliamore cercasi, ovvero come sopravvivere ai sensi di colpa quando capisci che è naturale poter amare due o più persone allo stesso tempo. 

AAA poliamore cercasi, ovvero come sopravvivere ai sensi di colpa quando capisci che è naturale poter amare due o più persone allo stesso tempo. 

Siamo cresciute con l’idea del principe azzurro. Quello che arriva, ti salva dalla torre di problemi che ti affligge, ti rapisce il cuore e corona la favola che ti hanno raccontato fin da quando eri piccina. E se i principi fossero due? Uno verde e l’atro giallo? E se ci fossero un principe e una principessa nella tua storia? Forse non ci avevi mai pensato, ma è un’ipotesi reale, che altre persone stanno vivendo nel momento esatto in cui leggi e che ha anche una definizione: poliamore (e no, non è il nome di un cocktail).

La tua prima reazione nel leggere questa parola potrebbe essere quella che hai quando vedi qualcosa che non conosci, che non ti è familiare e allora consideri strano, assurdo, impensabile. Il poliamore, però, è molto più comune di quanto tu possa immaginare. È, tra l’altro, una delle forme più oneste di amore, anche se, ad essere onesti, ben pochi esseri umani arriveranno ad ammettere un assunto del genere. Di cosa si tratta?

Cos'è il poliamore

Il poliamore è qualcosa di molto simile alla relazione aperta: si sceglie, in modo consensuale con il proprio partner, di avere contemporaneamente un’altra relazione (sentimentale, fisica o entrambe) con una o più persone. Il poliamore può anche essere definito “non monogamia etica”: c’è una differenza sostanziale rispetto al tradizionale tradimento, ovvero il fatto di essere totalmente trasparenti con chi coinvolgiamo o ci coinvolge in questa forma di relazione. L’amore viene dunque vissuto nel modo più etico possibile.

State dicendo che si tratta di una forma di tradimento “legalizzata”? No, no. Anzi, è proprio il contrario. Il poliamore non è per tutti. E non perché alcuni di noi sono migliori di altri. Va da sé che per gestire una relazione poliamorosa (che non prevede necessariamente l’ipotesi di avere più partner sessuali) è necessaria una grande capacità di comunicare, di comprendere i propri limiti e di capire pienamente se stessi, di riuscire a controllare le emozioni, in modo particolare la gelosia, e molto altro ancora.

Il poliamore presuppone un grado di apertura mentale che non è da tutti, oltre che la sospensione del giudizio nei confronti di quello che siamo sempre stati abituati a considerare giusto e normale. La coppia intesa come due individui destinati a stare insieme per sempre cessa di esistere come concetto. Il poliamore consiste nell’andare oltre le etichette, i pregiudizi sociali, al di là di quella forma di amore forse un po’ troppo atavica e masochisticamente egoistica che presuppone l’esclusività. Questo vuol dire che non ci si possa provare se non si possiedono certi presupposti? No. È solo più complicato. 

Poliamore, una nuova frontiera contro ogni forma di pregiudizio

In realtà, non dovremmo neanche parlare di nuova frontiera. Il poliamore esiste da sempre. Solo che non è facile da spiegare ai più, figuriamoci da gestire. Forse solo chi si è fermato a riflettere un po’ ha capito che la monogamia è la conseguenza di una scelta che ci siamo imposti, che abbiamo reso etica dal punto di vista sociale. La verità è che il poliamore non è in nessun modo contrario alla morale. È solo un po’ troppo d’avanguardia per le convenzioni sociali di oggi.

Se ci si sofferma un attimo, però, è davvero la forma più pulita di amore. La più bella che ci sia. Nel poliamore nessuno proverà mai a cambiare quello che sei. Nel poliamore non dovrai mai nasconderti dietro una scusa o sentirti in colpa per quello che stai provando. Il poliamore lo si vive e basta, alla luce del sole, con piena consapevolezza, da parte di tutti, di ciò che sta accadendo. Se poi non è per sempre, pazienza.

E se fosse un cocktail, be’, ne ordinerei anche tre.