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Le zone erogene di un uomo: la mappa

Zone erogene maschili: quali sono le parti del corpo di un uomo che gli provocano maggiormente piacere?

Zone erogene maschili: quali sono le parti del corpo di un uomo che gli provocano maggiormente piacere?

Le zone erogene dell’uomo, ovvero i punti eccitanti maschili, quelli che, se stimolati, lo fanno letteralmente impazzire, non si limitano alle zone che si possono facilmente e intuitivamente immaginare. Le zone erogene maschili, così come le zone erogene femminili, sono più di quel che si pensa: per questo motivo è bene iniziare a conoscerle e, perché no, imparare a fare un massaggio sensuale per poter aiutare l’uomo a raggiungere il piacere.

La presenza di zone erogene più o meno diffuse varia da persona a persona perché è il risultato di fattori innati misti ad altri che si sviluppano col tempo e portano a una maggiore sensibilizzazione di alcune zone quando esposte a un determinato tipo di contatto fisico. Proprio per questo motivo ci sono anche parti del corpo che in alcuni soggetti provocano eccitazione, mentre in altri fastidio. Andiamo alla scoperta delle zone erogene dell’uomo, importanti da individuare per saper farlo eccitare.

 Zone erogene nell’uomo: quelle “classiche”

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Se si vuole aumentare il piacere maschile, si può dare il via con l’esplorazione del suo sesso. Per partire soft e raggiungere gradualmente livelli di piacere sempre maggiori, si potrebbe iniziare con un massaggio erotico all’osso pubico per poi concentrarsi sul suo pene. La parte più sensibile del pene è il glande, per l’elevata presenza di terminazioni nervose.

L’eccitazione aumenta se ci si focalizza sulla corona, che è il punto in cui il glande si unisce al tronco, e attraverso la stimolazione del frenulo, che è il filetto di pelle che collega il glande al prepuzio (il lembo che ricopre il glande, lo protegge e lo mantiene lubrificato). Un’altra zona erogena da non sottovalutare è lo scroto, che può essere “risvegliato” con baci e carezze.

Zone erogene maschili: punto P e punto L

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Una zona erogena ad alto potenziale è quella che viene soprannominata il punto G maschile: si tratta del punto P, ovvero la prostata, situata dietro l’osso pubico, responsabile della produzione del liquido seminale che si mescola allo sperma prima dell’eiaculazione. La sua stimolazione è per molti uomini fonte di immenso piacere.

Oltre all’ano, dalla cui penetrazione gli uomini possono trarre grande godimento, un’altra zona che merita considerazione è il punto L, collocato tra i testicoli e l’ano, che può essere eccitato con le dita, aumentando la pressione del pollice nella parte esterna del muscolo pubo-coccigeo, o praticando del sesso orale.

Stimolazione maschile e zone erogene: quelle inaspettate

Oltre alle zone erogene più tradizionali, ce ne sono altre che possono essere fonte di grandi sorprese. Gli uomini possono provare emozioni forti attraverso la stimolazione delle natiche, dell’interno cosce, del collo. Ci sono poi altre zone erogene che possono stimolare il piacere maschile. Per esempio, i capezzoli maschili sono ricchi di terminazioni nervose, ragion per cui possono far aumentare l’eccitazione dell’uomo (ma non a tutti piace, quindi bisogna scoprirlo volta per volta!).

Le zone erogene maschili non finiscono qui, perché ci sono anche:

  • le mani, che possono essere stimolate con baci e leccatine, oppure succhiando le dita una dopo l’altra;
  • la zona del torace, dall’inizio fino all’attaccatura del pene, da stimolare con baci lentissimi;
  • i piedi, soprattutto le dita che, seconda la medicina cinese, possono provocare vere e proprie spirali di piacere.