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Come stimolare il punto G

Lo stimoli con il corpo ma anche attraverso il respiro. Ecco come raggiungere il piacere.

Lo stimoli con il corpo ma anche attraverso il respiro. Ecco come raggiungere il piacere.

Il punto G è da sempre considerato la fonte originale del piacere. Possiamo andare alla ricerca e vedere come stimolare il punto G: basta che il partner inizia a muovere le dita con delicatezza e a toccare la nostra vagina mentre noi sentiamo dove piace di più. Allo stesso modo possiamo fare con il punto G del nostro partner.

Un primo segno di riconoscimento del punto G è il suo tessuto: generalmente è più rugoso e più turgido, a volte in rilevo rispetto alle zone vicine.

Non sempre basta un primo contatto per stimolarlo. Anzi: a volte il punto G è rimasto talmente addormentato nel tempo che, anche al tatto, fa fatica a svegliarsi e a risvegliare in te il piacere.

Noi donne lo riconosciamo perché la sensazione fisica che abbiamo, quando il punto G viene ripetutamente stimolato, è quella di urinare. Si tratta di un’impressione temporanea e, per questo, non dobbiamo interrompere l’intimità se non vogliamo perdere l’estasi del momento. Altre sensazioni fisiche associate alla stimolazione del punto G sono il calore, la sensazione di irritazione alla vagina, la percezione di vibrazioni, il senso di espansione e di energia.

Sembrerà strano ma, oltre al tocco, per stimolare il punto G è molto utile il respiro.

Prova a respirare mentre tocchi il tuo partner, o quando sei toccata da lui. Il respiro connette di più alla sessualità. Quando respiriamo i muscoli si muovono meglio e in modo più rilassato. In questo modo utilizziamo meno energia a livello muscolare e mettiamo più energia a disposizione del piacere. Questo permette di lasciarsi andare di più alle sensazioni del corpo e di raggiungere anche più facilmente l’orgasmo. Vale per te e vale per lui: il primo segreto per la stimolazione è lasciarsi andare.

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