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Terapia di coppia: è arrivato il momento di affidarsi a uno specialista?

Quando la coppia scoppia e non sa più come risolvere i problemi è il caso di ricorrere ad un aiuto professionale.

Quando la coppia scoppia e non sa più come risolvere i problemi è il caso di ricorrere ad un aiuto professionale.

Possono arrivare momenti, nella vita di una coppia, in cui le incomprensioni e i problemi non riescono più ad essere affrontati.

Spesso non si tratta di difficoltà tanto insormontabili o irrisolvibili: il più delle volte a complicare la situazione ci si parano davanti tanti piccoli problemi che si accumulano, perché i partner non hanno avuto la forza o la voglia di risolverli man mano che si presentavano.

A volte, per risolvere la situazione o quanto meno per migliorarla, basterebbe parlarsi sinceramente, senza paura, confidarsi reciprocamente e non aver timore di liberare ciò che si sente davvero.

Altre volte, invece, il punto toccato è talmente basso che la coppia non riesce più a risalire.

E' proprio in questo caso che occorrerebbe fermarsi un attimo e chiedersi se non sia il caso di affidarsi ad un professionista, che possa essere di supporto e che possa offrire ulteriori strumenti per tentare di recuperare un rapporto che non si vuole far naufragare del tutto.

Tra i segnali più pressanti che dovrebbero indurre ad optare per l'aiuto di un professionista - il cosiddetto terapista di coppia – quelli che dovrebbero far scattare il campanello di allarme più degli altri, tanto più se si presentano insieme, sono i seguenti:

  • la rabbia potrebbe essere una prima spia, soprattutto se collegata ad altre situazioni, come ad esempio il non riuscire più a dormire bene, piangere spesso e senza apparente motivo, sentirsi stanchi – sia fisicamente ma soprattutto mentalmente -, mangiare di più o di meno
  • un altro segnale è invece legato alla comunicazione: quando la coppia non è più in grado di parlarsi e l'unico modo in cui ci si rivolge all'altro è con freddezza, nervosismo e quasi fastidio.. Allora qualcosa potrebbe non andare
  • campanello d'allarme anche il poco tempo che i partner trascorrono insieme, una situazione che va valutata non soltanto basandosi sulla quantità delle ore trascorse uno accanto all'altra ma soprattutto sulla qualità. Cosa si fa, cosa si condivide, come ci si sente quando si sta assieme, sono tutti elementi da valutare per capire se le cose vanno bene oppure male
  • una delle spie più importanti e significative, se non la spia numero uno in assoluto, è la situazione sotto le lenzuola: se i partner non si cercano più, se non c'è voglia di stare insieme e l'intimità è vissuta quasi fosse una forzatura, allora potrebbe esserci qualcosa che non va in generale e l'intesa potrebbe mancare sotto tutti gli altri punti di vista
  • ultimo segnale da tenere in considerazione: i litigi frequenti. Confrontarsi, anche in modo acceso, va benissimo, anzi, è segno che la coppia è “viva” ma litigare, anche in modo pesante e farlo spesso, non va bene affatto.

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