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Sex and the city 3? Sì, no, forse

Sara Jessica Parker nicchia. Prima dice sì, poi smentisce... Ma ci serve davvero il terzo capitolo della saga?

Sara Jessica Parker nicchia. Prima dice sì, poi smentisce... Ma ci serve davvero il terzo capitolo della saga?

E' il 6 giugno 1998 quando la HBO trasmette il primo episodio della serie tv che emancipa le donne tra i 35 e i 40 nell'approccio con il sesso e leva per sempre il senso di colpa all'acquisto compulsivo di scarpe.

Sex & the city ha fatto la storia, fino alla sua fine, nel febbraio 2004

Ma Carrie Bradshow ha ancora cose da scrivere, scarpe da compare.

Ed ccco il film nel 2008. E le nozze di Carrie e Mr Big.

Ci fermiano?

Sei stagioni e un film per sposare l'amore della tua vita sono una passeggiata rispetto alla vita sentimentale di molte di noi...

Forse per questo la Produzione non si ferma.

Nel 2010 arriva nelle sale il sequel. E la catastrofe.

Cosa partoriscono gli sceneggiatori?

Ecco un breve recap per non dimenticare.

La recessione costringe Carrie a passare dai due ettari al piano attico ai 3000 metri quadri del 16esimo...
Lei che ha fatto della parsimonia e della sobrietà il suo unico credo lo arreda con tende di broccato e mobili intagliati a mano da artigiani semi estinti...
Il suo grande amore con i capelli plastificati e la fronte di cartongesso è finalmente Suo, la trasformazione da latitante dei sentimenti a pantofolaio è riuscita.

Che cosa fa? Se lo gode? No.
Ora è triste perché lui vuole passare le serate sul divano. Lo stesso divano su cui l'avrebbe incollato con una sparachiodi solo qualche film prima...
Sconsolata si aggira per la sua cabina armadio vestita come il Mago Otelma interrogandosi su quanto la vita sia ingiusta.. Esce per un pranzo frugale in una bettola a cinque stelle con le sue tre inseparabili amiche e si ritrova su un volo per Marrakesh che deve fingere di essere Abu Dabi per esigenze di copione (e recita meglio di gran parte del cast...).
Anche in terra straniera Carrie da prova della sua innata classe, mentre gira per il souk con 13 centimetri di tacco e un comodo completo in tulle incontra una vecchia fiamma.  Combatuttissima per sei, anche sette secondi, con la morte nel cuore decide comunque di baciarlo. Verrà ricompensata dal marito con un diamante nero.
A farla sembrare credibile e morigerata ci pensano le sue amiche.
Una vestita come Gig Robot d'acciaio gira con bauli di Louis Vuitton pieni solo di preservativi e tenta chiaramente di fare sesso con una duna di sabbia...
Una sembra Jackie Kennedy dopo un giro nella centrifuga, prepara muffin indossando grembiulini di Hermes su gonne vintage Valentino tenendo in braccio la figlia che ha mangiato un antifurto.
L'unica apparentemente normale, con una casa normale e un lavoro vero (è avvocato) si trasforma nel Ragioner Filini de L'Ultimo tragico Fantozzi e gira per il "nuovo" Medio Oriente con i total look di Marta Marzotto ululando ad ogni addominale under 35...

Perché non vogliamo il terzo film?

Perché una sceneggiatura che trasforma delle donne che avevano qualcosa da dire e da fare in macchiette griffate l'abbiamo già avuta.

Senza New York queste 4 femmine ormai vittime degli stessi vizi che hanno sdoganato negli anni hanno la credibilità di un plasrtico di Porta a Porta... (e, credo, anche la stessa percentuale di poliestere...)

Sara Jessica fermati. Alle donne hai detto tutto quello che c'era da dire.

Credit: Dragonlimage -fotolia