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Acido azelaico e retinolo: how to

Acido azelaico e retinolo: da usare con cautela. Che cosa sono, a che cosa servono e come si usano i due “ingredienti” beauty da inserire nella nostra skincare.

Acido azelaico e retinolo: da usare con cautela. Che cosa sono, a che cosa servono e come si usano i due “ingredienti” beauty da inserire nella nostra skincare.

Li sentiamo nominare spesso e sono presenti in molti prodotti per la cura del viso. Hanno anche proprietà in comune tra di loro (antietà, antiacne, antimacchie). Scopriamo di più sul retinolo e sull’acido azelaico: due prodotti che, se usati con qualche piccola accortezza, doneranno più di una soddisfazione alla nostra skincare.

Che cos’è l’acido azelaico?

acido azelaico

Foto: parkstreet-unsplash

All’anagrafe, viene definito un acido dicarbossilico, che si trova facilmente nei cereali e che viene prodotto da un simpatico lievito. Non quello per il quale nel primo lockdown avremmo impegnato pure i gioielli della bisnonna, ma il simpatico (si fa per dire) Malassezia furfur, ospite fisso della cute del novanta percento delle persone.

Contro le imperfezioni della pelle: colorito spento, punti neri, acne, iperpigmentazione

Potremmo definirlo un prodotto multitasking: sono infatti molteplici i motivi per i quali l’acido azelaico sia il candidato ideale a diventare uno dei nostri più cari e insostituibili amici. Oltre a illuminare il tono della pelle, ha un effetto uniformante, schiarente e antimacchie, è quindi utile in caso di discromie e iperpigmentazione (anche dovute a un’esposizione troppo prolungata ai raggi del sole e/o con una protezione solare inadeguata) e contro i segni provocati dall’acne. Oltre che sul colore, inoltre, interviene con un effetto migliorativo sulla grana della pelle, affinandola.

La ciliegina sulla torta? Come se queste caratteristiche multifunzione e l’affinità con tutti i tipi di pelle non bastassero, l’azelaico si distingue per le sue proprietà antibatteriche. Una manna dal cielo per stroncare i cosiddetti “bubboni” sul nascere. Nella nostra beauty routine svolge inoltre un effetto antiossidante, contro i radicali liberi.

Come inserire l’acido azelaico nella nostra skincare?

acido azelaico skincare routine

Foto: Valeriia Miller-unsplash

Le gioie del piccolo chimico scoperte in tenera età potevano portarci in due direzioni: quella à la Breaking Bad, oppure l’approccio a una skincare “componibile” attraverso i prodotti funzionali più adatti a noi, chiave del successo di brand come Deciem - The Ordinary, uno tra i primi marchi cosmetici a rendere popolare l’utilizzo di acidi specifici, come l’azelaico.

Pur essendo non tossico e facilmente tollerato, occorre prestare attenzione alla concentrazione di acido azelaico, perché già in una soluzione al 20% può irritare la nostra pelle. La maggior parte dei prodotti in commercio, quindi, si attesta intorno al 10%, una concentrazione perfetta, ad esempio, per apportare beneficio alla zona T.

Può essere applicato su tutto il viso in seguito alla detersione e la frequenza di applicazione varia tra le due/tre volte alla settimana (in caso di pelli sensibili), fino a un utilizzo quotidiano. Fondamentale, quindi, un’introduzione graduale all’interno della nostra beauty routine.

Acido azelaico: con cosa abbinarlo

Non occorre aver partecipato a un rave per sapere che i mix di acidi possono essere pericolosi. Prima di darci a un mix&match sconsiderato, consideriamo quali sono gli acidi con cui l’azelaico va più d’accordo:

  • Acido mandelico, in coppia contro le rughe
  • Acido salicilico, per contrastare imperfezioni, acne e punti neri
  • Acido ialuronico e niacinamide, quasi un elisir di eterna giovinezza.

Acido azelaico fotosensibilizzante: mai sotto il sole

Come accade per tutti gli acidi con azione cheratolitica, la bella stagione e, più in generale, i raggi solari, non vanno d’accordo con l’acido azelaico. Meglio limitarci ad applicarlo di sera, sospendendo del tutto l’utilizzo in estate.

Che cos’è il retinolo?

Retinolo

Foto: Sunny ng-unsplash

Derivato della vitamina A, è un vero e proprio acceleratore del rinnovamento cellulare e stimola la produzione di collagene. Dopo i venticinque anni, infatti, la nostra pelle inizia gradualmente a produrre sempre meno collagene - la proteina che conferisce alla nostra pelle un aspetto compatto e “giovane” -, la buona notizia però è che possiamo reintegrarlo con creme e sieri ricchi di retinolo.

Il retinolo è quindi un potente antirughe e antietà, che agisce sia attenuando le rughe più sottili, sia intervenendo contro i danni provocati dal sole (un punto in comune con l’acido azelaico).

Inoltre, ha un effetto seboregolatore e interviene sui pori dilatati: è quindi particolarmente indicato anche per il trattamento delle pelli miste e grasse.

Come inserire il retinolo nella nostra skincare?

L’utilizzo quotidiano del retinolo ci consente di intervenire nella prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, ma anche di ottenere un miglioramento rispetto alle rughe già presenti.

Bella di notte

Ingrediente comune di molte creme viso e di sieri specifici, è invece limitata la sua efficacia nelle formule dei detergenti e dei prodotti a risciacquo: a causa del limitato tempo di contatto, la pelle non ne trarrebbe alcun beneficio.

Meglio evitare il fai-da-te: il retinolo, in alte concentrazioni, risulta piuttosto aggressivo sulla pelle e il rischio è di incappare in vere e proprie ustioni. Attenzione, anche il retinolo è fotosensibilizzante: andrebbe utilizzato solo per la skincare serale, e sospeso in primavera e in estate.

Retinolo: con cosa non abbinarlo

  • AHA: una sigla alle più nostalgiche ricorderà il nome di una band pop anni ‘80, e che sta invece a indicare gli alfaidrossiacidi, esfolianti che non vanno d’accordo con il retinolo.
  • Vitamina C: il rischio di irritazione è molto alto, ma basta utilizzarli in momenti diversi della giornata. Al mattino la vitamina C, alla sera il retinolo.
  • Altri retinoli: meglio evitare le “sovrapposizioni” di più prodotti contenenti retinolo, ad esempio siero + crema. In questo caso, vale la regola del less is more.

L’alternativa vegan: il fitoretinolo

siero vegano

Foto: Angélica Echeverry-unsplash

Esattamente come per il collagene, la maggior parte del retinolo utilizzato in cosmetica è di origine animale. Ed esattamente come per il collagene, di cui esiste un’alternativa di origine vegetale, anche il retinolo può essere utilizzato da chi ha scelto uno stile di vita vegano o vegetariano: il fitoretinolo, prodotto da La Saponaria, è un attivo antietà con una tollerabilità cutanea maggiore rispetto al retinolo “classico”.

Foto apertura:  Olena Yakobchu-123RF