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Glossario dei tagli di gemme e pietre preziose

Impariamo a conoscere i tagli delle pietre preziose, capaci di esaltare al meglio la bellezza e la brillantezza dei nostri gioielli.

Impariamo a conoscere i tagli delle pietre preziose, capaci di esaltare al meglio la bellezza e la brillantezza dei nostri gioielli.

Una delle frasi più celebri di Marilyn Monroe, lo sappiamo, dice che «I diamanti sono i migliori amici di una donna». Diamanti e pietre preziose ci fanno brillare e rendono prezioso ogni tipo di look, soprattutto quelli delle grandi occasioni. Eppure, oltre agli aspetti più frivoli, c’è anche chi sceglie le gemme come metodo di investimento a lungo termine. Qualunque sia il motivo per il quale ci sentiamo attirati dai loro bagliori, è utile imparare alcune nozioni di base sulle pietre preziose, la cui bellezza e il cui valore possono dipendere da diversi fattori. Uno dei più importanti è taglio delle gemme, una vera e propria arte grazie alla quale gemmologi e gioiellieri riescono a valorizzare una pietra preziosa in tutta la sua bellezza. 

Taglio delle gemme: cos’è e perché è importante

Tagli pietre prezioseFoto: jezper - 123RF

Come ciascuno di noi avrà notato anche solo empiricamente, in gioielleria si utilizzano quasi esclusivamente gemme già tagliate. L’utilizzo di pietre preziose grezze, vale a dire nel loro stato naturale, così come appaiono appena estratte (o al massimo ricavate in dimensioni più piccole), è alquanto residuale. Diamanti grezzi e altre gemme non lavorate sono una scelta molto particolare e vengono impiegate perlopiù in creazioni di gioielleria artigianale.

La stragrande maggioranza dei gioielli che troviamo sul mercato sono quindi realizzati a partire da gemme tagliate. Il taglio è infatti un passaggio fondamentale per enfatizzare la brillantezza di una pietra preziosa ed esaltarne appieno la trasparenza e il colore: in sintesi, il taglio delle gemme è indispensabile per portarne alla luce la bellezza.

Le sfaccettature

Avrete notato come le gemme sono generalmente caratterizzate da numerose sfaccettature, dette anche faccette: queste, insieme alla forma particolare - il taglio, per l’appunto - consentono di “guidare” il modo in cui la luce andrà ad attraversare la gemma e a riflettersi sulla sua superficie, creando un effetto suggestivo, seppur guidato da geometrie ben precise. In un taglio ben realizzato, la luce dovrebbe riflettersi da una faccetta all’altra della parte superiore della pietra (detta corona), evitando “dispersioni” verso il fondo o verso i lati.

Come viene scelto il taglio di una pietra? Innanzitutto, il taglio comporta inevitabilmente una perdita di materiale e di peso rispetto alla pietra grezza. Per questo motivo, si tende a realizzare non solo una forma adatta a valorizzare quel tipo specifico di pietra, ma anche quella che consenta il minore scarto possibile. A seconda della tipologia, delle dimensioni, del colore e delle altre caratteristiche di una gemma, infatti, potrà essere più indicato un taglio, anziché un altro.

I tagli delle pietre preziose

A ciascuna pietra il suo taglio, o meglio: le forme pietre preziose sono tante e diverse, proprio per riuscire a far brillare ogni gemma (quasi) di luce propria. Vi abbiamo incuriositi? Analizziamo insieme i principali tagli pietre preziose.

Taglio smeraldo

Taglio smeraldoFoto: avagyanlevon - 123RF

Prende il nome dall’omonima pietra preziosa il taglio smeraldo, una delle forme classiche più conosciute e apprezzate. Le pietre preziose vengono classificate in base a diversi criteri, come il peso e l’intensità del colore e le cosiddette inclusioni, vale a dire delle imperfezioni o impurità presenti all’interno della gemma. Lo smeraldo è una delle pietre più soggette a presentare inclusioni e, per quanto queste non siano considerate sempre e comunque quali dei difetti delle gemme, generalmente gli smeraldi di grandi dimensioni e privi di inclusioni a occhio nudo hanno un valore importante.

Questo è un taglio perfetto per enfatizzare la bellezza di questo tipo di gemme così preziose. La forma è quasi rettangolare, ma si tratta in realtà di un ottagono, con angoli tronchi. Il taglio smeraldo è molto utilizzato in generale per le pietre di grosse dimensioni, e si trova facilmente in acquamarina, tanzanite, quarzo citrino, topazio azzurro, ametista viola o verde.

Taglio cabochon

Taglio cabochonFoto: Instagram - 1122andco

Un taglio talmente classico da essere stato utilizzato anche in ben ventidue gemme della Corona Ferrea, uno dei simboli più preziosi del Cristianesimo in età medievale, utilizzata fino al XIX secolo per l’incoronazione dei Re d’Italia. A differenza dei tagli sfaccettati, si distingue per l’inconfondibile forma ovale arrotondata, levigata e lucida ma non sfaccettata. Il fondo può essere altrettanto concavo oppure piatto. Il taglio cabochon è un taglio antico e molto adatto a pietre dal colore intenso (ametista, zaffiro, smeraldo, rodolite, quarzo citrino), prive di inclusioni e di fratture in superficie.

Taglio brillante

Taglio brillanteFoto: naratrip - 123RF

Un capolavoro di matematica per il taglio delle gemme più conosciuto. Tra le forme pietre preziose, il taglio brillante è senza dubbio uno tra i maggiormente utilizzati, in particolar modo per i diamanti (ma non solo). La motivazione che sta alla base di questa predilezione, da parte del mondo della gioielleria e degli appassionati di gioielli in tutto il mondo, risiede nel gran numero di faccette, tali da rendere luminosissima la pietra preziosa.

Il taglio brillante è caratterizzato, infatti, da ben 57 faccette, di cui 33 nella porzione superiore e 24 nel cosiddetto padiglione (la porzione inferiore di una gemma, collocata cioè sotto la corona, il punto in cui la circonferenza è maggiore). Viene poi considerata una faccetta (portando il totale a 58) anche la punta inferiore del diamante, là dove si incontrano tutte le faccette.

Risale al 1600 la nascita di questo taglio, ideato proprio per i diamanti e successivamente messo a punto, all’inizio del ‘900, attraverso complessi studi matematici e in materia di ottica, per dare regole precise relativamente agli angoli e alle proporzioni delle faccette, in modo da valorizzare al massimo la brillantezza e l’intensità del colore delle gemme. Sebbene questo tipo di taglio comporti uno scarto notevole (anche fino al 40%), può essere adattato anche a forme diverse da quella rotonda (es. goccia, ovale, navette).

Taglio a goccia

Taglio a gocciaFoto: rozaliya - 123RF

Viene definito anche taglio a pera ed è uno tra i più apprezzati (e desiderati) tagli delle pietre preziose. La sua forma ricorda proprio quella di una goccia (oppure, per i più romantici, di una lacrima) e, tecnicamente, il taglio a goccia fa parte della grande famiglia del taglio brillante.

La versatilità di questo taglio lo rende perfetto per diverse tipologie di pietre (dai diamanti di ogni colore, agli smeraldi, agli zaffiri blu) e di gioielli, come orecchini, pendenti e anelli, in particolar modo anelli di fidanzamento. Il più famoso diamante a goccia è appartenuto a Elizabeth Taylor: la diva dagli occhi viola era celebre sia per essere una grandissima appassionata di gioielli, sia per i suoi amori burrascosi. Da quello più leggendario, con Richard Burton, non poteva che derivare un diamante a goccia altrettanto leggendario, dal peso eccezionale di 70 carati, tanto da essere comunemente chiamato il diamante Taylor-Burton.

Taglio navette

Taglio navetteFoto: Instagram - portugalgemas

Il significato del termine navette, in francese, sta a indicare una barchetta. Il taglio navette si distingue infatti per la forma ovale allungata, con due punte nei lati più lunghi. Una caratteristica, questa, che dona grande luminosità e profondità alle gemme, anche grazie al numero di faccette (57 come nel taglio brillante). Potremmo definire il navette come uno dei più virtuosistici tagli delle pietre preziose.

Taglio ovale

Taglio ovaleFoto: royaltystockphoto - 123RF

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un taglio brillante (generalmente ha infatti 57 faccette), anche se, a parità di peso, la sua forma allungata lo fa sembrare più grande di un taglio brillante rotondo. Il taglio ovale è ideale per gli anelli, sia come solitario (o gemma centrale), sia in un trilogy laddove utilizzato per le due gemme laterali, o anche per gli anelli riviera (costituiti da una fila di pietre uguali tra loro).

Taglio baguette

Taglio baguetteFoto: Instagram - herrochfrulohse

Un taglio estremamente semplice e rigoroso, utilizzato molto spesso per le pietre di contorno delle pietre centrali. Il taglio baguette ha forma rettangolare (o trapezoidale, detto taper) ed è una forma antica. La sua caratteristica consente sia di ricavare gemme tagliate con una perdita di peso molto ridotta, sia di realizzare pavé di gemme molto fitti, con pochissimo spazio tra una pietra e l’altra. A differenziarlo dal taglio smeraldo è il numero molto inferiore di faccette (“appena” 14, contro le 57 dell’emerald cut), gli angoli spigolosi e la minore brillantezza.

Taglio a rosa

Taglio a rosa

Foto: Instagram - antichita_galliera

Il taglio a rosa è antico e, per questo motivo, si può trovare di frequente nei gioielli antichi, risalenti ad esempio all’epoca dell’art nouveau o dell’art déco, stili molto apprezzati da appassionati e collezionisti di oggetti preziosi. La sua origine può essere considerata un’evoluzione del taglio cabochon, rappresentando il tentativo di creare delle faccette piatte tali da “movimentare” la gemma ed enfatizzarne la brillantezza. Questo taglio è tipico dei diamanti e, in epoca più recente, spesso si utilizza laddove, anziché tagliare una gemma a brillante, si preferisce ricavarne due dal taglio a rosa.

Foto di apertura: freeimages