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Forno a vapore: cos'è, come funziona e quanto costa

Le cose da sapere su questo elettrodomestico, ideale per chi vuole preparare piatti salutari, senza rinunciare al gusto. 

Le cose da sapere su questo elettrodomestico, ideale per chi vuole preparare piatti salutari, senza rinunciare al gusto. 

Il forno è fondamentale in cucina: come potremmo altrimenti preparare pizza, arrosti, dolci e persino il pane, come hanno imparato a fare tanti italiani durante i mesi del lockdown? Nelle nostre case troviamo di solito modelli a gas oppure elettrici (sia statici che ventilati), ma ne esistono anche alcuni capaci di integrare la cottura a vapore. Si tratta dell’ultimo trend in cucina, ideale per chi è attento alla linea e vuole preparare piatti salutari, senza rinunciare al gusto. Ecco le cose da sapere sul forno a vapore.

Cos’è il forno a vapore? 

Sul mercato ci sono due tipologie di forni a vapore: c’è l’elettrodomestico che utilizza esclusivamente questa modalità di cottura, particolarmente salutare, e poi c’è il forno combinato, cioè a funzione multipla, che permette di scegliere l’opzione di cottura desiderata (a vapore o tradizionale) oppure una combinazione di entrambe, a seconda della pietanza da preparare e del risultato finale che vogliamo ottenere. In ogni caso stiamo parlando di un forno da incasso.

Forno a vapore vs forno statico: differenze 

Il forno statico funziona per irraggiamento: il calore si propaga grazie grazie all'accensione delle resistenze del forno, situate in alto e in basso, senza che vi sia alcun movimento dell’aria. Si tratta della forma di cottura in forno più tradizionale, adottata non solo da tutti i modelli elettrici ma anche da tutti quelli a gas. Questo tipo di forno non assicura però una cottura omogenea e non è ideale per preparare più prodotti contemporaneamente, a differenza del forno a vapore, con cui è possibile cucinare più pietanze, senza mescolare i sapori e gli odori di ogni singola portata.

Forno a vapore vs forno ventilato: differenze

Il forno ventilato funziona per convezione: grazie al flusso d’aria prodotto dalla ventola il calore raggiunge ogni punto del forno in modo uniforme. La cottura risulta uniforme e necessita di una temperatura più bassa: per intenderci, 180° di forno statico equivalgono a 160° di forno ventilato. La modalità a vapore consente una cottura a temperature medio-basse, ma con un ‘minutaggio’ ridotto di circa il 20%, rispetto ad un forno tradizionale termoventilato.

Forno a vapore: quali ricette cucinare 

La cottura nel forno a vapore è indicata per tantissime pietanze. La carne e il pesce, ad esempio, che rimangono umidi e teneri all’interno, ma anche pane, pizza e torte, che con l’umidità raggiungono una lievitazione perfetta. Senza dimenticare le verdure, che con la cottura a vapore conservano sali minerali e nutrienti al loro interno. Il forno a vapore è inoltre ideale per scaldare piatti già pronti, senza indurirli, e per la cottura con il sottovuoto. Insomma, il ricettario è praticamente infinito!

Foto: @Miele

Forno a vapore: come funziona

Il forno a vapore dispone di un serbatoio, posizionato di solito lungo le pareti laterali, da riempire d’acqua prima dell’utilizzo. Una volta acceso l’elettrodomestico, l’acqua si scalda e poi il vapore è diffuso all’interno del vano grazie a una ventola. In alcuni modelli, invece, l’acqua viene prelevata direttamente dall’impianto idrico della cucina. Il forno a vapore permette in ogni caso di cucinare senza l'aggiunta di grassi e condimenti, dunque in modo sano e leggero.

Forno a vapore: prezzi 

Il costo di un forno a vapore varia molto a seconda delle caratteristiche dei vari modelli: può infatti superare i 5 mila euro, come nel caso del forno combinato Thermovent 7860 di Miele. Per i modelli più economici, come Electrolux EOB9S21WX InfiSpace (nella foto in alto), possono invece bastare poco più di mille euro.  

Foto apertura: @Elecrolux