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Semenzaio fai da te: cos'è e le regole per realizzarlo

Una risorsa importante per chi coltiva i propri ortaggi. Il semenzaio è un ambiente protetto in cui seminare e custodire le piantine da trapiantare nell'orto. Un modo per risparmiare e sapere esattamente cosa arriverà nel proprio piatto.

Una risorsa importante per chi coltiva i propri ortaggi. Il semenzaio è un ambiente protetto in cui seminare e custodire le piantine da trapiantare nell'orto. Un modo per risparmiare e sapere esattamente cosa arriverà nel proprio piatto.

Un ambiente protetto in cui seminare e custodire le piantine da trapiantare nel proprio orto. Il semenzaio fai da te è una risorsa importante per chi coltiva i propri ortaggi e le proprie verdure perché permette di far crescere le proprie piantine in autonomia con conseguente risparmio economico generale, un certo orgoglio per aver fatto tutto da sé e la sicurezza della qualità di quello che arriverà nel proprio piatto. Ma è possibile costruire un semenzaio tutto da soli? E come si fa? Ecco qualche dritta per creare il perfetto semenzaio.

Cos'è un semenzaio  

Che cos'è un semenzaio

Foto:  elenathewise/123RF

Prima di capire come è possibile realizzare questo ambiente protetto, perfetto per le piantine, è bene fare un passo indietro per spiegare esattamente che cos’è un semenzaio. In pratica il semenzaio è un vivaio (una sorta di piccola serra) delle sementi dove vengono piantati e coltivati i semini di tutti i tipi di piante. Può essere predisposto in una piccola porzione di terreno o in una cassetta o addirittura in un cassone con coperchio e riscaldato. E, soprattutto, i semenzai vengono realizzati in qualunque periodo dell’anno per aver pronte le piantine da “trasferire” poi nell’orto quando sarà tempo di metterla a dimora definitiva. 

Come realizzare un semenzaio

Se ti stai chiedendo come realizzare un semenzaio, eccoti qui qualche consiglio utile. Innanzitutto puoi scegliere tra due opzioni: 

  • realizzare un letto uniforme di terra dove seminare tutti i semi
  • usare vasi e vasetti in cui piantare (a distanza omogenea) i vari semi 

Nel primo caso è necessario livellare in modo uniforme il terreno per poi interrare ogni seme delimitando gli spazi tra ognuno con piccoli solchi. C’è anche la possibilità di spargere i semi senza tener conto delle distanze, ma quando le piantine saranno spuntate e saranno alte circa 6 cm dovranno essere, comunque, spostate e separate le une dalle altre. 

L’altra soluzione è quella dei piccoli vasetti. Si tratta di un metodo più pratico e di più facile gestione visto che ogni piantina germoglierà in uno spazio ben stabilito magari all’interno del suo contenitore in polistirolo per piantine. Dopo aver scelto quale tipologia di semenzaio realizzare, potrai cominciare a lavorare per predisporre la struttura direttamente nel terreno, in una cassetta acquistata in un negozio di giardinaggio o di bricolage, oppure, addirittura, cimentarti nella costruzione del cassone in legno e dell’eventuale copertura. 

Cosa ti serve 

A seconda di quale tipo di semenzaio deciderai di realizzare, avrai bisogno di strumenti e materiali diversi. Se sei pratico con il fai da te, o meglio con la falegnameria, puoi realizzare la struttura portante del tuo semenzaio in legno (o addirittura in metallo) e poi rivestire in materiale trasparente. La cosa importante è predisporre tutte le modalità più adatte alle aperture della teca e agli spazi per poter curare al meglio i semi e le neo piantine. 

In questo caso ti servirà del materiale da falegnameria, ovvero:

  • assi di legno
  • guide di ferro
  • copertura in vetro o plexiglass

Se invece preferite acquistare il semenzaio riscaldato, in commercio non c’è che l’imbarazzo della scelta e si va dalle soluzioni più semplici in legno a quelle coperte da telo. In questo caso, però, vi serviranno altri strumenti specifici:

  • termometro
  • fonte di calore (cavo o tappetino riscaldante)

Infine, nel caso del semenzaio con gli spazi divisori tra le piantine serviranno i vasetti dove collocare i semini. Qui, puoi sbizzarrirti con il riciclo: oltre al più comune polistirolo per piantine, si possono utilizzare:

  • rotoli di carta igienica
  • vasetti dello yogurt
  • contenitori delle uova
  • fondo di bottiglie di plastica

Come effettuare la semina 

come effettuare la semina

Foto:  Ilka Erika Szasz-Fabian/123RF

Una volta predisposto il terreno, potrai passare alla semina in semenzaio che, però, è diversa a seconda della specie di pianta. Innanzitutto occhio alla stagione, anche se esistono delle tabelle di semina ben definite, in linea di massima le prime verdure che dovrai interrare sono quelle primaverili (dalla lattuga alla cicoria) per poi proseguire con le crucifere e con i pomodori. I semi degli ortaggi autunnali, invece, vanno interrati tra giugno e luglio per poi essere trapiantati ad agosto. 
Un consiglio ulteriore è quello di mettere le etichette vicino ai semi per sapere cosa ne verrà fuori. 
Detto questo, ecco come effettuare la semina.

  • Per le specie a seme grande, il procedimento è più semplice: basta praticare un forellino di qualche centimetro nel terriccio e impiantare il seme. 
  • Per quanto riguarda gli ortaggi a seme piccolo, invece, il procedimento più adatto è la “seminiera”, ovvero spargere sul terriccio umido tanti semi da coprire poi con un sottile strato di terra. Una volta spuntate le piantine dovranno essere spostate in nuovi spazi di terriccio con il dovuto distanziamento. Con questo procedimento, detto di ripicchettatura normalmente le piantine si impiantano perfettamente.

>>Leggi anche: Come coltivare la lattuga sul balcone

Preparazione e cura del semenzaio  

Ma quali sono le cure che richiederà poi il semenzaio per riuscire a favorire la germogliazione della piantina e farla crescere bene? Le regole fondamentali sono poche ma importanti: si va dall’esposizione al sole, alla scelta del buon terriccio, fino a un’innaffiatura a doccia che non schiacci troppo le piante e al mantenimento di un’umidità e della temperatura ottimale. 

Esposizione solare: non sottovalutarla! 

Quando si tratta di semenzaio, un’attenzione particolare merita l’esposizione al sole. Ricorda che la luce migliore per fare crescere una pianta è proprio quella solare per questo, scegli sempre una posizione favorevole che permetta alle tue piantine di godere dei raggi del sole ogni volta che è possibile.

Se puoi, la tecnica migliore è addirittura quella di tenere il semenzaio all’aperto quando le temperature lo consentono e riportarlo al riparo a sera, oppure utilizzare il semenzaio coperto con la teca superiore in vetro (o in plexiglass) che farà filtrare le luce del sole “quasi come all’aperto”. Se invece preferisci la coltivazione al chiuso (a causa delle basse temperature) cerca di utilizzare la lampada giusta, magari temporizzando la sua accensione.

Terriccio, scegli quello giusto  

Non tutta la terra è adatta alla coltivazione delle piantine da orto. Per i substrati, quindi, il consiglio è scegliere un terriccio professionale per semine che è più fine di quello universale e più adatto anche ai semi piccoli. Se sei un po’ più pratico di coltivazione, imparerai presto a usare anche il compost da mescolare alla terra.

Di certo, una buona tecnica, è quella di miscelare terra di orto, sabbia silicea e torba bruna. I neofiti invece potranno puntare sui dischetti di torba già pronti, comodi e pratici. Si tratta di una soluzione decisamente meno economica, anche se più comoda. Chi coltiva sul balcone può sceglierla per non aver in giro sacchi di terriccio che sporcano.

Innaffiatura: attenzione ai ristagni 

Sembra semplice ma l’innaffiatura dei semi e delle piantine nel semenzaio richiede qualche precauzione. Le piantine, infatti, vanno annaffiate con l’annaffiatoio a doccia oppure addirittura con il nebulizzatore. Per quanto riguarda la frequenza, non è detto che debba essere quotidiana, perché nei periodi di maggiore umidità le piantine trovano giovamento anche dalla stessa umidità che producono. Importantissimo, come sempre, non annaffiare nelle ore calde, ma preferire le ore più fresche e evitare il ristagno d’acqua che porta i semi e i germogli ad ammuffire e marcire. 

>>Leggi anche: Come coltivare la cicoria sul balcone

Foto di apertura allexxandar © 123RF.com