Giardinaggio
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Piretro: tutto sull'insetticida naturale

Un insetticida naturale, alternativo ai pesticidi, in grado di proteggere le piante dai parassiti. Il piretro è una bella pianta decorativa dai cui fiori si ricava l'insetticida ammesso anche nell'agricoltura biologica. 

Un insetticida naturale, alternativo ai pesticidi, in grado di proteggere le piante dai parassiti. Il piretro è una bella pianta decorativa dai cui fiori si ricava l'insetticida ammesso anche nell'agricoltura biologica. 

Un repellente naturale dai tantissimi pregi, che tiene lontani gli insetti molesti e protegge le piante dall’infestazione di parassiti dannosi per la crescita di frutta e verdura. Il piretro, una bella piantina che somiglia molto alle margherite selvatiche, oltre a essere decorativa, è un insetticida naturale per piante che viene impiegato nell’agricoltura biologica perché degrada facilmente e non persiste su fiori e piante. 

Che cos’è il piretro 

Pianta perenne, diffusa in Europa, in particolare in Dalmazia (tanto che si parla di piretro della Dalmazia), il Tanacetum cinerarifolium, o anche chrysanthemum cinerarifolium appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è una pianta rustica, che si coltiva in giardino, in piena terra. Le piante producono ampi cespi, con radici che tendono ad allargarsi nel terreno.

Il nome piretro, però, è anche quello dell’insetticida naturale che si ricava dalla pianta. La sua proprietà insetticida è stata scoperta già nell’800 e da quel momento in poi, la pianta è stata coltivata in larga scala in molte zone dei Balcani proprio per essere utilizzata contro i parassiti delle piante come alternativa all'uso dei pesticidi. Oggi i più grandi coltivatori sono in Tanzania e in Ecuador. Sebbene sia un insetticida naturale e quindi ammesso in agricoltura biologica è, comunque, importante usarlo con cautela e nelle giuste dosi, altrimenti può causare danni anche gravi alle piante e all'intero ecosistema, visto che si tratta di  un antiparassitario naturale non selettivo e quindi tossico anche per altri esseri viventi.  

Come si ricava 

Il piretro insetticida si ricava dal Chrysanthemum cinerariifolium da cui viene estratta la piretina, che è il principio attivo dell’insetticida. I fiori del piretro naturale - i capolini, ovvero l’infiorescenza formata dall’insieme dei piccoli fiori - vengono essiccati e macinati per ottenere una polvere da diluire in acqua da irrorare poi sulle piante per combattere parassiti. La polvere di piretro sarebbe quindi una sostanza naturale, ma oggi gli insetticidi a base di piretro che si trovano in commercio sono il risultato del lavoro di laboratori chimici che sono comunque permessi nella coltivazione bio. Attenzione, però, perché esistono anche degli insetticidi realizzati con piretroidi sintetici che invece sono più tossici e non sono consentiti nel biologico.

È anche possibile creare l’insetticida naturale in totale autonomia, ma seguendo alcune importanti indicazioni per evitare l’inefficacia dell’insetticida o possibili sviluppi tossici del prodotto. La polvere fine dovrà essere diluita secondo le proporzioni di 25 g di macinatura in 1 litro di acqua. Quindi la soluzione che ne risulterà, dovrà essere miscelata e applicata sulle piante con un nebulizzatore. Grande attenzione va data alle proporzioni, in quanto una miscela dal pH basico decade velocemente e implica la minore efficacia dei principi attivi dell’insetticida. Inoltre, l’acqua usata per la preparazione della miscela deve essere alcalina con un valore del pH pari a 7. 

Dove comprarlo 

ll piretro liquido che si utilizza in giardino per le piante decorative, per il manto erboso o per l’orto si può acquistare in qualunque negozio di giardinaggio. In genere si compra una confezione da 100 ml (prezzo variabile da 12 al 16 euro) da diluire in acqua (circa 25 ml di prodotto per 10 litri d'acqua). Come insetticida contro zanzare (d'altra parte siamo sempre alla ricerca di metodi per proteggerci dalle punture di zanzare), esistono, invece, le lanterne che si trovano anche in rete e sono anche molto decorative. Il piretro – dietro consiglio del veterinario – può essere usato anche contro le pulci del cane è possibile utilizzare pipette, shampoo e lozioni spray.

Piretro: contro quali insetti è efficace 

Come utilizzare il piretro

ll piretro è utile e funzionale contro molti insetti ma non tutti. Di sicuro tiene lontani (ed elimina) tra gli altri:

  • afidi
  • altica
  • cavolaia
  • cicaline
  • larve di cimici, coleotteri, dorifora, lepidotteri
  • metcalfa
  • miridi
  • mosca mediterranea della frutta
  • piralide
  • tentredini
  • tignole
  • tingidi
  • tipula
  • tripidi

Il piretro, invece, non agisce su acari, insetti terricoli e frutticoli né all’interno di foglie accartocciate. Si tratta comunque generalmente di un rimedio disinfestante che non serve a prevenire l’infestazione ma ad eliminare i focolai. In pratica, il piretro paralizza i centri respiratori e nervosi di tutti gli insetti agendo per contatto, per questo è necessario bagnare la vegetazione, sopra e sotto le foglie, per irrorare le popolazioni di insetti nocivi.

Quando applicarlo e con quanta frequenza 

Il piretro può essere usato su tutte le piante d’appartamento, da balcone e terrazzo, da giardino, da orto e del frutteto, a patto che venga utilizzato all’aperto per evitare tossicità al chiuso. I prodotti in flacone sono pronti all’uso, mentre ci sono anche quelli da miscelare. Importante è non somministrare mai il piretro durante la fioritura dei fruttiferi, per evitare di intossicae gli insetti impollinatori.

Inoltre, per funzionare bene, l’irrorazione va eseguita nel tardo pomeriggio, poiché l’efficacia diminuisce oltre i 25 °C. I trattamenti vanno ripetuti ogni 3-5 giorni fino a scomparsa dei parassiti. Altro avvertimento importante è quello di non miscelare mai il piretro con il rame (basico).

Vantaggi e controindicazioni del piretro

Naturale e poco tossico, il piretro è sicuramente un prodotto indicato come insetticida vegetale. Purtroppo, però, non è del tutto innocuo, visto che può essere tossico anche per gli insetti utili e per i pesci (mai usarlo vicino a corsi d’acqua o laghetti!). Inoltre, per non danneggiare “insetti utili” e impollinatori, come le api, va evitato il trattamento durante la fioritura delle piante.

Detto questo, visto che degrada alla luce solare in 2-3 giorni, è una sostanza poco persistente, caratteristica che può ridurne l’azione letale ma che è anche un grande vantaggio se usato nell’orto o nel giardino anche poco prima del raccolto. In giardino invece il vantaggio del suo rapido decadimento è di non lasciar residui tossici che potrebbero nuocere a chi vive lo spazio verde.
 

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