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Standing desk: benefici e svantaggi della scrivania per lavorare in piedi

Alleggerisce i danni causati dalla sedentarietà, ma non è adatta a tutti. Ecco le cose da sapere prima di procedere all'acquisto di uno standing desk.

Alleggerisce i danni causati dalla sedentarietà, ma non è adatta a tutti. Ecco le cose da sapere prima di procedere all'acquisto di uno standing desk.

La migliore postazione di lavoro? Una bella e ampia scrivania, accompagnata da una comoda sedia da ufficio ergonomica, dotata di ruote, reclinabile e regolabile in altezza. Risposta classica che ci sta, per carità. Sono sempre di più le persone, però, che come postazione prediligono uno standing desk. Ecco le cose da sapere su questa soluzione ‘alternativa’, che sta diventando di tendenza anche in Italia.

Che cos’è uno standing desk? 

Come suggerisce il nome, lo standing desk è una scrivania più alta del normale, che permette di lavorare al computer stando in piedi. Può essere sia una scrivania regolabile che una classica, a cui viene aggiunto un supporto, regolabile o meno. In un periodo storico in cui si combatte la sedentarietà, lo stending desk può essere un ottimo modo per contrastare l'immobilismo da ufficio, anche in caso di smart working.

I benefici di uno standing desk 

Le differenze con la scrivania tradizionale sono rappresentate soprattutto dai suoi benefici: variare tra una posizione seduta e una in piedi fa bene a livello fisico, alleggerendo i danni causati dalla sedentarietà, riducendo i problemi a cervicale e muscoli, nonché il rischio di obesità. Non solo: come rilevato da alcuni studi, lavorare in piedi aiuta anche la creatività e la produttività.

Gli svantaggi di uno standing desk 

Con lo standing desk c’è il rischio di esagerare, ovvero di stare troppo in piedi, affaticando eccessivamente schiena e gambe. In ufficio, inoltre, chi lavora a uno standing desk tende a isolarsi dai colleghi, che si trovano etteralmente a un altro livello. Inoltre lo standing desk è ideale per chi si può permettere di lavorare con un abbigliamento sportivo, ma non adatto a chi sul posto a chi (per scelta o obbligo) si veste in modo più formale.

Come progettare uno standing desk 

Costruire uno standing desk è davvero semplice. Partendo da una scrivania classica si può realizzare una postazione di lavoro rialzata appoggiando un piano su uno scatolone, su un comodino, su un elemento di un mobile componibile, etc. Come evidenziano le immagini di standing desk che si possono trovare sul web, bisogna tenere a mente una semplice cosa: il monitor si deve trovare all’altezza degli occhi.

Fisso o regolabile: qual è il migliore standing desk? 

Sarebbe ideale poter lavorare sia da seduti che in piedi, alternando le due posizioni. Per cui, no a una scrivania semplicemente più alta, sì allo standing desk regolabile.

Come convertire la scrivania in standing desk 

Foto: @Fully

Così come è possibile acquistare uno standing desk o crearlo dal nulla, allo stesso modo è davvero facile convertire una scrivania classica in uno standing desk: basta un rialzo regolabile (in inglese tabletop workstation), come Cora di Fully.

Lo standing desk Ikea 

Foto: @Ikea

Nel catalogo Ikea ci sono tre standing desk: Skarsta (da 199 euro, qui sopra), Bekant (da 399 euro, foto in alto) e Idasen (da 459 euro), realizzati con materiali diversi ma in ogni caso davvero semplici da regolare in altezza. 

Foto apertura: @Ikea