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Come riconoscere i vari tipi di case rurali

Prima di decidere di acquistare e di andare a vivere in un rustico di campagna, potrebbe esserti utile conoscere le principali tipologie di edilizia rurale.

Prima di decidere di acquistare e di andare a vivere in un rustico di campagna, potrebbe esserti utile conoscere le principali tipologie di edilizia rurale.

Imparare a distinguere quali sono le diverse strutture di edilizia rurale e le loro principali caratteristiche costruttive potrebbe tornarti utile nel caso decidessi di comprare un rustico e ristrutturarlo per avviare un’attività di agriturismo o per adibirla a casa-vacanza o semplicemente per andarci a vivere.

Innanzitutto esistono due grandi gruppi di case rurali e cioè le dimore unitarie e quelle complesse, a seconda che il rustico sia separato dall’abitazione vera e propria oppure sia compreso sotto lo stesso tetto

Le dimore unitarie, tipiche delle zone montane e collinari, vedono la sovrapposizione della dimora al rustico: in passato cioè il piano terra era adibito a stalla e pollaio, il secondo piano ad abitazione vera e propria e il sottotetto a fienile.

L’esempio tipico di dimora unitaria è la casa italica, specifica dell’Appennino settentrionale, costituita in muratura e disposta su due piani su pianta rettangolare e con tetto a due spioventi.

Un altro modello di dimora unitaria è la casa di pendio tipica delle aree montane e pedemontane e caratterizzata dalla presenza, al suo fianco, di una costruzione aggiuntiva a due piani adibita a fienile o deposito.

Le dimore complesse prevedono invece la compresenza di due edifici con funzioni diverse: l’abitazione è realizzata su due piani con cucina e deposito al piano terra e le camere da letto al primo piano a cui si accede da scala esterna; mentre il rustico, anch’esso a due piani, comprende al piano terra la stalla e il fienile al piano superiore.

Questa tipologia di edilizia rurale è diffusa soprattutto nella pianura piemontese e lombarda dove l’esempio più tipico è quello della cosiddetta cascina a corte chiusa costituita dall’abitazione padronale, dalle case dei salariati, dalle stalle e dai fienili: oggi queste tipologie abitative vengono spesso trasformate per ospitare ristoranti e agriturismi.

Altre dimore contadine sono le case a mezzadria, tipiche dell’Italia centrale, che vedono le abitazioni ai piani superiori e le stalle, le cantine e i magazzini a quello inferiore.

Caratteristiche invece del Mezzogiorno sono le masserie caratterizzate da abitazioni e rustici che si affacciano su un grande cortile chiuso da un muro.

Foto © Oleg Znamenskiy - Fotolia.com

Tipsby Dea

Dimora a torre

La casa italica deriva dalla dimora a torre, tipica degli ultimi secoli del Medioevo, con pianta quadrata e un’altezza che poteva arrivare anche a dieci metri.