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In Antartide i pinguini scompaiono a grande velocità

I pinguini stanno scomparendo dall'Antartide. A Palmer Station sono l'85% in meno: in 40 anni la popolazione è passata da 9 mila a circa 1.200 esemplari.  

I pinguini stanno scomparendo dall'Antartide. A Palmer Station sono l'85% in meno: in 40 anni la popolazione è passata da 9 mila a circa 1.200 esemplari.  

I pinguini stanno scomparendo dall'Antartide a una velocità e una quantità impressionanti e la situazione è destinata a peggiorare. Lo dimostra un reportage della Cbs News secondo cui, rispetto a 40 anni fa, a Palmer Station, avamposto di una quarantina di scienziati e geologi americani in Antartide dagli anni Sessanta, i pinguini sono passati da circa 9.000 a meno di 1.200 esemplari, cioè circa l'85% in meno, a causa dei cambiamenti climatici.

I mari ghiacciati, necessari alla sopravvivenza di questi animali continuano a retrocedere e come se non bastasse, di recente il ghiacciaio che si stagliava su quest'area dell'Antartide si è diviso in due per l’innalzamento delle temperature: una parte si è sciolta completamente creando un'isola che prima non esisteva.

Nel 2010 infatti un colossale iceberg, delle dimensioni della Valle d'Aosta, ha causato la quasi totale estinzione di una colonia di pinguini di Adelia, la specie più diffusa in Antartide.

L’iceberg di 2900 km quadrati è rimasto intrappolato nella baia bloccando l'accesso al mare dei pinguini: l'iceberg B09B, così soprannominato, si è posizionato nella Commonwealth Bay e, dei 160 mila esemplari che costituivano la popolazione totale di Cape Denison, ne sono rimasti 10 mila.

La colonia di pinguini è stata decimata perché gli animali, per sopravvivere e per procurarsi il cibo, sono stati costretti a lunghi viaggi di circa 60 km: una tale fatica ha avuto effetti devastanti sull’intera popolazione.

Poiché i pinguini non migrano, sono destinati a rimanere bloccati in quell’area: la maggior parte di loro sta morendo e quelli che riescono a sopravvivere sono in grave difficoltà.

Non c’è neppure speranza che una prossima generazione colonizzi un’altra area perché i pinguini di Adelia ritornano alla colonia in cui sono nati, tentano di ritrovare sempre lo stesso compagno e il nido e non si discostano da questo stile di vita.

La situazione in quest’area antartica cambia di continuo e lo scioglimento dei ghiacci a seguito del riscaldamento climatico terrestre continua a peggiorare.

In un recente studio, guidato da Gemma Clucas e dagli scienziati delle Università di Southampton e Oxford e della Woods Hole Oceanographic Institution, sono stati raccolti i campioni di sangue di 537 pinguini appartenenti a tre diverse specie, ovvero il pinguino di Adelia, il pinguino papua e il pinguino dal collare dell'Antartide (pinguino antartico), in varie colonie sparse per la Penisola antartica.

Gli autori dello studio, pubblicato su Nature Scientific, hanno constatato che i pinguini di Adelia e i pinguini dal collare dell'Antartide stanno diminuendo rapidamente mentre i pinguini papua, non solo hanno popolazioni stabili, ma anzi si stanno addirittura espandendo verso siti di nidificazione sempre più a sud.

Foto Framepool