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Coronavirus: dopo dieci anni due panda giganti si accoppiano

Finalmente rimasti soli, a seguito dell’emergenza coronavirus, due panda giganti dell’Ocean Park di Hong Kong si sono accoppiati. 

Finalmente rimasti soli, a seguito dell’emergenza coronavirus, due panda giganti dell’Ocean Park di Hong Kong si sono accoppiati. 

Erano almeno dieci anni che gli operatori dell’Ocean Park di Hong Kong cercavano di far accoppiare Ying Ying e Le Le, ma ogni tentativo era fallito.

C’è voluta l’emergenza coronavirus per concedere ai due panda giganti quella privacy di cui avevano bisogno.

I due panda giganti, ospiti del giardino zoologico di Ocean Park di Hong Kong si sono finalmente uniti e ora si spera in una gravidanza, anche se si dovrà aspettare giugno per saperlo.

La storia dei due panda giganti

Ying Ying e Le Le sono una femmina e un maschio di panda di 14 anni, arrivati allo zoo di Hong Kong nel 2007.

Fin da subito si era cercato di di favorire la loro unione ma senza successo: si è tentato anche con l'inseminazione artificiale, ma Ying Ying non è mai riuscita a portare a termine la gravidanza.

La svolta è arrivata a fine gennaio, quando lo zoo ha chiuso i propri cancelli al pubblico a seguito della diffusione del Covid-19.

L'improvvisa tranquillità ritrovata e l'assenza di visitatori, che ogni giorno li osservavano e fotografavano, ha spinto i due panda a rilassarsi e accoppiarsi, lontano da sguardi indiscreti.

Specie a basso tasso natalità

La gestazione dei panda giganti dura dai 72 ai 324 giorni e la stagione dell'accoppiamento va da marzo a maggio.

I panda giganti sono considerati una delle specie di mammiferi a maggiore rischio estinzione, infatti sono inseriti nella lista rossa dello Iucn come specie "vulnerabile".

Si calcola che in natura esistano attualmente non più di 1600-1800 esemplari: la loro sopravvivenza è minacciata dal basso tasso di natalità, oltre che dalla distruzione del loro habitat naturale.

Cuccioli a giugno?

L’accoppiamento dei due panda giganti dello zoo di Hong Kong è una buona notizia perché indica che gli sforzi compiuti nella conservazione della specie stanno dando i loro frutti.

Solo a giugno si potrà capire se Ying Ying è rimasta effettivamente incinta: la nascita di un cucciolo rappresenterebbe anche una fortuna insperata per l'Ocean Park che già si trovava in difficoltà economiche prima di essere costretto a chiudere a causa dell’emergenza per Covid-19.