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Ratto domestico: prezzo, colori, malattie, alimentazione e curiosità

Il ratto domestico, noto anche come fancy rat, viene sempre più venduto come animale d’affezione: scopri tutto quello che c'è da sapere sul topo da compagnia. 

Il ratto domestico, noto anche come fancy rat, viene sempre più venduto come animale d’affezione: scopri tutto quello che c'è da sapere sul topo da compagnia. 

Secondo il sentire comune ratti e topi sono considerati animali sporchi in grado di trasmettere malattie anche pericolose, ma molte persone ignorano che questa specie animale sta entrando di diritto nel vasto gruppo degli animali domestici, al pari di criceti, porcellini d’India e conigli. I ratti da compagnia o fancy rat, sono animali socievoli e intelligenti che, se allevati nella maniera più corretta e opportuna, sono in grado di regalare affetto e compagnia.


Le specie principali di ratto domestico:

Non esiste un'unica specie di ratto domestico, ve ne sono diverse tipologie e tutti ugualmente addomesticabili. La specie più diffusa e conosciuta è certamente quella del topo comune, caratterizzato da orecchie dritte, corpo largo e arrotondato, baffi lunghi e lisci e una colorazione che varia dal bianco al nero. Altre specie di ratto domestico sono il topo Dumbo, così chiamato per le grandi e larghe orecchie; il topo Rex, dotato di un pelo molto folto; il topo Manx, che è piuttosto piccolino e il Topo hairless o Sphynx, caratterizzato da assenza di pelo.


I colori del ratto domestico

Come già detto, non esiste un unico tipo di ratto domestico ma diverse varietà: non è pertanto corretto parlare di razze ma di varietà che vengono classificate in base al colore. Si va dunque dal topo bianco perché affetto da albinismo al topo Beige caratterizzato da manto biancastro, dal topo Blue con un colore simile all’ardesia; non mancano neanche il topo Silver, il topo Champagne e quello Nero, passando per la varietà Agouti che è marrone.


Quanto costa un ratto domestico?

Il prezzo di un topo da compagnia varia in base alle tipologie: si può andare da un paio di euro del topo comune fino a una ventina di euro del topo Dumbo o Rex. La cosa più importante da fare, quando si desidera acquistare un ratto domestico, è rivolgersi a centri specializzati e informarsi il più possibile consultando il veterinario.
 

Le principali malattie del ratto domestico 

I ratti domestici possono essere colpiti da malattie e diffondere le stesse patologie di cui sono vettori anche i ratti selvatici. Tuttavia le diverse condizioni di vita, in particolare il fatto di vivere al chiuso bevendo acqua potabile, fa sì che i ratti da compagnia siano meno esposti a batteri come salmonellosi o la Pseudomonas aeruginosa e siano meno soggetti a blatte e pulci.

Il ratto domestico starnutisce: che fare?

Gli starnuti possono capitare e non sempre sono sintomo di un'infezione. Tuttavia, se il ratto starnutisce, non è proprio una cosa normale e occorre prestare attenzione. Può capitare infatti che un ratto che dimostra problemi respiratori come gli starnuti sia affetto da Mycoplasmosi, un batterio che si diffonde facilmente e che risulta molto contagioso e pericoloso se sottovalutato: una visita veterinaria può dissipare qualsiasi dubbio e aiutare a mettere in sicurezza l'animale.

Foto: Vitalii Tiahunov - 123.RF

L’alimentazione del ratto domestico

Il topo domestico rosicchia e mangia praticamente di tutto dai fili elettrici ai tappeti, dalle piante alla carta. I consigli di alimentazione da seguire sono quelli che riguardano ogni animale onnivoro e quindi è bene fornire una dieta varia ed equilibrata: semi di girasole, carne, formaggio, noci, frutta e verdura fresca come sedano, carote e zucchine non devono mai mancare, oltre ad acqua sempre fresca e pulita.

Il ratto domestico puzza?

Purtroppo, se non si seguono alcuni accorgimenti in merito all'igiene e alla pulizia della gabbia, è possibile che il ratto domestico prenda un odore sgradevole. Innanzitutto è bene curare al meglio l'alimentazione del ratto perché una dieta squilibrata porta ad un cattivo odore di urine e feci e a una maggiore untuosità del mantello. In secondo luogo la lettiera va sempre cambiata e periodicamente la gabbia, sbarre comprese, va pulita con panno umido imbevuto di aceto o di alcol.

Foto apertura:Evgeniya Tiplyashina - 123.RF