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Cani addestrati per individuare malati Covid-19

Otre a test, tamponi e analisi sierologiche si potrebbe contare sul fiuto di cani addestrati per individuare i malati di Covid-19.
 

Otre a test, tamponi e analisi sierologiche si potrebbe contare sul fiuto di cani addestrati per individuare i malati di Covid-19.
 

Grazie al loro potente fiuto sono in grado di scoprire malattie come il diabete, il Parkinson e persino il cancro, ma pare che i cani siano anche in grado di fiutare il virus del Covid-19 più velocemente dei test.

Coronavirus: cosa riescono a fiutare i cani

Poiché le malattie respiratorie modificano l’odore del corpo, si presume che ciò possa accadere anche con il Covid-19.

Di per sé il coronavirus non ha odore, ma l’infezione causa nel corpo umano dei cambiamenti metabolici che a loro volta determinano il rilascio di un particolare tipo di sudore che è proprio ciò che il cane fiuterebbe.

Lo sostengono sempre più studiosi, dai ricercatori che stanno effettuando una serie di test in Inghilterra a quelli che stanno educando i cani in centri di addestramento in Iran e in Cile.

Cani anti-Covid 19: gli studi inglesi

Dopo aver svolto uno studio sull’olfatto canino, i ricercatori del London School of Hygiene and Tropical Medicine, del Medical Detection Dogs e della Durham University hanno iniziato ad addestrare in modo intensivo i cani in modo tale da essere pronti in sei settimane a individuare il virus.

Cani anti-Covid 19: gli studi iraniani

Nelle scorse settimane in Iran è stato aperto un centro di addestramento cinofilo, sostenuto dall’esercito della Repubblica islamica.

Poiché non si sa quale razza canina abbia il fiuto migliore per individuare il coronavirus, vengono addestrati diverse razze come pastore tedesco, labrador, golden retriever e border collie.

Cani anti-Covid 19: gli studi cileni

In Cile è iniziato un programma di addestramento dei cani della polizia cilena, in collaborazione con gli specialisti dell'Universidad Catolica de Chile.

I cani del programma, tre golden retriever e un labrador con un'età compresa tra i quattro e i cinque anni, in passato erano impiegati per scovare esplosivi, sostanze illegali o per ritrovare persone scomparse.

Ora i cani sono stati riprogrammati per identificare la possibile presenza del virus, annusando campioni di sudore prelevati da individui infettati da Covid-19.