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Tutto sui pappataci: come riconoscerli e quando sono pericolosi

I pappataci sono insetti simili alle zanzare che risultano responsabili della trasmissione di malattie di una certa gravità, come la leishmaniosi.
 

I pappataci sono insetti simili alle zanzare che risultano responsabili della trasmissione di malattie di una certa gravità, come la leishmaniosi.
 

I pappataci o flebotomi sono insetti molto comuni che, attraverso la loro puntura, possono veicolare malattie che comportano gravi rischi per la salute sia di uomini che di animali.

Chi sono i pappataci? 

Chi sono i pappataci

Foto: James Gathany/wikipedia

Il Phlebotomus papatasi Scopoli, più comunemente conosciuto come pappataci o flebotomo, è un insetto della famiglia degli Psicodidi piuttosto diffuso nell'area mediterranea.

Caratteristiche dei pappataci 

Simile a una zanzara di dimensioni più piccole, il pappataci misura circa 1,5-3 millimetri. I flebotomi sono insetti che amano il clima caldo, meglio se umido, infatti sono diffusi soprattutto nelle zone costiere.

Aspetto 

Di colore giallognolo e con il corpo ricoperto di una fine peluria, il flebotomo ha grandi occhi neri e ali pelose di forma lanceolata.

Comportamento dei pappataci 

I flebotomi sono insetti prevalentemente notturni che durante il giorno preferiscono rimanere al riparo in zone buie e umide. Di notte i maschi escono per nutrirsi di linfa e sostanze zuccherine emesse dalle piante, mentre le femmine si nutrono di sangue, umano o animale, per trovare le proteine necessarie a completare il loro ciclo vitale e deporre uova fertili.

Pappataci e zanzare: analogie e differenze

Molto più piccoli delle zanzare, i pappataci volano senza emettere alcun ronzìo quindi è piuttosto difficile percepire il loro arrivo. Sia le zanzare che i pappataci fanno parte dell’ordine dei Ditteri, ovvero sono insetti dotati di un doppio paio di ali inoltre entrambe sono specie ematofaghe, cioè in grado di nutrirsi di sangue.

Pappataci e animali 

Poiché le femmine dei pappataci si nutrono di sangue, ogni animale rappresenta una preda perfetta: gli animali più soggetti alle punture di flebotomi sono i cani, i gatti, roditori e in generale tutti i mammiferi. I morsi dei pappataci possono veicolare diversi parassiti, batteri e virus che sono responsabili di malattie infettive, talvolta anche molto gravi come la leishmaniosi, sia negli esseri umani che negli animali.

Pappataci e leishmaniosi

La leishmaniosi è una zoonosi causata da protozoi che può manifestarsi in differenti forme cliniche (cutanea, viscerale e muco cutanea). Se non viene adeguatamente trattata, la forma di leishmaniosi più grave, cioè quella viscerale, può anche portare alla morte del soggetto.

Pappataci e umani 

Le punture sull'uomo del pappataci possono trasmettere anche altre malattie infettive causate da arbovirus come la febbre da pappataci, ma anche meningiti, encefaliti e meningoencefaliti dovute al virus Toscana.

La puntura dei pappataci: come riconoscerla, come curarla e quando è pericolosa 

I morsi di pappataci provocano sulla pelle dei pomfi, spesso arrossati, dolenti e pruriginosi. Il prurito e l’arrossamento sono dovuti al fatto che nella saliva dei flebotomi è presente una sostanza anticoagulante che induce l’organismo del soggetto colpito ad attivare il sistema immunitario, rilasciando istamina. Le punture sull'uomo del pappataci possono essere curate con pomate lenitive a base di antistaminico e possono essere prevenute utilizzando prodotti repellenti. Di solito le punture di pappataci scompaiono dopo pochi giorni: qualora dovessero comparire sintomi come febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari occorre consultare il medico. 

Foto apertura: Igor Daniel-123RF