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Vaccino gatto: tutto quello che devi sapere

Dal vaccino trivalente a quello contro la FELV. Guida ai vaccini consigliati nel gatto.

Dal vaccino trivalente a quello contro la FELV. Guida ai vaccini consigliati nel gatto.

Vaccinare il gatto è una tra le prime cose da fare quando si porta a casa un cucciolo. Il primo vaccino al gatto, così come i successivi richiami, consentono di evitare malattie potenzialmente molto pericolose anche da adulto. La vaccinazione del gatto non è obbligatoria e si tratta sempre di una scelta personale del proprietario del cucciolo.

Perché vaccinare Micio

Come dicevamo, il vaccino per il gatto non è obbligatorio. Tuttavia, è fortemente consigliato proprio per proteggere il cucciolo da eventuali patologie che potrebbero manifestarsi in forme anche molto gravi. Una di queste è la FELV, ovvero la leucemia del gatto.

La FELV, a differenza della FIV, oggi può essere evitata grazie a una corretta profilassi vaccinale. Ma non è l’unica patologia che può mettere a rischio la vita del gatto qualora non sia vaccinato. Vediamo di seguito tutto quello che dovresti sapere sul vaccino gatto.

Quando il primo vaccino

Il primo vaccino viene di solito fatto dopo l’ottava settimana di vita, quando il gatto ha più o meno due mesi. Seppur nelle prime settimane di vita sembrino dei piccoli batuffoli di pelo indifesi, in realtà sono coperti dagli anticorpi trasmessi dalla loro mamma.

L’immunità ovviamente non è eterna. Ecco perché dopo l’ottava settimana è fortemente consigliato iniziare con i vaccini più comuni, come per esempio quello contro la gastroenterite virale o l’influenza felina.

Quanti vaccini devono fare i gatti: vaccino trivalente

Una corretta profilassi vaccinale prevede diverse tipologie di immunizzazioni per il gatto. Il vaccino trivalente è il primo che viene proposto dai veterinari, poiché in grado di proteggere Micio da tre virus molto pericolosi: l’herpesvirus felino (FCV), il calicivirus felino e il parvovirus felino.

Queste tre malattie possono portare a gravi danni allo stato di salute del gatto. Quindi, anche se non obbligatorio, il vaccino trivalente effettuato a circa due mesi di età resta fortemente consigliato.

Vaccino contro la rinotracheite

L’herpesvirus felino, anche noto con l’acronimo di FCV, è la causa scatenante della rinotracheite nel gatto. Questa malattia causa nell’animale delle gravi infezioni alle vie respiratorie, che possono portare il cucciolo a difficoltà di respirazione, tosse e congiuntivite.

In genere, i sintomi prevedono delle abbondanti secrezioni da naso e bocca, al quale va ad aggiungersi uno stato depressivo generale del gatto.

Vaccino contro la calicivirosi

Il calicivirus felino è responsabile della calicivirosi, una patologia che causa problemi alle vie respiratorie alte e ai polmoni. I sintomi prevedono febbre, stato depressivo, secrezioni dal naso e ulcere su bocca e naso.

Per la calicivirosi non esistono delle cure specifiche, anche se il veterinario può prescrivere dei medicinali per alleviare i sintomi ed evitare peggioramenti. Inoltre, si tratta di un virus molto persistente che il gatto difficilmente riesce a debellare.

Vaccino contro la gastroenterite virale

La gastroenterite virale felina è causata dal parvovirus. Questa patologia provoca vomito, diarrea, emorragie intestinali e anoressia. I sintomi molto spesso sono anche accompagnati da febbre.

La malattia, anche nota come FPV o panleucopenia felina, se non trattata correttamente può portare perfino al decesso dell’animale.

I vaccini non obbligatori

Oltre al vaccino trivalente nel gatto esistono altre vaccinazioni non obbligatorie. Sarà il veterinario a valutare la situazione specifica e consigliare la corretta profilassi.

Vaccino contro la FELV (leucemia felina)

Il vaccino contro la FELV consente al gatto di essere immune dalla cosiddetta leucemia felina. A questa patologia sono soggetti soprattutto gli esemplari che tendono a uscire e a incontrare altri gatti, poiché si trasmette tramite fluidi corporei (es. secrezioni nasali o saliva) e i morsi.

La FELV causa immunodepressione e porta a sintomi quali anemie e neoplasie. Data la potenziale gravità della patologia, il vaccino contro la FELV è fortemente raccomandato.

Vaccino contro la FIP (peritonite infettiva felina)

La FIP, ovvero la peritonite infettiva nel gatto, è causata da un coronavirus felino. In genere, tale virus non porta a grandi problemi nel gatto e tende a guarire spontaneamente. Tuttavia, esistono alcuni casi in cui il virus subisce una mutazione all’interno dell’organismo causando la FIP, una malattia in grado di danneggiare gli altri organi interni e portare il gatto al decesso.

Il vaccino è fortemente consigliato per tutti quei gatti che escono all’esterno e che hanno potenziali contatti con altri esemplari della stessa specie.

Vaccino contro la rabbia

La vaccinazione antirabica nel gatto viene effettuata a partire dai tre mesi di vita e dura 11 mesi.

Anch’esso è un vaccino non obbligatorio, a meno che non si debba portare con sé il gatto in qualche paese estero oppure in zone dove richiesta per motivi sanitari.

Quanto costa la vaccinazione dei gatti

Il costo del vaccino per il gatto dipende molto dai prezzi applicati dalla clinica veterinaria di fiducia. In linea generale si parte da un minimo di 20 euro, arrivando anche a 60 euro in base alla profilassi somministrata. A questo, almeno la prima volta, deve essere aggiunto il costo della visita veterinaria.

Come sta il gatto dopo il vaccino

Dopo il vaccino, Micio potrebbe essere un po’ mogio e tendere a dormire di più del normale. Ad ogni modo, la maggior parte dei gattini reagisce benissimo alle vaccinazioni, anche se qualcuno potrebbe manifestare un leggero rossore e / o gonfiore sulla zona dove è stata effettuata la puntura. Potrebbe esserci anche una momentanea perdita dell’appetito, ma nulla di preoccupante.

Ovviamente, qualora i sintomi dovessero persistere per più di 24 ore è sempre bene un confronto con il veterinario di fiducia.

Effetti collaterali

Una piccolissima percentuale di esemplari può manifestare reazioni avverse al vaccino. Tra gli effetti collaterali nei gatti allergici ai principi attivi troviamo lo svenimento, il collasso e il rigonfiamento del musetto.

Effetti collaterali abbastanza comuni nel vaccino del gatto sono febbre, inappetenza e indolenzimento. Tali sintomi tendono a sparire molto velocemente.

Alcune vaccinazioni possono provocare dei sarcomi ossei. Tali sarcomi colpiscono per lo più i gatti adulti e comportano lo sviluppo della malattia nel punto di somministrazione del vaccino. È bene specificare che non tutti i gatti sviluppano degli osseo-sarcomi dovuti al vaccino. Più comunemente si tratta di granulomi che spariscono nel giro di qualche giorno.

I gatti che maggiormente sviluppano tale effetto collaterale sono gli esemplari FeIV negativi. Sarà quindi il veterinario a effettuare tutti i dovuti accertamenti prima di decidere la corretta profilassi su misura per lo stato di salute generale del gatto.

Foto di copertina: marysmn - 123rf