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Come spostarsi con un gatto

La maggior parte dei gatti non ama lasciare la sua casa e il suo ambiente per nessun motivo e anche viaggiare non li entusiasma come i cani. L'idea di un trasloco o di un trasferimento anche solo per una breve vacanza non li entusiasma. Come fare per portarli lo stesso con noi senza stressarli troppo? Ve lo spieghiamo in questa guida.

La maggior parte dei gatti non ama lasciare la sua casa e il suo ambiente per nessun motivo e anche viaggiare non li entusiasma come i cani. L'idea di un trasloco o di un trasferimento anche solo per una breve vacanza non li entusiasma. Come fare per portarli lo stesso con noi senza stressarli troppo? Ve lo spieghiamo in questa guida.

I gatti non amano i cambiamenti nel loro ambiente e nel loro stile di vita. Figuriamoci se possono accettare un cambio di residenza, magari anche solo temporaneo come quello necessario per una vacanza.

Questo è uno dei motivi per cui, se potessero parlare, ci implorerebbero di non trascinarli via. Ma non ne hanno bisogno: molti gatti sanno rendere benissimo l’idea e, quando cominciano a sentire aria di trasloco o a vedere scatoloni e valigie in giro, si rendono irreperibili. Ad alcuni basta semplicemente vedere il trasportino per darsi alla macchia o accusare comunque segni di stress e malessere.

I gatti, infatti, sono fortemente legati al loro territorio e al di fuori di esso si sentono molto vulnerabili. Il fatto, poi, di non avere controllo su ciò che sta accadendo e di non aver deciso loro viaggio e meta ma il padrone, contribuisce a rendergli la cosa, se possibile, ancora più insopportabile.

Se può consolare anche il semplice trasloco da un amico o in una pensione ha lo stesso effetto di un lungo viaggio, con l’aggravante che all’arrivo a destinazione non sarà più con voi che lo amate e rispettate le sue abitudini. L’ideale, quindi, sarebbe lasciarlo nella sua casa con qualcuno che va regolarmente ad accudirlo. Ma anche in questo caso non è detto che il vostro amico non si senta defraudato dei suoi affetti e dei suoi ritmi a cui tiene tanto.

Quindi, a meno che non si tratti di uno spostamento effettivamente molto stressante o complicato per un gatto, meglio portarlo con sé. Anche perché

Si può fare molto per ridurre lo stress da viaggio e trasloco nel gatto: abituatelo fin da piccolo

I gatti abituati a viaggi e cambi di residenza frequenti con i loro proprietari mostrano sicuramente meno segni di panico o tendenza alla fuga quando capiscono che devono partire o si trovano in un nuovo ambiente.

  • Ciò significa che bisogna abituarlo ad entrare nel trasportino, perché l'inizio di qualunque trasloco con gatto al seguito, che sia definitivo o temporaneo, passa per forza da qui, indipendentemente dal mezzo di trasporto scelto.
  • I “traslochi” dal veterinario, però, non contano anche se numerosi. Se il gatto associa il medico a un’esperienza negativa, come probabile, di sicuro vedere trasportino e movimenti “da partenza” gli farà subito temere qualcosa di negativo per lui.
  • Portatelo in giro con voi anche senza uno scopo preciso, seguendo la solita procedura: trasportino, viaggio in macchina (ma anche in treno o con altro mezzo visto che le regole di trasporto non sono uguali per tutti e potrebbe capitarvi di dover lasciare il suo trasportino in una stiva o in un luogo diverso dal vostro), arrivo in un nuovo ambiente, al parco ad esempio, o a casa di un amico compiacente.

Evitate viaggi traumatici

Il modo migliore per non avere gatti che si stressano alla sola idea di partire è non fargli provare l’esperienza di un viaggio negativo. Quindi:

  • Non dategli da mangiare nelle quattro o cinque ore antecedenti la partenza per evitare per evitare che accusi nausea o vomito durante il tragitto.
  • Dategli, invece, dell'acqua sia prima sia durante il viaggio. A questo scopo esistono anche distributori da appendere alla gabbietta: sono pratici e facili da riempire così non dovrete versare l'acqua durante il tragitto.
  • Se avete più di un gatto ciascuno deve avere un suo trasportino, affinché abbiano aria e spazio a sufficienza e meno possibilità di litigare o stressarsi a vicenda. A questo proposito valutate se è meglio tenere i trasportini vicini perché vi sembra che riescano a confortarsi se possono vedersi o sentirsi, oppure no.

Fargli piacere il nuovo ambiente

Arrivati a destinazione non vi resta che recuperare il trasportino col vostro gatto e liberarlo in quella che sarà la vostra nuova casa, almeno per un po’.

  • Portate il trasportino in una stanza tranquilla in cui il gatto possa permanere con tutte le sue cose (ciotole cassettina igienica, giochi) anche ore o giorni se dovesse decidere in questo senso perché troppo spaventato.
  • Accertatevi che non ci siano uscite o spazi da cui possa scappare.
  • Dategli acqua e un po' di cibo, anche se inizialmente non dovesse dimostrare interesse: potrebbe aver solo di un po’ di tempo per ambientarsi e riprendersi  dal viaggio. Per i più ostinati da questo punto di vista potrebbe essere una soluzione non dargli invece da mangiare per almeno 12 ore in modo che la fame sia un incentivo per farlo uscire dalla sua “tana” e riprendere i suoi pasti regolari.
  • Rispettate i suoi tempi. Siate pazienti, coccolatelo e parlategli dolcemente, ma senza forzarlo a uscire dal trasportino o dalla stanza. Lasciategli esplorare gradualmente il nuovo ambiente e usate il cibo per assicurarvi che non vada troppo lontano e che torni per i pasti regolari.

photo credit: siobh.ie via photo pin cc

Tipsby Dea

Odori che aiutano

Per far piacere al gatto il trasportino o un nuovo ambiente possiamo usare oggetti impregnati del loro odore. Basta una copertina o un gioco che usano abitualmente da sistemare nel trasportino durante il viaggio, e nella nuova casa una volta arrivati. Ancora più efficace può essere l’uso di feromoni in spray da vaporizzare nella loro gabbietta e/o in diffusore come quelli che si attaccano alla presa di corrente per un rilascio graduale e costante quando si arriva a destinazione.