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Quali sono le città italiane più pet friendly

Legambiente ha presentato il rapporto sui servizi dei capoluoghi italiani per la gestione degli animali domestici: Terni e Prato sono le città più pet friendly. 

Legambiente ha presentato il rapporto sui servizi dei capoluoghi italiani per la gestione degli animali domestici: Terni e Prato sono le città più pet friendly. 

La quarta edizione del rapporto di Legambiente sui servizi dei capoluoghi italiani per la gestione degli amici a quattro zampe mostra Terni e Prato come le città più amiche degli animali, seguite da Modena, Ferrara e Verona.

Il rapporto "Animali in città” è uno studio a tutto campo sui servizi e le attività dei capoluoghi per la tutela e la gestione dei pet.

Quest'anno ci è assistito anche al coinvolgimento diretto delle Aziende sanitarie locali, con l'obiettivo di potenziare le forze e le strategie per garantire ai cittadini amanti degli animali un maggior numero e una migliore qualità dei servizi.

Dallo studio di Legambiente emerge che gli italiani tutelano e amano gli animali nonostante la crisi economica, tuttavia nelle città c’è ancora molto da fare per garantire più tutela e benessere agli animali domestici.

Obiettivi principali sono l’istituzione di un’anagrafe unica nazionale obbligatoria degli animali da compagnia, distinta per specie e l’iniziativa di offrire detrazioni sulle tasse locali ai cittadini che adottano cani dai canili.

Al questionario di Legambiente hanno risposto 85 comuni capoluogo di provincia e 74 Aziende sanitarie locali.Il 90% dei Comuni capoluogo ha risposto di aver attivato l’assessorato o l’ufficio appositamente dedicato al settore, mentre l’82% delle Aziende sanitarie locali ha dichiarato di avere almeno il canile sanitario o l’ufficio di igiene urbana veterinaria.

In queste strutture i comuni dichiarano di impegnare 191 unità di personale, in media 2,2 unità a città, mentre le Aziende sanitarie locali complessivamente 406,5 unità di personale, quindi in media 5,5 unità per azienda.

Purtroppo però il 59% del campione non raggiunge la sufficienza: la gran parte delle amministrazioni e delle Asl raggiungono una performance sufficiente. Hanno invece una performance buona, con 40 punti su 100, solo 3 città (Modena, Ferrara e Verona) su 85 e infine solo 2 città (Terni e Prato) hanno un’ottima performance superando i 50 punti su 100. Il restante 59% del campione, invece, è insufficiente.

Foto © alecom - Fotolia.com

Tipsby Dea

I costi sostenuti

La spesa pubblica dichiarata dagli 85 Comuni capoluogo per la gestione degli animali è di 27.083.871, con un costo medio di 1,74 euro/cittadino.