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Rapporto Zoomafia 2014: il traffico di cani e di fauna selvatica

Nel lungo rapporto Zoomafia 2014 della Lav viene anche descritto il triste fenomeno del traffico di cani randagi e di fauna selvatica 

Nel lungo rapporto Zoomafia 2014 della Lav viene anche descritto il triste fenomeno del traffico di cani randagi e di fauna selvatica 

Tra i tanti crimini perpetrati ai danni di animali indifesi, elencati nel Rapporto Zoomafia 2014 della Lav, spiccano i traffici internazionali di fauna, il bracconaggio e il business randagismo.

Il traffico di cani randagi produce un giro d’affari milionario garantendo ai trafficanti e agli sfruttatori di queste povere bestiole, ogni anno, introiti di centinaia di milioni di euro, grazie a convenzioni con le amministrazioni locali per la gestione dei canili.

Alcuni privati, magari anche dietro a qualche falsa associazione animalista, si sono arricchiti potendo contare su amministrazioni locali compiacenti e aggiudicandosi gare d’appalto al ribasso d’asta.

Nel 2013 sono state sequestrate 11 strutture fatiscenti, veri e propri lager, e circa 1700 cani tenuti in pessime condizioni igienico-sanitarie.

Animali affetti da malattie non curate come la leishmaniosi e la rogna e incarcerati in gabbie sporche, spesso condivise con cani morti.

Per quanto riguarda bracconaggio e i traffico internazionale di fauna esotica protetta o parti di animali come l’avorio il nostro Paese rappresenta un’importante punto di smistamento: nel 2013 si è registrato un aumento del 10%, rispetto al 2012, del commercio e della detenzione illegale delle specie protette e tutelate dalla CITES come tartarughe, macachi, scorpioni, serpenti e pappagalli.

La cattura e il commercio illegale di fauna selvatica, gestito da vere e proprie bande di criminali, minacciano la sopravvivenza di alcune specie e del loro ambiente naturale.

Preoccupante è poi il ricorso ad animali come armi intimidatorie: cani aizzati contro le forze dell’ordine, agnelli sgozzati, teste di maiali o capretti recapitati per intimorire sono ancora una diffusa pratica mafiosa.

E poi pit bull usati dagli spacciatori per ostacolare i controlli da parte della polizia, cani usati come corrieri della droga nascosta nel loro torace tramite operazioni dolorose, cocaina da spacciare fatta assaggiare ai gatti: insomma gli animali sono usati con modalità incredibili da trafficanti e spacciatori per nascondere, trasportare o difendere la droga.

Foto © sergeevspb - Fotolia.com

Tipsby Dea

Traffici via internet

Il traffico di animali trova nel web una via privilegiata: nel 2013, in Italia, sono state fatte diverse operazioni contro il commercio via Internet di animali protetti o parti di essi e sono stati sequestrati tartarughe, avorio, serpenti, falchi.