Antipasti

Sarde in saor: la ricetta perfetta

  • Difficoltà

    facile

  • Categoria

    Antipasti

  • Porzioni

    4

  • Tempo preparazione

    20 min

    PT20M

  • Tempo cottura

    30 min

    PT30M

  • Tempo totale

    50 min

    PT50M

  • Cucina

    Veneziana

  • Cottura

    Fritto

Antipasto tradizionale della cucina veneziana, le sarde in saor sono uno dei capisaldi della gastronomia locale: ecco i loro segreti.

Antipasto tradizionale della cucina veneziana, le sarde in saor sono uno dei capisaldi della gastronomia locale: ecco i loro segreti.

Piatto di origine povera, le sarde in saor sono una ricetta tradizionale della cucina veneziana, in particolare della città di Venezia e delle isole della laguna. Possono essere servite come antipasto o come piatto principale, accompagnate da polenta o pane tostato.

Divenute simbolo della tradizione culinaria della regione, sono molto amate per il loro gusto deciso e per la loro versatilità. Si trovano diffusamente presso i bacari della città, ovvero le tipiche osterie veneziane presso le quali si possono gustare “cicchetti” (stuzzichini) accompagnati da vino o spritz. Ma come nascono, precisamente? E cosa abbinare alle sarde in saor? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa prelibatezza italiana.

Cosa sono le sarde in saor

Si tratta di sarde fritte e successivamente marinate in una salsa agrodolce a base di cipolle, aceto e uva passa. La marinata viene lasciata riposare per alcune ore o per una notte intera, in modo che i sapori si amalgamino bene ed il pesce assorba al meglio tutti i sapori. Il risultato finale è una pietanza dal gusto agrodolce, che può essere consumata in qualsiasi occasione e mangiata sia come antipasto informale che come secondo a tutti gli effetti.

Le sarde in saor sono apprezzate per la facilità di preparazione ed il gusto intenso: oggi costituiscono uno dei cibi tipici gustati in occasione della Festa del Redentore, una celebrazione molto sentita a Venezia, che vede la città trasformarsi in un grande festival. La Festa del Redentore è un’occasione unica per immergersi nella cultura e nelle tradizioni veneziane e per godere di uno dei piatti più amati della cucina locale.

sarde in saor

La ricetta originale delle sarde in saor

Appurato dove nascono le sarde in saor, eccoci alla ricetta veneziana da realizzare in casa raggiungendo ottimi risultati. Naturalmente, come spesso accade non esiste una sola versione della preparazione. Ogni famiglia vanta la propria, che custodisce e difende gelosamente. Diversi sono gli aspetti della ricetta a dividere gli stessi veneziani, ad iniziare dalla proporzione tra cipolle e pesce. La tesi più accreditata è quella di 2:1, ovvero 2 kg di cipolle per ogni kg di sarde.

Ingredienti

  • 1 kg di sarde fresche
  • 500 ml di aceto bianco
  • 2 cipolle grandi
  • 70 g di uvetta
  • 50 g di pinoli
  • Farina per infarinare le sarde
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento sarde in saor:

  1. Pulite le sarde, togliete loro la testa, le interiora e la lisca centrale. Sciacquatele bene sotto acqua corrente e tamponatele con carta assorbente.
  2. Infarinate le sarde e friggetele in abbondante olio caldo. Scolatele e adagiatele su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
  3. Tagliate le cipolle a fettine sottili e fatele stufare in una padella con abbondante olio extravergine di oliva.
  4. Quando le cipolle saranno morbide, unite l'uvetta, i pinoli tostati e l'aceto bianco. Lasciate cuocere il tutto per circa 10 minuti.
  5. Disponete le sarde fritte in uno strato in una teglia e copritele con la miscela di cipolle, uvetta e pinoli. Lasciatele marinare in frigorifero per almeno un giorno prima di servirle. 

sarde in saor ricetta

Origine ed evoluzione delle sarde in saor 

Il piatto nasce dall’esigenza di prolungare la conservazione del pesce: di tale metodo di preparazione si hanno già notizie datate 1300. Durante questo periodo, i pescatori ricorrevano all’aceto ed alle cipolle per far sì che il pesce mantenesse un buon sapore per intere settimane, il tempo richiesto dalle lunghe traversate in mare.

In quanto all’evoluzione del piatto, ci affidiamo a quanto riportato su Wikipedia. La ricetta delle sarde in saor – da necessaria tecnica di conservazione utilizzata dai pescatori veneziani – ha subito piccoli ma significativi cambiamenti nel corso dei secoli. Dapprima è stata aggiunta l’uva sultanina, che ha contribuito ad arricchire il gusto della pietanza e a renderla più dolce e digeribile (nonché a migliorare l’alito di chi le gustava).  In epoca più moderna sono stati uniti anche i pinoli, che hanno conferito una piacevole nota croccante.

Il sapore delle sarde in saor consumate dai pescatori era influenzato dal fatto che il pesce era stato conservato per molto tempo, ma ciò non ne alterava il gusto autentico. Ancora oggi, per apprezzarlo appieno è consigliabile consumarle dopo almeno un giorno di riposo, in modo che gli ingredienti possano amalgamarsi e sviluppare un equilibrio perfetto.

Quanto durano le sarde in saor

Per rispondere alla (a questo punto legittima) domanda su quanto durano le sarde in saor, affermiamo all’incirca 5 giorni, che raddoppiano nel momento in cui vengono poste, ben sigillate, in frigo, laddove cotte come tradizione impone. Tenete conto che diminuendo, come in molti fanno, la quantità di olio, il tempo di conservazione si riduce. Così come si riduce decidendo di optare per la ricetta delle sarde in saor al forno.

Cosa abbinare alle sarde in saor?

Solitamente vengono accompagnate da polenta o pane casereccio. In quanto alla prima, si opta indistintamente per la polenta gialla o bianca, considerata come contorno tradizionale a questo antipasto di pesce in quanto il suo sapore neutro si sposa bene con la salsa agrodolce delle sarde. In alternativa potete servirle insieme a del pane, fresco o tostato, utile anche per fungere come base per appetitosi crostini. In quanto al vino, si consiglia un bianco secco come un Soave, un Vermentino o un Pinot Grigio.