Gravidanza
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Meghan Markle incinta: le assurde regole di gravidanza del protocollo

Meghan Markle è incinta, per la gioia del principe Harry e di tutta la Gran Bretagna. Ma da futura mamma dovrà adeguarsi a una lunga serie di direttive imposte dalla casa reale: ecco quali.

Meghan Markle è incinta, per la gioia del principe Harry e di tutta la Gran Bretagna. Ma da futura mamma dovrà adeguarsi a una lunga serie di direttive imposte dalla casa reale: ecco quali.

L’annuncio che tutti aspettavano da maggio è arrivato: Meghan Markle e il principe Harry aspettano un erede, la duchessa del Sussex è incinta. E adesso che la conferma è arrivata, ufficiale, anche da Kensington Palace, la futura mamma dovrà seguire una serie di regole e tradizioni che rientrano a pieno titolo nel protocollo reale.

Se Meghan in passato ha qualche volta “sgarrato” - per esempio quando ha chiuso da sé la portiera dell’auto - quando si tratta di royal baby le teste coronate britanniche non scherzano: basta chiedere a Kate Middleton, che per tutte e tre le gravidanze è rimasta nel mirino sia della regina Elisabetta sia della stampa inglese, riuscendo a rispettare (quasi) ogni singola regola. Ma quali sono, esattamente, i diktat imposti dalla casa reale?

1. Il sesso del nascituro è top secret

meghan markle

Foto: LaPresse

Una delle principali regole cui devono sottostare i membri della famiglia reale è che il sesso del bambino non venga svelato sino alla nascita: la dimostrazione è arrivata anche da Kate e William, che in nessuno caso hanno fornito indizi prima dell’arrivo di George, Charlotte e Louis.

2. Niente baby shower

meghan markle

Foto: LaPresse

Negli Stati Uniti non c’è una singola celebrity che non attenda con ansia il “baby shower”, la festa che precede l’arrivo del bambino, ma accettando di sposare Harry, Meghan Markle ha rinunciato allo status di star e abbracciato quello di duchessa. Per lei, dunque, niente festa, sopratutto perché i membri della casa reale non sono autorizzati a ricevere e accettare regali.

3. Almeno 3 nomi per il royal baby

george

Foto: LaPresse

George Alexander Louis, Charlotte Elizabeth Diana, Louis Arthur Charles: sono i nomi completi dei figli di Kate e William, e con tutta probabilità anche il primogenito di Harry e Meghan avrà tre nomi. Se non quattro, quelli dati proprio al principe Harry, che si chiama Henry Charles Albert David.

4. Stop a “trasferte” e viaggi di rappresentanza (o di piacere)

meghan markle

Foto: LaPresse

Presenziare a eventi e iniziative in giro per il mondo è uno dei compiti dei membri della casa reale. In caso di gravidanza, però, i viaggi sono ridotti ai minimi termini: anche se in questi giorni Meghan e Harry si trovano in Australia, al loro ritorno e per i prossimi mesi la duchessa raramente lascerà il suolo inglese, di sicuro non per raggiungere i parenti e gli amici che ha lasciato in Canada e negli Stati Uniti. In caso di emergenze o problemi, infatti, Meghan dovrà trovarsi alla minor distanza possibile da casa.

5. La regina Elisabetta dovrà essere la prima a sapere della nascita

meghan markle 

Foto: LaPresse

Non si regna per 66 anni senza ottenere qualche privilegio. E sapere per prima dell’arrivo del nipotino è sicuramente uno di questi: quando l’erede verrà alla luce, la regina Elisabetta dovrà essere la prima persona a saperlo.

6. Parto in ospedale, ma con una squadra di esperti a disposizione (astemi)

meghan markle

Foto: LaPresse

La tradizione dei reali britannici di dare alla luce gli eredi in casa appartiene ormai al passato: la principessa Anna è stata la prima a infrangerla, seguita dall’iconica Lady Diana, che ha fatto nascere il primogenito William al St Mary’s Hospital. Anche Kate ha seguito la linea tracciata dalla suocera, partorendo i principini George e Louis e la principessa Charlotte nello stesso ospedale. Ciò non toglie che la casa reale abbia uno stuolo di levatrici, dottori e anestesisti disponibili 24 ore su 24 per gestire l’arrivo del nascituro: anche Meghan potrà con tutta probabilità farvi affidamento nei tre mesi precedenti al previsto parto, e ognuno di loro, oltre a partecipare a riunioni settimanali, dovrà rinunciare all’alcol per tutto il periodo di servizio.

Foto di apertura: LaPresse