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Lo studio: migliori risultati a scuola se si studia nella natura

Studiare immersi nel verde avrebbe ricadute molto positive sul rendimento scolastico: ecco perché.

Studiare immersi nel verde avrebbe ricadute molto positive sul rendimento scolastico: ecco perché.

Smog e inquinamento non incidono soltanto sulla salute, ma anche sul cervello e sulle capacità cognitive: è quanto è emerso da recenti studi condotti da Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico e Fondazione Internazionale Menarini, che hanno dimostrato come i ragazzi che studiano all’aperto, circondati dal verde, abbiano un rendimento scolastico migliore e riescano a memorizzare meglio le nozioni.

L'inquinamento e le conseguenze sul rendimento scolastico

Che l’inquinamento abbia ricadute negative sulla salute, d’altronde, è ormai cosa nota: dall’apparato respiratorio al sistema cardiovascolare, sono parecchie le problematiche fisiche legate alle emissioni. Ma anche il cervello, come detto, risente dell’aria poco pulita, in particolare per quanto riguarda i test matematici e di linguaggio. L’ipotesi è che l’infiammazione delle cellule dai polmoni si allarghi al resto del corpo, interferendo anche con le capacità cognitive.

Adolescenti che studiano al parco

Foto ightfieldstudios © 123RF.com

Studiare in mezzo alla natura: ecco perché fa bene al cervello

Studiare nel verde, dicono gli esperti, aumenterebbe in particolare le capacità di memoria e di attenzione, fondamentali soprattutto per gli studenti, che con la bella stagione possono quindi approfittarne per trascorrere qualche ora all’aria aperta, immersi nella natura, portando con sé libri ed evidenziatori. 

Foto Ronnarong Thanuthattaphong © 123RF.com