Educazione
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Come imparare a dire i no che educano

Essere dei buoni genitori significa anche dire quei no che educano. Non è sempre facile e occorre essere preparati a mantenere la posizione, aiutandosi con il proprio partner.

Essere dei buoni genitori significa anche dire quei no che educano. Non è sempre facile e occorre essere preparati a mantenere la posizione, aiutandosi con il proprio partner.

Essere genitori è il mestiere più difficile, ma il nostro compito non è di conquistare una medaglia, ma di educare i nostri figli nel miglior modo possibile. Farne dei bambini e dei futuri adulti responsabili ed equilibrati. Educati al rispetto delle regole, dei limiti e dell'autorità.

  • Questo equilibrio consapevole, si costruisce anche attraverso i 'no'.

Perchè i no educano, quando sono motivati, chiari e mantenuti.

Spesso i bambini fanno capricci o mettono in atto scene di sfinimento, per strapparci quel che diversamente non daremmo. E' importante non cadere in questa trappola perché se cediamo per stanchezza, i bambini vanno in confusione e possono credere che i loro capricci siano un mezzo da sfruttare per ottenere quello che vogliono.

  • Va ricordato però, che un bambino che usa i capricci in modo consapevole, è il risultato di un errore educativo. (per approfondire leggi la scheda come gestire i capricci)

Il nostro punto di riferimento, in ogni scelta educativa, deve essere qual è l'obiettivo immediato ma anche l'obiettivo lontano che vogliamo raggiungere attraverso quella scelta.

Alcuni dei no che educano:

  • Se il bambino vuole fare o ottenere cose pericolose (vuole bere il vino, vuole mettere in bocca un oggetto o un liquido pericoloso, vuole arrampicarsi, vuole utilizzare oggetti taglienti, etc.)
  • Se il bambino vuole rimanere sveglio oltre l'orario
  • Se il bambino vuole tirare oggetti, picchiare altri bambini, sottrarre oggetti
  • Se il bambino manca di rispetto, usa parole o gesti aggressivi contro sè o contro altri, non vuole adeguarsi alle regole familiari o scolastiche

Ogni volta che diciamo un 'no' aggiungiamo anche il perché, con una spiegazione semplice ma chiara.

Ogni volta che diciamo un 'no' , manteniamo la posizione, senza contraddizioni o ripensamenti.

Ogni volta che diciamo un 'no' utilizziamo un tono fermo ma sereno. Un no deve essere motivato e condiviso da entrambi i genitori. Ciò che è vietato deve rimanere vietato in assenza di una rettifica altrettanto condivisa dai genitori.

  • Un genitore che mette in dubbio la decisione dell'altro, davanti al bambino, rende completamente inefficace lo sforzo educativo e crea un'incertezza destabilizzante per il bambino. Un bambino può essere indotto a pensare che non ci sono motivi validi dietro il vostro no e che ondeggiate a seconda dell'umore.
  • I bambini hanno bisogno di avere dei punti di riferimento chiari e definiti, un binario ben definito nel quale muoversi. Dei confini segnati indipendentemente dall'umore, dallo stress o dagli eventi della giornata. E hanno bisogno di modelli credibili da imitare.

I no che educano, aiutano il bambino a confrontarsi con le frustrazioni e imparare a gestirle, in modo positivo.

  • A questo indirizzo potete scaricare gratuitamente un'utile guida sintetica, realizzata per i genitori: I no che educano

photo credit: pulihora via photo pin cc