Tanto attesa e tanto temuta. La primavera è una stagione bellissima che nasconde però molte insidie, soprattutto se la si affronta con un neonato.
Tanto attesa e tanto temuta. La primavera è una stagione bellissima che nasconde però molte insidie, soprattutto se la si affronta con un neonato.L'arrivo della bella stagione, infatti, significa aumento delle temperature, giornate più lunghe e (solitamente) soleggiate, aria frizzantina e sbalzi termici repentini. Quali accortezze bisogna tenere a mente per affrontare in sicurezza la primavera con un neonato? Facciamo chiarezza sull'argomento.
Neonati in primavera: la termoregolazione corporea del bebè
Un neonato non è ancora in grado di regolare in modo efficiente la propria temperatura corporea ed è proprio per questo motivo che mamma e papà, soprattutto in primavera, devono prestare particolare attenzione ai capi di abbigliamento scelti sia per stare in casa che per affrontare una passeggiata all'aperto.
Sarà infatti importante non coprire eccessivamente il neonato per evitare che sudi o che, una volta scoperto, prenda freddo; è quindi fondamentale scegliere vestiti che non lo raffreddino troppo e che riescano a proteggerlo dalle correnti d'aria tipiche del periodo primaverile.
Come vestire i neonati in primavera? A cipolla!
La strategia migliore per affrontare la primavera con un neonato è quella di vestirlo a cipolla. Vestire un bambino a cipolla significa creare un outfit formato da tanti strati leggeri, che possono essere tolti o aggiunti all'occorrenza.
Se il neonato ha freddo potrete quindi coprirlo un maglioncino in più e, se ha caldo, riuscirete agilmente a toglierglielo per evitare di farlo sudare troppo.
Qui di seguito trovate un esempio di tipico abbigliamento a cipolla, utile per tutte le mamme e per tutti i papà.
- Primo strato: il body. Sarebbe bene utilizzare sempre (dall'inverno all'estate) un body a mezza manica (rigorosamente in cotone!) che, aderendo bene alla cute, riuscirà a proteggere il bebè in modo adeguato.
- Secondo strato: una tutina in cotone o, in alternativa, un completino. Le tutine, soprattutto quelle con i bottoni sulle gambine, sono molto comode perché permettono alle mamme e ai papà di cambiare il pannolino senza svestire completamente il bebè, evitando così che prenda freddo.
- Terzo strato: un cardigan o un gollfino in cotone, una giacchetta o un piumino mezzo peso. Sono questi i capi che potrete togliere o aggiungere all'occorrenza, in base alla temperatura del luogo in cui vi trovate.
- Quarto strato: una copertina. Ovunque andiate, portate sempre con voi una copertina, che potrete utilizzare quando la temperatura è particolarmente bassa.
In linea generale sarebbe bene che tutti i vestitini del neonato fossero realizzati in tessuto traspirante. Vestire un neonato a cipolla risponde alle esigenze fisiologiche tipiche di un bebè, che risente particolarmente delle brusche variazioni di temperatura.
Scarpine, calzini, cappellini e guantini: bisogna sempre usarli con un neonato?
Che dire, invece, dei cosiddetti accessori? Cominciamo dalle scarpine, molto amate da mamma e papà ma decisamente inutili ai piedi di un neonato: se un bambino ancora non cammina, in primavera (ma anche in inverno) i piedini vanno protetti solo utilizzando dei calzini (o la tutina, qualora decidiate di fargliela indossare);
Passiamo ai cappellini e alle cuffiette: in primavera sarà necessario proteggere la testa del bebè, e quindi usare una cuffietta, quando il bambino si trova al sole. Negli altri casi può essere evitata, a meno che ci sia molto vento.
I guantini, invece, in primavera sono da evitare: le mani di un neonato sono sempre particolarmente fresche ma non sono il segnale che il bambino ha freddo. Le manine di un bebè andrebbero sempre lasciate libere perché il tatto rappresenta uno dei modi che un neonato ha per conoscere il mondo.
Il lettino del neonato in primavera
Vestire un neonato correttamente in primavera significa fare in modo che anche il lettino sia confortevole, in quanto a temperatura.
Quando un bebè dorme non è necessario coprirlo eccessivamente, tanto che le raccomandazioni ministeriali in materia di SIDS (morte in culla) consigliano che la stanza in cui dorme un neonato abbia una temperatura compresa tra i 18 e i 20°.
Se avete paura che il vostro bambino si scopra di notte, scegliete un sacco nanna adatto alla stagione. La pesantezza di un sacco nanna viene espressa in TOG, termine che definisce la resistenza termica di un tessuto. Solitamente, in primavera, si consigliano sacchi nanna da 2,5 TOG, perfetti per essere utilizzati in ambienti con una temperatura che va dai 15 ai 21°.