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Chiara Asmr: «il Potere del mio Sussurro»

Ha iniziato cercando su YouTube video dedicati ai sussurri. Ne è nata una grande passione e un canale che oggi conta oltre settecentomila iscritti. Ecco la storia della Asmr influencer che ci aiuta a combattere l'insonnia.

Ha iniziato cercando su YouTube video dedicati ai sussurri. Ne è nata una grande passione e un canale che oggi conta oltre settecentomila iscritti. Ecco la storia della Asmr influencer che ci aiuta a combattere l'insonnia.

«Ciao, mi chiamo Chiara, ho venticinque anni, gioco a pallavolo, adoro le tisane e... sussurro ai microfoni». Proprio così. Chiara Asmr è diventata una vera e propria influencer, con oltre settecentomila iscritti su YouTube, grazie ai suoni che rilassano e aiutano ad affrontare stress e ansia. Sull'argomento e la sua esperienza di youtuber dei suoni calmanti ha scritto il libro Il Potere di un sussurro (Mondadori).

Quando la raggiungo al telefono per l'intervista, sono convinta che mi parlerà sussurrando. Un po' ne sono incuriosita, un po' mi preoccupa. Sì, perché l'Asmr non piace a tutti: ce l'abbiamo scritto dentro se il tapping, il brushing o il tongue clicking è qualcosa che ci fa bene. Ad alcuni può dare solo fastidio. Ad altri può eccitare: in questo caso, «la malizia è negli occhi di chi guarda», spiega Chiara.

Ma cos'è l'Asmr e perché alcuni video di Chiara arrivano ad essere visti anche cinque milioni di volte? Ecco tutto quello che c'è da sapere su uno dei rimedi naturali contro l'insonnia.

Cos'è l'Asmr

Asmr è un acronimo in cui si concentrano suoni ed emozioni. Alla lettera, significa Autonomous Sensory Meridian Response, cioè risposta sensoriale apicale autonoma. Chiara la definisce come «una sensazione, quei brividini rilassanti che vanno sulla testa collo spalle e schiena».

Secondo il New York Times questa tecnica può generare un semplice e puro benessere, provocato dall'ascolto di determinati suoni. Si percepisce una sensazione di formicolio alla base della nuca e sulla schiena, lungo la spina dorsale. Possono farci venire la cosiddetta pelle d'oca e indurre uno stato di profondo relax, fino a spingere al sonno.

Si fa risalire la nascita della popolarità dell'Asmr al gruppo Facebook Autonomous Sensory Meridian Response Group, creato il 25 febbraio 2010 da Jennifer Allen, nota anche come Envelope Nomia. Migliaia di persone in rete parlavano già di Asmr, ma anche di massaggio oppure di orgasmo cerebrale.

Secondo Slate nel 2013 i video Asmr furono presentati a una conferenza dal musicista e giornalista Rhodri Marsden, che presentò il fenomeno come un tipo di video role-play (gioco di ruolo) su YouTube a sfondo non sessuale.

Chiara e l'Asmr

«Il primo ricordo che ho dell'Asmr – o meglio, di quei brividini – risale all'infanzia, quando tra amiche ci facevamo i grattini. Poi, quando ho scoperto cos'era, l'ho cercato. Mi piaceva ascoltare le persone che bisbigliavano in biblioteca e mi sono chiesta se da qualche parte quei suoni venissero riprodotti. Così ho iniziato a cercare su YouTube la parola “sussurri».

La folgorazione arriva 5 anni fa, quando «in un angolino disperso di YouTube, ho scoperto dei video in inglese, ma non c'era nessuno che mi facesse venire voglia di imitarlo», ricorda la sussurratrice professionista. Oggi molti di quei canali hanno chiuso, mentre Chiara veleggia verso i 722.000 iscritti.

“Le persone sono al centro di tutto”

Uno dei capitoli del libro di Chiara Asmr si intitola “Le persone al centro di tutto”. «Se non ci sono loro, non ha senso fare video – spiega la Asmr Artist –. È un continuo confrontarsi con le persone. Ogni giorno dedico del tempo, 10 minuti o mezz'ora, per rispondere ai messaggi, ai direct su Instagram, alle mail, proprio per rendermi conto dell'impatto di ciò che faccio sugli altri. Altrimenti si rischia di cadere nell'abitudine. Ci sono delle persone vere, che si sono affezionate a me». Perché quello che era iniziato come un gioco, ora per Chiara è una missione: «Tutto ciò che faccio lo faccio per far star bene chi mi segue».

Nonostante non ci siano studi strutturati sull'Asmr, ciò che la Chiara ha capito è che chi la segue cerca di avere un momento per se stesso, con qualcuno che si prenda cura di lui/lei. «Ti nascondi in questo mondo ovattato. Ti allontani dalle paure dallo stress. Qualcuno mi ha scritto che i miei video l'hanno aiutato a superare momenti difficili, magari perché affetti da una patologia o anche da un semplice mal di testa». La maggior parte degli appassionati di Asmr usa questi video per combattere l'insonnia, o almeno per ridurre i farmaci presi per dormire.

Video e non audio

Chiara ha scelto YouTube perché oltre al piacere del suono, anche l'occhio sembra volere una sua parte. Personalmente ama vedere il pennello che passa su una mano o sulla schiena. «È come quando sei in spiaggia e vedi qualcuno fare un massaggio: ti rilassa». Oggi mette anche degli audio su Spotify.

Chiara cura ogni minimo dettaglio di ogni video che mette online. Per lei è un modo per sfogare la sua creatività, scegliendo suoni, inquadrature e sbizzarrendosi sia in fase di editing (la sua firma) che di ricerca. «In quei momenti sono da sola: mi piace ascoltare i suoni, vivere il video, provarlo in diretta», spiega. Il rumore più rilassante per lei? Schioccare la lingua, come per chiamare i gatti, noto anche con il nome di tongue clicking.

L'altra faccia di Chiara

Ma quando non è in video, chi è Chiara? «Sono una persona completamente diversa. Ho una voce abbastanza forte e, se sono arrabbiata, non faccio filmati». Laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche, fa volontariato e va in palestra. Vuole fare l'insegnante e sta studiando per il concorso. La cosa di cui non può fare a meno? Il suo fidanzato, con cui l'anno prossimo si sposerà. «Nel mio futuro vedo una famiglia. Mi vedo insegnante e non so che ruolo avrà YouTube nella mia vita. Ma so che voglio sfruttare la mia laurea».

Dopo aver pubblicato Il Potere di un Sussurro, Chiara ha vissuto un'intensa esposizione al di fuori di YouTube. È stata in televisione, dove ha scoperto un altro pubblico e un altro modo di comunicare. «Youtube mi permette di decidere come espormi, mi dà modo di avere molto più feedback. La tv è sempre una sorpresa e, sinceramente, ho cercato di evitarla il più possibile».

Meglio la radio, che è «qualcosa di misto. Hai meno pubblico, ma hai un contatto un po' più diretto». Ha rifiutato di andare a Tu si que vales, perché un altro collega era stato criticati dai giudici. Chiara aveva già fiutato il rischio. Ma quello della tv non è il suo pubblico, mentre se qualcuno la nomina su Instagram o YouTube, la crescita e il feedback sono immediati.

E se l'Asmr non ci piace?

Non negatelo: avete avviato il video e avete percepito un immediato fastidio, legato all'impotenza di non capire cosa si sta dicendo. I rumori soffusi vi irritano. Be' non siete soli. «Alcuni studi hanno evidenziato diverse onde cerebrali legate a reazioni diferrenti ai suoni Asmr, – spiega l'influencer – È una cosa con cui una persona nasce. Anche se, facendo un paragone con il cibo, si può anche dire che è un campo così vario che c'è qualcosa per tutti».