Divertimento
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5 canzoni dello Zecchino d’oro che cantiamo ancora

Il festival delle canzoni per bambini targato Antoniano è parte del costume italiano. Merito di tanti brani rimasti nell’immaginario collettivo. I migliori.

Il festival delle canzoni per bambini targato Antoniano è parte del costume italiano. Merito di tanti brani rimasti nell’immaginario collettivo. I migliori.

Due milioni di iscritti e due miliardi (sì, miliardi!) di visualizzazioni. Sono i numeri straordinari del canale YouTube del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna e dunque, di riflesso, dello Zecchino d’Oro, evento divenuto parte del costume e patrimonio culturale italiano. Cifre pazzesche, da far invidia a tante consumate rockstar. E confermate da Spotify, dove l’Antoniano vanta oltre 65 milioni di stream. La prima edizione dello Zecchino d’Oro andò in onda dal 24 al 26 settembre 1959. Nel 2022 il festival musicale dedicato alla musica per bambini è giunto alla 65esima edizione: appuntamento dal 18 al 20 novembre. Intanto, ecco le cinque canzoni dello Zecchino d’Oro che cantiamo ancora (e, soprattutto, anche da grandi).

5. Le tagliatelle di nonna Pina (2003)

Nel 2003 vince Le tagliatelle di nonna Pina, canzone interpretato da Ottavia Dorrucci (5 anni, di Verona). Il brano, musica e testo, è farina del sacco di Gian Marco Gualandi, che dopo aver partecipato allo Zecchino d’Oro nel 1964 con Da grande voglio fare, ha studiato pianoforte con Mariele Ventre, storica direttrice del Piccolo coro dell'Antoniano. La canzone riscuote grande successo grazie alla trasmissione televisiva La prova del cuoco, dove il brano viene utilizzato come stacco musicale insieme a Il cuoco pasticcione (vincitore nel 2000)

4. Il coccodrillo come fa? (1993)

Il coccodrillo come fa? Appunto, non c’è nessuno che lo sa. Il brano, interpretato nel 1993 da Carlo Andrea Masciadri (8 anni e mezzo, di Legnano) e Gabriele Patriarca (5 anni, di Roma), diventa un instant classic delle canzoni per bambini ed è oggi uno dei brani più conosciuti di tutto il repertorio dello Zecchino d'Oro.

3. Il valzer del moscerino (1968)

L’unica canzone di questa short list a non vincere lo Zecchino d’Oro: terza, a quattro punti dalla prima. Ma la sua interprete, una minuscola Cristina d'Avena (3 anni e mezzo), entrata successivamente Piccolo Coro dell'Antoniano, diventerà famosissima come voce delle sigle dei cartoni animati. Nella stessa edizione c’è un’altra canzone, non vincente ma rimasta nella storia della kermesse: Il torero Camomillo.

2. Popoff (1967)

Il brano narra in maniera ironica la storia di un goffo cosacco al servizio dello zar, chiamato appunto Popoff, che non riesce a marciare nella neve verso il fiume Don, per poi raggiungere i suoi commilitoni rotolando come una palla sulla grossa pancia. Il piccolo interprete Walter Brugiolo, 5 anni, che in effetti sembra un piccolo sovietico, parteciperà come protagonista di diverse pubblicità trasmesse da Carosello e reciterà in vari film. Brano tra i più famosi della storia dello Zecchino d’Oro, Popoff viene ritenuta da molti addirittura una canzone contro la guerra.

1. Quarantaquattro gatti (1968)

Nell’anno d’oro dello Zecchino a trionfare è Quarantaquattro gatti, indubbiamente la canzone più famosa nella storia del festival. A cantare il brano è Barbara Ferigo, 4 anni e mezzo. In un’epoca di lotte sociali, qualcuno considera Quarantaquattro gatti un brano rivoluzionario: «Nella cantina di un palazzone/tutti i gattini senza padrone/organizzarono una riunione/per precisare la situazione» e poi «Loro chiedevano a tutti i bambini/che sono amici di tutti i gattini/un pasto al giorno e all'occasione/poter dormire sulle poltrone!». Giuseppe Casarini, autore della canzone, rivelerà in seguito che il brano è stato ispirato dai gatti e dalle gattare di piazza Esedra, a Roma, nell'anno in cui compiva appunto 44 anni.

Questo è il passato. Per il futuro, come detto, appuntamento a novembre. E da poco c’è una novità: Amazon Prime Video ha infatti lanciato un nuovo canale dedicato allo Zecchino d’Oro, grazie a cui il festival della musica per bambini sarà presente tutto l’anno nelle case delle famiglie, in aggiunta all’appuntamento con la trasmissione televisiva. Il canale è pensato per l’intrattenimento per i più piccoli, in particolare i bambini delle fasce d’età dai 3 agli 8 anni, ma c’è da scommettere che piacerà a tutta la famiglia.