Tempo Libero People
Tempo Libero People

Oscar in rosa: le registe in gara per la nomination

Fine Anno. Tempo di bilanci ma anche, per gli appassionati di cinema, inizio della stagione dei premi.

Fine Anno. Tempo di bilanci ma anche, per gli appassionati di cinema, inizio della stagione dei premi.

Il 21 dicembre l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences renderà note le shortlist di alcune categorie e noi come gli anni passati diamo un’occhiata alle registe le cui pellicole potrebbero ottenere una nomination per il Miglior Film Internazionale.

Come da tradizione iniziamo dagli spoiler; dopo 16 anni una regista italiana potrà rappresentare il cinema tricolore? La risposta è no, assolutamente no, neanche lontanamente. Tra i 18 film che potevano essere scelti dalla commissione italiana nessuno era diretto da una donna. Per fare un paragone increscioso con i nostri cugini d’oltralpe: i francesi avevano 2 registe su 3 film selezionabili e stiamo parlando delle vincitrici dei festival di Cannes e di Venezia di quest’anno.

Ma diamo uno sguardo al resto del mondo.

Natalia Meta – Argentina, El Prófugo

La storia di Inés, una cantante e doppiatrice che, dopo un episodio traumatico durante un viaggio con il compagno, inizia a confondersi tra il reale e l’immaginario.

Nora Martirosyan – Armenia, Si Le Vent Tombe

Un ingegnere deve decidere se riaprire l'aeroporto del Nagorno Karabakh.

Granaz Moussavi – Australia, When Pomegranates Howl

Hewad ha 9 anni, vive per strada a Kabul e sogna di diventare una grande star del cinema.

Laura Wandel – Belgio, Un Monde

Nora vede suo fratello maggiore Abel vittima di bullismo da parte di altri bambini e si precipita a proteggerlo.

Nathalie Álvarez Mesén – Costa Rica, Clara Sola

In un remoto villaggio in Costa Rica, Clara, una donna di 40 anni, sperimenta un risveglio sessuale e mistico mentre inizia un viaggio per liberarsi dalle convenzioni religiose e sociali repressive che hanno dominato la sua vita.

Ayten Amin – Egitto, Souad

Un'adolescente vive un conflitto tra il suo utilizzo dei social media e i vincoli della religione tradizionale.

Julia Ducournau, Francia – Titane

Alexia, gravemente ferita in un incidente stradale da bambina, viene salvata grazie ad un impianto di titanio nel suo cranio.

Maria Schrader – Germania, I'm Your Man

Per ottenere fondi di ricerca per i suoi studi, una scienziata accetta un'offerta per partecipare a un esperimento straordinario. Per tre settimane vivrà con un robot umanoide, creato per renderla felice.

Gessica Généus – Haiti, Freda

Freda vive con la sua famiglia in un quartiere popolare di Haiti. Sopravvivono con il loro piccolo negozio di street food. La precarietà e la violenza della loro vita quotidiana li spingono a fare tutto il possibile per sfuggire alla loro situazione.

Kamila Andini – Indonesia, Yuni

Al suo ultimo anno di scuola secondaria, una brillante studentessa indonesiana è determinata a proseguire gli studi e a rifiutare il matrimonio, nonostante le aspettative della sua comunità.

Blerta Basholli – Kosovo, Hive

Il marito di Fahrije è scomparso dalla guerra in Kosovo. La donna crea una piccola impresa insieme alle donne della sua comunità, ma mentre combatte contro una società patriarcale che non la sostiene, deve affrontare una decisione cruciale.

Dace Pūce – Lettonia, The Pit

Un bambino di dieci anni reagisce ai commenti sprezzanti sul padre morto.

Mounia Akl – Libano, Costa Brava, Lebanon

Una famiglia decide di lasciare la loro inquinata città sperando di costruire un'esistenza utopica in una casa tra le montagne.

Dina Duma - Macedonia del Nord, Sisterhood

L’amicizia tra due adolescenti si incrina nel momento in cui devono affrontare le ripercussioni di un loro terribile gesto.

Tatiana Huezo – Messico, Noche de Fuego

La vita in una città in guerra vista attraverso gli occhi di tre giovani ragazze.

Arami Ullón – Paraguay, Apenas el Sol

Documentario su Mateo Sobode Chiqueno, un indigeno che negli anni '70 ha iniziato a registrare canzoni e racconti per salvaguardare le tradizioni della sua gente, gli Ayoreo.

Catarina Vasconcelos – Portogallo, A Metamorfose dos Pássaros

La scomparsa delle loro madri fa incontrare Catarina e suo padre in un luogo emotivo diverso da quello che molti padri e figlie conoscono.

Chloe Fairweather – Regno Unito, Dying to Divorce

Più di una donna su tre in Turchia subisce violenza domestica. Documentario sulle clienti dell’avvocato Ipek Bozkurt che rischiano la vita mentre in tribunale combattono contro l’oppressione degli uomini.

Laura Amelia Guzmán – Repubblica Dominicana, La Fiera y la Fiesta

Un’attrice in declino si riunisce con la sua cerchia sociale degli anni ’70 per girare il suo ultimo film: una sceneggiatura incompleta di un caro amico.

Kira Kovalenko – Russia, Unclenching the Fists

In un'ex città mineraria dell'Ossezia del Nord, una giovane donna lotta per sfuggire alla stretta soffocante della famiglia che ama tanto quanto rifiuta.

Amy Jephta – Sudafrica, Barakat

Un’anziana matriarca vuole riunire la sua disfunzionale famiglia per dare la notizia del suo fidanzamento.

Nataliia Vorozhbyt – Ucraina, Bad Roads

Quattro racconti ambientati lungo le strade del Donbass durante la guerra.