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Televisione: in arrivo un nuovo digitale terrestre entro il 2020

Entro il 2020, se vogliamo continuare a vedere la tv, dovremo acquistare apparecchi televisivi che trasmettono il digitale terrestre di seconda generazione. 

Entro il 2020, se vogliamo continuare a vedere la tv, dovremo acquistare apparecchi televisivi che trasmettono il digitale terrestre di seconda generazione. 

L'Unione Europea impone una nuova assegnazione delle frequenze televisive: si tratta di un provvedimento che porterà gli italiani a dover cambiare il televisiore entro il 30 giugno 2020 per continuare a ricevere il segnale del digitale terrestre.

Entro tale data, infatti, le emittenti italiane, ovvero Rai, Mediaset, La7 e le altre, saranno obbligate a cambiare la tecnica di trasmissione del loro segnale televisivo adottando il digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2) ed un software che comprime questo segnale (si chiama HEVC).

A seguito di questo cambiamento i telespettatori italiani, se von vogliono subire l'oscuramento dei canali, dovranno comprare un apparecchio tv o un decoder esterno di seconda generazione.

La banda di frequenze ora occupata dalle sei reti nazionali, detta anche la "banda 700", verrà destinata, secondo volere dell’UE, alle società di telecomunicazioni per offrire collegamenti Internet ultraveloci, di 4G e 5G, da tablet o smartphone.

L’avvicendamento tra emittenti tv e società di tlc sulla banda 700 è stato deciso da tempo e previsto entro il 2022 ma l’anticipazione della data al 2020 causerà non pochi problemi.

All’improvviso il nostro Paese avrebbe a disposizione solo 14 canali liberi su cui ospitare le emittenti nazionali sfrattate dalla banda 700, in aggiunta alle altre emittenti tv.

Questa scelta implica l’acquisizione di nuove tecniche di trasmissione, ovvero l'aggiornamento al digitale terrestre di seconda generazione e ai software che comprimono il peso dei canali. Di conseguenza ciò si ripercuoterà sia sugli investimenti degli editori sia sulle famiglie italiane, che dovranno comprare un nuovo apparecchio tv oppure per un decoder esterno.

Tenendo conto che un piccolo televisore DVBT-2 di 22 pollici oggi può arrivare a costare 165 euro mentre un decoder, dai 30 ai 446 euro, la spesa sostenuta dagli italiani non sarà ininfluente.

La scelta di comprare un apparecchio di seconda generazione sarà comunque obbligata perché da luglio 2016 saranno i soli ad essere fabbricati e gli unici ad essere messi in vendita a partire da gennaio 2017.

Foto www.dailyfashion.it

Tipsby Dea

I Garanti dell’operazione

Il ministero dello Sviluppo economico e il Garante per le Comunicazioni (l'AgCom) gestiranno questa fase di passaggio al digitale terrestre di seconda generazione.